Rischia di finire in uno dei peggiori – e più paradossali – impasse il piano industriale di Volkswagen. Se le indiscrezioni di Bloomberg fossero confermate, infatti, ad apporre le ganasce agli pneumatici della nuova Golf elettrica sarebbero stati i tagli draconiani che la dirigenza ha voluto per riportare il Gruppo in carreggiata a dispetto della crisi.
I TAGLI DI VW TOLGONO ENERGIA ALLA GOLF ELETTRICA?
Secondo infatti indiscrezioni di stampa, lo stop ai lavori di ristrutturazione e ammodernamento dell’impianto di Wolfsburg, quartier generale del marchio (nei piani originali sarebbe dovuta sorgere una struttura completamente nuova, culla dell’ammiraglia elettrica Trinity: invece con la crisi sono stati cancellati sia l’auto sia l’hub avveniristico), comporteranno uno slittamento della roadmap già validata.
Un problema soprattutto per la nuova Golf elettrica prevista agli inizi del 2028 e che ora invece rischia di slittare di una decina di mesi, perdendo forse persino l’opportunità di uscire nell’anno indicato. Volkswagen ha concordato 20.000 tagli di posti di lavoro in Germania sui 130mila totali entro il 2030, nell’ottica di aumentare la redditività.
TUTTI I PROBLEMI DI VOLKSWAGEN
Adesso però sembra emergere che pensionamenti anticipati e indennità di fine rapporto non saranno la sola conseguenza dei tagli monstre che bisognerà porre in essere a tutta velocità per ridare ossigeno ai bilanci del Gruppo. Anche perché oltre alla Golf elettrica almeno un altro modello già nella pipeline rischia ora di essere posticipata: la T-Roc a batteria.
TENSIONI E CALO DEI VOLUMI?
Una situazione che alimenta le tensioni tra i lavoratori e i vertici. L’agenzia di stampa riporta il verificarsi negli impianti di continui “errori tecnici e guasti alle attrezzature” che “stanno bloccando le linee di produzione”. Episodi che, oltre a esasperare un clima già di per sé assai teso, comporterebbero perfino il rischio di un calo dei volumi settimanali per migliaia di unità nei prossimi mesi.
A RISCHIO I PIANI MESSICANI?
A questo poi si aggiunge la confusione sui piani messicani del Gruppo che in origine avrebbero dovuto prevedere lo spostamento nell’impianto che il costruttore europeo ha Puebla della produzione delle varianti della Golf a combustione interna con inizio già nel 2027.
Non è dato sapere se la guerra commerciale scatenata dagli Usa di Donald Trump subito dopo l’accordo di Natale tra Vw e i sindacati c’entri in qualche modo, ma pare che Wolfsburg stia rivedendo le proprie scelte nell’area.