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Yaris Cross Toyota

Non solo Yaris Cross, tutti i piani ibridi ed elettrici di Toyota

Trasferire i positivi risultati ottenuti dalla Yaris nel segmento delle utilitarie in quello imperante (e redditizio) dei crossover. Questa la missione affidata da Toyota alla Yaris Cross, che monta il sistema Full Hybrid di quarta generazione e la piattaforma telaistica della sorella minore. Il futuro del costruttore giapponese tra vetture a idrogeno, plug-in hybrid, full hybrid e 100% elettriche

È una delle novità più attese del 2021: la Toyota Yaris Cross punta dritta alla leadership di mercato degli Urban Suv, i modelli a guida alta dalle dimensioni delle citycar che piacciono molto agli automobilisti, non solo italiani. Deve vedersela con una concorrenza agguerrita e radicata del mercato, come Renault Captur, Ford Puma e Volkswagen T-Roc. Ha dalla sua il sistema Full Hybrid di quarta generazione – sul quale il costruttore giapponese vanta un know how ultra-ventennale – ma anche su una linea azzeccata, varianti a trazione anteriore o integrale Awd-i e consumi medi dichiarati nell’ordine dei 4,3 litri di benzina ogni cento chilometri percorsi.

COM’È FATTA

La Yaris Cross nasce sulla medesima piattaforma della Yaris berlina, rispetto a quest’ultima le dimensioni sono cresciute: è lunga 4.180 mm, larga 1.765 con una altezza di 1.560 mm. L’unico dato in comune è il passo: 2.560 mm. Con la Yaris Cross Toyota recupera la formula che decretò il successo della prima Rav4 del 1994: una vettura agile da usare in città, con l’estetica da sport utility e una piacevolezza di guida riscontrabile su modelli di segmenti superiori. Il design della carrozzeria è muscolare, con le linee squadrate dei passaruota a contrastare la linea più morbida del tetto che scende verso la coda. L’abitacolo segna una marcata differenza rispetto alla citycar con cui condivide il nome, avvicinando la Yaris Cross all’ergonomia dei Suv più grandi di famiglia (C-HR, Rav4 e Highlander). Caratteristiche salienti sono la palpebra che raccoglie la strumentazione digitale, la funzione head-up display che proietta le informazioni sul parabrezza e il cruscotto diviso su linee orizzontali.

La dotazione tecnologica punta sul nuovo sistema multimediale Toyota Smart Connect con display da 9”, dotato di navigatore che aggiorna la cartografia via cloud e App MyT per il controllo a distanza del veicolo. Ottimo lo spazio a bordo per i passeggeri, con un bagagliaio che nella versione a due ruote motrici arriva a 397 litri. Yaris Cross monta il Toyota Safety Sense 2.5, un pacchetto di assistenza alla guida che comprende il riconoscimento della segnaletica stradale, l’assistenza agli incroci, il mantenimento attivo della corsia e il Cruise Control adattivo intelligente con mantenimento della distanza dal veicolo che precede, oltre ai sistemi di pre-collisione con rilevamento ciclisti e notturno dei pedoni, blind spot monitor per gli angoli ciechi e la telecamera con visuale a 360 gradi. Quest’ultima tecnologia viene utilizzata anche per il parcheggio semi-automatico Teammate Advanced Park.

IL FULL HYBRID DI QUARTA GENERAZIONE DA 4,3 L/100 KM

Dove, invece, Yaris e Yaris Cross condividono molto è sottopelle. Entrambe, infatti, nascono sulla piattaforma modulare GA-B di Toyota, il telaio dell’Urban Suv è stato rinforzato con l’utilizzo di acciaio ad alta resistenza nei punti sottoposti a maggiore sforzo, come dietro al cruscotto, nella zona dei sedili anteriori o in coda. Le sospensioni hanno uno schema MacPherson all’avantreno e barra di torsione al posteriore. Nelle varianti a trazione integrale intelligente Awd-i la barra di torsione è rimpiazzata da uno schema a doppio braccio oscillante.

Il powertrain è articolato sul sistema Hybrid Dynamic Force 1.5L di quarta generazione, che ha debuttato nel 2020 sulla Yaris. Il motore 3 cilindri a benzina da 1.490 cc a ciclo Atkinson con fasatura variabile delle valvole ha 92 cavalli (68 kW) di potenza, è abbinato ad un propulsore elettrico da 59 kW mediante un sistema ad ingranaggio definito a “sole e satelliti” che distribuisce il lavoro tra produzione di energia e trazione. La potenza complessiva è di 116 cavalli (85 kW), la batteria è agli ioni di litio e – come da tradizione Toyota – il cambio è l’automatico e-Cvt.  La trazione integrale Awd-i conta su un secondo motore elettrico da 3,9 kW di potenza collocato sotto il piano del bagagliaio su di un telaietto supplementare, con sospensioni a doppio braccio specifiche per le versioni Awd-i.

CINQUE ALLESTIMENTI, PREZI DA 25.400 EURO

In Italia la Toyota Yaris Cross viene proposta in cinque allestimenti, con prezzi di listino a partire dai 25.400 euro dell’entry-level Active, che include cerchi in lega da 16″, cruise control adattivo e telecamera posteriore. Un gradino più in altro c’è l’allestimento Trend – a partire da 26.850 euro – con in più i cerchi in lega da 17″, vetri posteriori oscurati, sistema key-less e sistema multimediale Toyota Smart Connect. Più sofisticata la Yaris Cross Lounge, con listino a partire da 28.550 euro, che aggiunge il tetto panoramico, il caricatore wireless per smartphone, il climatizzatore automatico bi-zona ed i sedili anteriori riscaldati. Al vertice della gamma troviamo l’allestimento Adventure – a partire da 26.050 euro con cerchi in lega da 18″ e regolazione elettrica del supporto lombare nel sedile del guidatore – e la Yaris Cross Premiere Edition, proposta a partire da 28.350 euro, con in più il portellone posteriore ad azionamento elettrico, i fari Matrix Led e i sensori anteriori e posteriori.

LA STRATEGIA “BEYOND ZERO” E LA PIATTAFORMA KINTO

La Yaris Cross va ad inserirsi all’interno della strategia “Beyond Zero” di Toyota, che punta ad azzerare le emissioni dei veicoli in gamma utilizzando tecnologie che spaziano dal full hybrid al plug-in hybrid fino al 100% elettrico. Senza dimenticare l’idrogeno, formula che il costruttore giapponese ritiene promettente tanto da aver progettato e messo in commercio l’avveniristica Mirai; l’obiettivo è di portare l’idrogeno su autobus, autocarri e persino navi. Nei piani Toyota con scadenza al 2025 ci sono complessivamente 40 veicoli elettrificati, considerando sia i nuovi modelli sia le evoluzioni con nuove motorizzazioni dei modelli già in commercio.

E poi, target della casa giapponese, è l’evoluzione da costruttore di auto a fornitore di servizi di mobilità che prescindono dalla vettura stessa: il brand Kinto nasce proprio con questa funzione. Kinto raccoglie sotto il suo ombrello una serie di offerte che comprendono Kinto One per il Noleggio a Lungo Termine, ma anche Kinto Share, il servizio di car-sharing che integrerà quelli già disponibili a Dublino, Venezia, Copenaghen e Madrid proposti finora con il brand Yuko. Kinto Join è la piattaforma di car-pooling aziendale con la quale i dipendenti possono condividere i viaggi casa-lavoro giornalieri, mentre Kinto Flex è la formula di noleggio basato su un abbonamento. La piattaforma vedrà l’attivazione progressiva dei singoli servizi nei diversi paesi europei, con l’Italia già pronta.

 

 

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