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Noble Jump Nato

Noble Jump 2023, tutto sull’esercitazione Nato in Sardegna

Si è appena conclusa l'esercitazione Nato Noble Jump 2023 a Teulada, nel sud della Sardegna. Hanno partecipato oltre 2000 militari provenienti da Germania, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Lettonia, Repubblica Ceca, Norvegia, Italia

Si è conclusa il 12 maggio la Nato Noble Jump 2023: esercitazione multinazionale iniziata lo scorso 17 aprile alla quale hanno preso parte militari e mezzi provenienti da 7 nazioni dell’Alleanza Atlantica schierati a Capo Teulada, nel sud della Sardegna.

Le attività addestrative, rivolte a favore delle forze in altissima prontezza operativa della NATO (NATO VJTF – Very High Readiness Joint Task Force), erano finalizzate a verificare la capacità di allertamento e di schieramento in tempi brevi di tali forze, in seguito all’insorgere di una situazione di pericolo per la sicurezza dell’Alleanza.

Sotto il comando dell’Allied Joint Force Command Naples, le truppe hanno condotto diverse attività di addestramento tattico per garantire la loro prontezza a rispondere a qualsiasi minaccia.

L’Italia come nazione ospitante ha fornito il supporto logistico alle forze partecipanti. Schierati vari tipi di equipaggiamento militare pesante: i principali carri armati Leopard 2 dalla Germania e dalla Norvegia, veicoli da combattimento di fanteria CV 90 da obici semoventi tedeschi e olandesi, due elicotteri d’attacco Tiger, progettati congiuntamente da Francia e Germania, sistemi antiaerei Stinger e Eurofighter.

Tutti i dettagli.

I PAESI COINVOLTI

Belgio, Germania, Lettonia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, i 7 stati della Nato coinvolti, oltre al nostro paese, nazione ospitante.

MILITARI E MEZZI DISPIEGATI

Dei 2200 militari, oltre 700 erano tedeschi, con circa 30 mezzi pesanti cingolati e oltre 260 mezzi gommati. La maggior parte dei soldati appartiene alla brigata di fanteria corazzata Panzergrenadierbrigade 37/a “Freistaat Sachsen” di Frankenberg, in Sassonia, che ha assunto il comando della componente terrestre della Very High Readiness Joint Task Force della NATO l’1 gennaio 2023 ed è comandata dal generale di brigata Alexander Krone.

“L’esercizio Noble Jump 2023 offre una grande opportunità per dimostrare la prontezza, la mobilità strategica e l’efficacia in combattimento della VJTF-Land Brigade 2023. Abbiamo schierato il ‘VJTF in formazione ridotta’ con 1.500 soldati e quindi una parte rappresentativa degli oltre 10.000 soldati della VJTF-Land Brigade in Sardegna”, si legge in un comunicato della Nato in cui parla il generale Krone.

“Tutte le minacce evolvono col passare del tempo. Questa task force deve essere subito pronta. La Russia ha dimostrato con un’aggressione come la Nato abbia bisogno di difendere se stessa e l’esercitazione è stata adeguata per questo scopo” ha commentato ai microfoni di Coffe Break, il programma di La 7, l’ammiraglio Stuart B. Munsch, comandante del Jfc Naples.

SEGUITA DALL’ESERCITAZIONE JOINT STARS

Fino al 26 maggio 2023 continuerà a svolgersi invece la Joint Stars, l’esercitazione interforze nazionale e inter-agenzia più importante della Difesa, pianificata e condotta dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) sempre in Sardegna, presso l’aeroporto di Decimomannu, nei poligoni di Capo Teulada e Salto di Quirra e zone marittime antistanti.

L’esercitazione vede il coinvolgimento anche di diverse articolazioni e Corpi Armati dello Stato, quali Guardia di Finanza, Capitanerie di Porto, Protezione Civile, Croce Rossa Italiana, Vigili del Fuoco, istituzioni e rappresentanti del mondo accademico.

Si tratta di un’esercitazione multi-dominio che vedrà le Forze Armate italiane addestrarsi nella difesa degli spazi aerei, terrestri e marittimi, nella sicurezza cibernetica e spaziale, nella difesa da contaminazione chimica, biologica, radiologica o nucleare e nel contrasto alle minacce derivanti dalle tecnologie emergenti, sempre più spesso utilizzate nella fabbricazione di droni sottomarini o aerei, spiega una nota della Difesa.

Sul terreno opereranno oltre 4.000 uomini e donne e circa 900 tra mezzi terrestri, aerei e navali.

L’OBIETTIVO

L’obiettivo è addestrare unità e assetti delle Forze Armate nazionali per operazioni di difesa del territorio nazionale e dell’Alleanza, ma non solo.

L’evento addestrativo verterà su una prima risposta civile ad una crisi umanitaria e di sicurezza pubblica e una successiva risposta militare interforze e multinazionale in aderenza all’art. 5 del Trattato del Nord-Atlantico, che stabilisce il principio di difesa collettiva in caso di aggressione a uno dei Paesi alleati.

In particolare, saranno simulati scenari connessi al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, all’antiterrorismo, al contrasto dei traffici illeciti, al soccorso di profughi e, più in generale, alle azioni di risposta in situazioni emergenziali.

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