Continua a far discutere il nuovo Codice della Strada che pare voler esprimere non solo una inedita tolleranza zero per le start-up dei monopattini (le norme infatti renderanno più gravose le attività di sharing) ma anche nei confronti di chi si mette alla guida con alcol o droghe in corpo.
Una tolleranza zero che il ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha reso battaglia identitaria della Lega e che nel weekend ha dato vita a un botta e risposta inedito tra il segretario federale del Carroccio e il cantante Vasco Rossi.
VASCO ROSSI LE SUONA A MATTEO SALVINI
“Da oggi – ha detto il rocker emiliano in un video postato sui social che non ha mancato di ottenere nel giro di poche ore tantissimi like e commenti d’apprezzamento – anche se siete alla guida lucidi .. lucidi sì o lucidi no. Arresto e sospensione della patente per tre anni. Per il vostro bene. Fuori dappertutto il nuovo codice della strada. Invece di guidare – il commento finale – si potrebbe prendere i treni…”.
Uno degli aspetti più controversi del nuovo Codice della strada infatti riguarda la possibilità di punire chi viene trovato alla guida sotto effetto di cannabis a prescindere del fatto che si trovi in stato di alterazione psico-fisica: basterà che risulti positivo ai test.
LA REPLICA DI SALVINI
Non s’è fatta attendere la replica dell’esponente di governo dal congresso regionale lombardo della Lega di Milano: “Vorrei che non si confrontasse con me, ma con i parenti di qualcuno che è morto coinvolto in un incidente stradale che ha visto come protagonista qualcuno che guidava sotto effetto di stupefacenti. Non c’è da ridere quando si parla di alcool e di droga”, ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti che poi ha aggiunto: “Spero di andare a tanti altri concerti di Vasco, lo adoro come cantante, però è un codice della strada che ha come unico obiettivo quello di salvare vite”.
LE NUOVE PENE
Sono tante le novelle legislative cui chiunque dovrà prestare attenzione – specie sotto le feste – dato che rischiano di colpire anche chi si concede solo un brindisi di auguri. Laddove il test dell’etilometro riveli un tasso sopra 0,5 grammi per litro (g/l) ma non superi gli 0,8 g/l, scatta una sanzione amministrativa da 573 a 2.170 euro accompagnata dalla sospensione della patente da 3 a 6 mesi e dalla sottrazione di 10 punti dalla patente.
PENE PIU’ SEVERE SU UN’AUTO IN SHARING?
Viceversa, se il tasso è superiore a 0,8 ma fino a 1,5 g/l, l’ammenda avrà una forbice da 800 a 3.200 euro; l’arresto sino a 6 mesi; la sospensione della patente da 6 mesi a un anno e la decurtazione di 10 punti.
Se infine si supera 1,5 g/l la sanzione andrà da 1.500 a 6.000 euro; l’arresto da 6 mesi a un anno; la sospensione della patente da uno a due anni; la confisca dell’auto e la decurtazione di 10 punti. Interessante poi l’aggravante della guida di un auto non di proprietà che raddoppia il periodo di sospensione della patente in quanto, col diffondersi dello sharing di veicoli elettrici rischia di avere una applicazione persino maggiore del preventivato.
PUGNO DI FERRO COI NEOPATENTATI
Assoggettati a regimi più severi i neopatentati ovvero coloro i quali hanno conseguito la patente negli ultimi tre anni: se si viene trovati con un tasso alcolemico tra 0,1 e 0,5 g/l (rischiano perciò di essere rilevati anche i cioccolatini o i dolci con percentuali irrisorie di liquore) la multa va da 168 a 678 euro e c’è la decurtazione di cinque punti dalla patente». Il tasso alcolemico deve essere sempre e solo pari a zero.
TEST ANTIDROGA IN STRADA
Sul fronte droghe, una delle novelle più dirompenti del CdS riguarda la possibilità di essere sottoposti a test antidroga di tipo salivari in strada e per gli agenti non sarà più necessario riscontrare lo stato di alterazione durante la guida ma basterà la semplice positività ai test. Sostanze stupefacenti o psicotrope non ammettono soglie di tolleranza come per il tasso alcolemico.
DROGHE RILEVATE A UNA SETTIMANA DI DISTANZA
Chi risulta positivo può essere punito con una sanzione che va da 1.500 a 6.000 euro, l’arresto fino a un anno e la sospensione della patente per un periodo compreso tra uno e due anni. Inoltre, al guidatore verranno decurtati dieci punti dalla patente e la sua auto può essere confiscata. Ma soprattutto incombe il rischio di risultare positivi anche se non si è fatto uso di sostanze psicotrope immediatamente prima o mentre si guida.
Gli esperti hanno già sollevato il tema che nella saliva rimane traccia per un periodo variabile che può precedere di parecchio il momento in cui ci si mette in strada. Per esempio è accertato che tracce di tetraidrocannabinolo (Thc), il principale composto psicoattivo della cannabis, possono essere rilevate nel sangue dopo l’assunzione fino a 48 ore per i consumatori occasionali e fino a sei giorni per quelli abituali. Questo però non ha ripercussioni concrete sulla lucidità di chi è alla guida.
RICORSI A PIOGGIA SUI TRIBUNALI ITALIANI?
Il rischio più concreto di simili norme tanto restrittive è un fiorire di ricorsi che intaseranno ulteriormente la giustizia italiana. Il fatto che possa mancare del tutto il requisito della contemporaneità tra la condotta illecita (l’assunzione di sostanze che alterano lo stato) e il momento in cui ci si mette alla guida sarà infatti un elemento che spingerà gli avvocati a impugnare le contravvenzioni. E data la portata assai salata delle contravvenzioni anche dal punto di vista monetario, opporsi nella speranza di scamparla sarà economicamente la scelta più sensata cui appigliarsi.