skip to Main Content

Lockheed Martin Tanker

Lockheed Martin abbandona la gara per i tanker dell’Aeronautica Usa e lascia in pole Boeing

Lockheed Martin si è ritirata dalla competizione per i nuovi aerei cisterna della Us Air Force e lascia da solo il partner Airbus. Resta così in pole il KC-46 di Boeing

Lockheed Martin molla il partner europeo Airbus nella gara per costruire i nuovi tanker dell’aeronautica americana.

Nel settembre 2021 il principale appaltatore militare americano aveva presentato l’aero cisterna per il rifornimento in volo Lmxt, che si sarebbe scontrato con l’incumbent KC-46 della Boeing nella competizione della US Air Force per il programma di sostituzione dei KC-135.

Per realizzare il prossimo aerorifornitore degli Stati Uniti il colosso della difesa di Bethesda aveva fatto squadra con l’europea Airbus. Il velivolo Lmxt era pianificato sul design dell’Airbus 330, il bireattore di lungo raggio a fusoliera larga usato per trasporto passeggeri, nella versione MRTT (Multi Role Tanker Transport).

Ma ieri Lockheed Martin ha annunciato il ritiro dalla competizione. Da parte sua, l’azienda aerospaziale europea continuerà la gara senza Lockheed, ha dichiarato Airbus lunedì sera.

Secondo Reuters, il ritiro di Lockheed dà una spinta al rivale Boeing, aumentando notevolmente le possibilità che vinca il programma nonostante anni di costosi errori con la flotta di navi cisterna KC-46.

Tutti i dettagli.

LA GARA DELL’AIR FORCE USA

Il programma KC-Y Bridge tanker lanciato nel 2022 dal Pentagono prevedeva di acquistare da 140 a 160 velivoli per continuare la sostituzione della sua vecchia flotta KC-135.

L’Air Force ha stabilito un processo in tre fasi per la sostituzione del KC-135, con l’acquisizione attualmente in corso di 179 KC-46 di Boeing che rappresenta la sua prima fase.

Ma quest’anno l’Air Force ha riorganizzato i suoi piani di acquisizione per la seconda e la terza fase del programma. Lo scorso marzo, ha annunciato che avrebbe tagliato della metà il previsto acquisto di aeri cisterna della seconda fase, a circa 75, per destinare più fondi al programma NGAS (ex programma KC-Z). NGAS rappresenta la tranche finale dell’attuale programma di sostituzione dei tanker. Si prevede che sarà annunciato e completato negli anni ’30.

Sulla base dei prezzi attuali, l’ordine totale potrebbe ammontare a circa 12 miliardi di dollari, ma è probabile che sia più elevato, segnala Reuters.

IL RITIRO DI LOCKHEED MARTIN

Come evidenzia Defense News, il taglio a sorpresa del numero di tanker da parte dell’Air Force ha rappresentato un duro colpo per il programma LMXT di Lockheed Martin e Airbus. Ma Lockheed ha continuato ad andare avanti e a giugno la società ha annunciato di aver scelto un motore General Electric Aerospace per LMXT.

Eppure, ieri il colosso della difesa ha annunciato il ritiro dalla gara.

“Stiamo trasferendo il team LMXT e le risorse di Lockheed Martin verso nuove opportunità e programmi prioritari all’interno di Lockheed Martin, compreso lo sviluppo di soluzioni di rifornimento aereo a supporto dell’iniziativa Next-Generation Air-Refueling System (NGAS) dell’aeronautica americana. Rimaniamo impegnati nella fornitura accelerata di capacità avanzate che rafforzino le missioni di rifornimento aereo dell’aeronautica americana”, ha reso noto ieri la società.

LE CONSEGUENZE PER L’EUROPEA AIRBUS

Da parte sua Airbus ha fatto sapere che proseguirà nella gara annunciando che risponderà alla Request for Information (RFI) dell’Usaf.

Una vittoria del gruppo aerospaziale europeo farebbe ottenere ad Airbus il suo primo contratto aereo con l’aeronautica americana dopo aver tentato di penetrare nel mercato della difesa statunitense per due decenni, commenta Reuters.

IN POLE BOEING?

Infine, secondo gli esperti la decisione di Lockheed di abbandonare la gara potrebbe aumentare le possibilità di successo del rivale Boeing.

Nel 2011, Boeing ha vinto il primo appalto in tre fasi per sostituire la vecchia flotta di aerei cisterna dell’Air Force, assicurandosi un contratto per 179 KC-46, basati sulla piattaforma 767.

Il KC-46, tuttavia, è stato afflitto da difetti, inclusi problemi con un sistema video di bordo e un boom di rifornimento che non riesce a collegare la cisterna all’aereo in cerca di rifornimento. Questi errori sono costati alla Boeing 7 miliardi di dollari di perdite. In questi anni i problemi tecnici si sono accumulati e hanno richiesto soluzioni costose.

Quindi il risultato della gara non è affatto scontato.

Back To Top