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Leonardo Bell

Cosa farà Leonardo con l’americana Bell per il convertiplano (in Francia si borbotta…)

Leonardo e Bell hanno firmato un Memorandum of Understanding (MOU) per valutare opportunità di collaborazione nel campo delle tecnologie del convertiplano. Fatti e commenti

Leonardo e Bell — leader globali nella progettazione, costruzione e supporto di aeromobili ad ala rotante — si alleano per il convertiplano.

Il colosso della difesa e aerospazio italiano e la società di Textron hanno firmato un Memorandum of Understanding (MOU) per valutare opportunità di collaborazione nel campo delle tecnologie del convertiplano. Lo rende noto un comunicato della società guidata da Roberto Cingolani.

Lo sforzo di collaborazione prevede un primo vero impegno nello studio NATO Next Generation Rotorcraft Capability (NGRC) – Concept Study #5 – nel quale Leonardo sarà alla guida di una proposta basata sull’architettura del convertiplano, col supporto di Bell, spiega la nota.

D’altronde “Bell e Leonardo condividono una storia pluridecennale di collaborazione industriale sia nel campo degli elicotteri tradizionali che nella tecnologia del convertiplano” si legge ancora.

Quindi ora le due aziende valuteranno le opportunità di cooperazione nel dominio degli elicotteri militari negli Stati Uniti e in Europa. Borbotta la stampa francese: “Una nuova sfida per l’autonomia strategica dell’Europa della difesa” scrive oggi La Tribune.

Tutti i dettagli.

LA STRATEGIA DI LEONARDO E BELL

“Questo sforzo collaborativo tra Bell e Leonardo riflette la nostra comune visione che la prossima generazione di aeromobili ad ala rotante sarà influenzata da caratteristiche di velocità, raggio d’azione e manovrabilità che soltanto la tecnologia dei convertiplani può fornire”, ha affermato Lisa Atherton, Presidente e ceo di Bell. “Siamo orgogliosi di rafforzare la relazione con Leonardo in un momento in cui continuiamo a valutare programmi emergenti nel volo verticale in Europa e negli Stati Uniti”, ha aggiunto la top manager di Bell.

E Gian Piero Cutillo, Managing Director di Leonardo Helicopters, ha dichiarato: “Valutiamo con entusiasmo nuovi sforzi comuni nelle tecnologie degli aeromobili ad ala rotante di prossima generazione, sulla base di una visione solida e condivisa sui vantaggi unici dei convertiplani. Leonardo ha sempre fermamente sostenuto queste tecnologie al fine di soddisfare nuovi requisiti, oggi ancora di più alla luce delle esigenze emergenti nel mercato”.

L’ESPERIENZA NELLA TECNOLOGIA CONVERTIPLANO ELICOTTERISTICA

Del resto il portafoglio di convertiplani di Bell vanta il V-22 Osprey – costruito in collaborazione con Boeing – e il V-280 Valor, affermatosi nella gara FLRAA (Future Long-Range Assault Aircraft) dell’esercito americano.

Da parte sua, Leonardo ha sviluppato un velivolo convertiplano civile denominato AW609. Il convertiplano può decollare verticalmente come un elicottero e volare offrendo ai passeggeri il comfort di un aereo. Può svolgere una varietà di missioni, non solo i viaggi privati o d’affari. Ma anche trasporto medico, ricerca e soccorso e trasporto offshore a supporto dell’industria energetica e il pattugliamento, sia presso utilizzatori privati che governativi.

L’AW609 può volare a oltre 500 km/h, con un’autonomia di quasi 1.400 km, che aumenta fino a superare i 2.000 km con i serbatoi ausiliari. “Siamo convinti che l’Aw609 sarà realmente capace di rivoluzionare i collegamenti punto-punto e altri tipi di missione, fornendo un contributo sostanziale all’evoluzione dell’uso dello spazio aereo” sottolineava sempre Cutillo nel 2022.

IL COMMENTO DEL DIRETTORE DI RID

Quello tra Leonardo e Bell “Si tratta di un accordo di alto profilo strategico il cui focus principale riguarda il settore militare” ha commentato Pietro Batacchi, direttore di Rid.

“Nell’immediato, il MoU avrà subito una ricaduta — prosegue Batacchi  — sul programma della NATO Next Generation Rotorcraft Capability (NGRC), al quale Leonardo e Bell risponderanno con una proposta comune basata sull’architettura convertiplano: la guida sarà di Leonardo e Bell opererà in supporto. Altre potenziali aree di cooperazione riguarderanno la promozione dell’AW-609 di Leonardo sul mercato governativo americano e l’apertura della seconda fase dello studio della Difesa italiana, Next Generation Fast Helicopter (NGFH), ad altre soluzioni – appunto, quella convertiplano – oltre quella compound esplorata nella prima fase”.

LE POLEMICHE SULLA STAMPA FRANCESE

Eppure, secondo il quotidiano d’Oltralpe La Tribune, “I paesi europei dovranno esprimere le loro esigenze operative corrispondenti ai bisogni reali delle loro forze e non necessariamente copiarle su un bisogno espresso dagli americani. Ma, attraverso questo accordo con Bell, Leonardo porta il lupo nell’ovile non solo nel quadro dell’autonomia strategica europea (e francese) ma anche nel quadro della competitività dell’industria europea della difesa e del settore elicotteristico”.

E a questo proposito, nell’articolo si fa riferimento alle tesi sostenute dal ceo di Airbus Helicopters, Bruno Even, nel giugno 2023 proprio a La Tribune: “Nell’ambito del programma NGRC della Nato, i paesi europei devono affrontare la sfida di sostenere l’industria europea definendo le loro esigenze per la nuova generazione”. Dovranno scegliere tra la necessità di autonomia, connettività e alta velocità. Attenzione a non allinearvi necessariamente al concetto di alta velocità scelto dagli americani. Le esigenze operative dell’Europa non sono necessariamente quelle degli americani”.

Pertanto “Di fronte agli Stati Uniti che vogliono imporre la loro soluzione, la questione oggi è se i paesi europei vorranno una soluzione “Made in Europe” quando si porrà la questione del lancio di elicotteri di nuova generazione nel 2035/2040” ha chiosato la testata francese.

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