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Polestar Smartphone

L’auto elettrica non basta. Polestar punta pure sugli smartphone

Una mossa insolita nel mondo dell'automotive: Polestar intende sfruttare la joint venture con Xingji Meizu, produttore cinese di cellulari di proprietà di Geely, per lanciare smartphone

Un debutto nel debutto per l’ex startup Polestar su cui Volvo ha deciso di puntare per l’elettrificazione della gamma. Non solo il nuovo marchio va alla conquista del mercato dell’auto elettrica, ma punta pure a colonizzare quello degli accessori hi-tech.

L’ESIGENZA CINESE

C’è da conquistare un mercato, quello cinese, che si è fatto via via più sofisticato ed esigente. Prima gli asiatici stravedevano per i marchi occidentali, adesso hanno iniziato a comprare a ‘chilometro zero’, premiando chi dà loro lusso e soprattutto accessori hi-tech.

Non a caso la medesima idea è in sviluppo anche nei laboratori di un marchio autoctono, Nio e qualcosa di analogo verrà senz’altro fuori dall’arrivo nel settore di Xiaomi, che presidierà molto presto entrambi gli ambiti.

Per questo il produttore svedese ha deciso di ingolosire la platea cinese con uno smartphone che sarà lanciato a dicembre, in concomitanza con le consegne del primo veicolo utilitario sportivo che uscirà in Cina (terzo in totale del marchio su quel mercato), secondo quanto ha dichiarato l’amministratore delegato dell’azienda alla CNBC.

DIETRO A TUTTO? GEELY

Thomas Ingenlath, CEO di Polestar, ha annunciato che l’azienda prevede di avviare la produzione della Polestar 4 quest’anno per il mercato cinese, con consegne previste per la fine del 2023. Parallelamente, l’azienda lancerà un device portatile con il proprio marchio grazie una joint venture creata a giugno tra Polestar e Xingji Meizu, produttore cinese di smartphone a sua volta di proprietà del gigante automobilistico cinese Geely.

LO SMARTPHONE POLESTAR

Meizu è un marchio residuale in un mercato, quello cinese, dominato da altri colossi, e punta soprattutto a realizzare dispositivi di fascia media. Per Polestar l’inedita alleanza aiuterà il marchio cinese a spingersi anche nel mercato dei dispositivi di fascia alta, ha dichiarato Ingenlath anche se lo smartphone Polestar non ha come obiettivo principale quello di scalare il comparto, quanto una partnership utile a spingere il marchio automobilistico.

Non è invece dato sapere in che modo device e vettura comunicheranno: “Quando si ha l’opportunità di collegare questi due mondi, senza alcun confine… allora si può davvero avere una transizione senza soluzione di continuità”, ha detto Ingenlath.

Quel che è certo è che smartphone e Polestar, intesa come auto elettrica, comunicheranno eccome. Anzi, secondo l’Ad nella connettività l’azienda avrebbe davanti praterie vergini da rivendicare e colonizzare: “Ho ancora problemi a far visualizzare un SMS”, ha detto Ingenlath in merito, specificando che il device sarà un dispositivo “premium”.

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