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Auto Elettriche J.D. Power

Auto elettriche, perché le classifiche bocciano Tesla, Rivian e Polestar

Secondo il report di J.D. Power di quest’anno che raccoglie le lagnanze degli automobilisti, le auto alla spina si rompono con maggiore facilità rispetto a quelle tradizionali. La più affidabile in assoluto? A sorpresa non è giapponese ma statunitense

J.D. Power, tra i più importanti attori nel campo dei dati e nelle analisi automobilistiche, tanto che le sue pagelle – stilate sulla base delle lagnanze dei clienti – sono spesso citate come un vanto dai costruttori (ovviamente solo quando ottengono voti alti, qui per esempio il comunicato di Stellantis sui risultati conseguiti dalla statunitense Ram), ha emesso i verdetti relativi alla affidabilità delle vetture in commercio e molti dei marchi elettrici non ne sono usciti affatto bene. Tesla, Rivian e Polestar sono state bocciate senza appello.

LE INCOGNITE DELLA NUOVA TECNOLOGIA

Chi segue questa tipologia di classifiche (che lasciano il tempo che trovano, anche se è sempre interessante notare quali sono gli aspetti maggiormente criticati dall’utenza) sa che non è una novità: molti dei più noti marchi elettrici sono infatti ormai habitué della parte bassa della graduatoria. Del resto, rispetto ai competitor, hanno scelto di abbracciare una tecnologia che propone molte incognite.

Inoltre alcuni aspetti stanno leggermente migliorando come ha ricordato Frank Hanley, direttore senior del settore Auto Benchmarking di J.D. Power: “Non sorprende che l’introduzione di una nuova tecnologia abbia messo in difficoltà i produttori nel mantenere la qualità dei veicoli”. E poi ha aggiunto: “Tuttavia, il settore può trarre conforto dal fatto che alcune aree problematiche, come il riconoscimento vocale e le telecamere di parcheggio, sono considerate meno problematiche rispetto a un anno fa”.

J.D. POWER RINVIA A SETTEMBRE RIVIAN, TESLA E POLESTAR

Rivian e Tesla (che negli ultimi mesi ha dovuto far fronte a una moltitudine di richiami) hanno registrato entrambi 266 problemi per 100 veicoli, pari al terzo peggior risultato dietro Dodge (301) e Polestar (316), in assoluto la peggiore. Lo scorso anno la più inaffidabile era risultata invece Lucid Motors, che aveva fatto riscontrare ben 340 problemi ogni 100 veicoli.

Per avere un secondo termine di paragone, la migliore, ovvero Ram (gruppo Stellantis) ha totalizzato 149 problemi per 100 veicoli, la metà rispetto ai pit stop indesiderati occorsi al marchio elettrico svedese nato come costola di Volvo Cars e ora tutto della cinese Geely che attualmente ha in commercio due modelli, ma anche la Polestar 4 sulla rampa di lancio, la berlina fastback 5 annunciata per il 2025 e la roadster 6 che debutterà l’anno successivo. Tutte vetture diverse tra loro, accomunate dal fatto di essere premium, anche se al momento il marchio risulta il meno affidabile tra tutti.

LE AUTO ELETTRICHE FINISCONO SPESSO IN OFFICINA?

Ma Polestar almeno nella classifica di J.D. Power è comunque in buona compagnia dato che tutte e tre le principali Case di auto elettriche (dunque anche Tesla e la singhiozzante Rivian, startup di pick-up elettrici che potrebbe ora ripartire alla grande grazie alla iniezione di liquidità di Volkswgen), secondo J.D. Power non soddisfano i criteri di assegnazione dello studio. Il report di quest’anno ha incluso nuovi dati sulle riparazioni, che hanno mostrato come sia i BEV sia i PHEV abbiano bisogno di più riparazioni rispetto ai veicoli con li motore a scoppio.

Hanley ha commentato: “I proprietari di BEV e PHEV ritenuti all’avanguardia e tecnologici riscontrano problemi di gravità tale da spingerli a portare il loro nuovo veicolo in concessionaria con un tasso tre volte superiore a quello dei proprietari di veicoli a combustione”. In passato, Tesla ha ottenuto buoni risultati negli studi di J.D. Power, soprattutto per quanto riguarda l’esperienza garantita da tutta la tecnologia di bordo.

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