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Ita Lufthansa

Ita, tutti i piani di Lufthansa con il governo Meloni e con Airbus

Che cosa ha detto l'amministratore delegato di Lufthansa, Spohr, su presente e futuro di Ita dopo l'accordo con il ministero dell'Economia per la compagnia ex Alitalia

 

“È una buona notizia per i consumatori italiani e per l’Europa, perché una Ita più forte rafforzerà la concorrenza nel mercato italiano”.

Ne è convinto l’amministratore delegato di Lufthansa Carsten Spohr, commentando l’accordo raggiunto dal vettore tedesco per una partecipazione di minoranza in Ita Airways, la compagnia aerea di proprietà del Mef nata dalle ceneri di Alitalia.

Ieri il numero uno di Lufthansa ha incontrato a Roma il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti alla presenza del presidente di Ita, Antonino Turicchi, per finalizzare i colloqui iniziati a gennaio ma prorogati oltre la scadenza iniziale del 24 aprile.

In base all’accordo, Lufthansa acquisirà il 41% di Ita attraverso un aumento di capitale di 325 milioni di euro, con l’opzione di acquisire tutte le azioni rimanenti in un secondo momento. Il Mef si è impegnato a effettuare l’aumento di capitale di 250 milioni di euro; ultima tranche degli 1,35 miliardi autorizzati dalla Commissione europea.

La compagnia di bandiera tedesca intende acquisire completamente Ita Airways, ma soltanto quando il vettore italiano tornerà in attivo (utile previsto entro 2025). Spohr ha sottolineato che Lufthansa non può essere costretta a rilevare il 100% del successore di Alitalia, in quanto ciò “dipende dagli sviluppi futuri” di questa società.

La struttura della transazione prevede il controllo operativo congiunto da parte del gruppo Lufthansa e del Mef subito dopo la chiusura, con il Mef che “rimane a bordo” per supportare l’esecuzione del piano industriale. Il closing della transazione è atteso entro fine anno. Dopo la firma, l’accordo dovrà avere il via libera dalla Corte dei Conti, dall’Antitrust italiano e dall’Antitrust Ue.

Tutti i dettagli.

LA NUOVA ITA AIRWAYS TARGATA LUFTHANSA

Anche se il Mef “rimane a bordo” per la gestione del piano “la responsabilità operativa di spetterà al board” nel quale Lufthansa, che nominerà l’amministratore delegato, potrà contare su un altro membro. Il cda sarà formato da cinque componenti in tutto. È quanto ha precisato il numero di Lufthansa, Carsten Spohr, nella call con gli analisti e i media internazionali per la presentazione dell’investimento tedesco in Ita Airways.

ITA NON È LA VECCHIA ALITALIA SECONDO LUFTHANSA

Ita Airways è decollata nel 2021 come compagnia di proprietà statale e ha registrato una perdita di circa 486 milioni di euro lo scorso anno a causa degli effetti persistenti della pandemia e dell’aumento dei costi del carburante, ricorda Reuters.

Ma il numero uno di Lufthansa si è mostrato ottimista: “Ita non ha nessuna relazione con la vecchia Alitalia, è una compagnia ristrutturata con successo. Siamo convinti che diventerà un business profittevole, non in una notte, ma puntiamo a farla tornare in utile entro il 2025”.

Il piano industriale prevede una crescita dei ricavi di 2,5 miliardi di euro nel 2023 e di 4,1 miliardi nel 2027, secondo un comunicato del ministero dell’Economia e di Lufthansa.

ITALIA MERCATO CHIAVE, BENEFICI PER CLIENTI E AZIONISTI

Secondo Spohr, “l’acquisizione di Ita Airways consentirà a Lufthansa l’accesso al mercato italiano chiave e porterà benefici agli azionisti e ai clienti del gruppo”.  “È un grande passo verso la crescita – ha aggiunto l’ad di Lufthansa – saremo un competitor più internazionale e meno dipendente dal nostro mercato domestico. Una forte ristrutturazione ha fatto di Ita una compagnia competitiva e della taglia giusta, c’è un piano corretto per renderla profittevole e siamo fiduciosi che lo diventerà”. Nei piani di Lufthansa c’è il potenziamento del feeding di corto raggio per l’hub di Roma, quello dei voli di lungo raggio sempre su Roma e l’aumento dell’offerta turistica su Linate, con la crescita del traffico point to point”.

Inoltre, “la comprovata strategia multimarca e multihub del gruppo Lufthansa — ha proseguito Spohr — preserverà il patrimonio italiano di Ita consentendo al tempo stesso sinergie e fornendo ulteriori possibilità di crescita. Ci concentreremo sull’unificazione del backend senza compromettere l’identità di Ita, che è un marchio unico”.

La strategia di Ita Airways “punta ad affermarsi come player di riferimento tra i vettori full service nei tre settori intercontinentale, internazionale e domestico, con particolare attenzione al traffico di lungo raggio”, spiega ancora il Ministero di via XX Settembre. E questo riposizionamento strategico consentirà inoltre “di rafforzare maggiormente il traffico dell’hub di Roma Fiumicino, che avrà un ruolo centrale nel modello multi-hub del Gruppo Lufthansa”.

CRESCERÀ LA FLOTTA (TUTTA AIRBUS)

Dopodiché, l’ad di Lufthansa ha annunciato che “la flotta di Ita salirà dagli attuali 71 velivoli a 94 entro il 2027”. “La flotta sarà omogenea – ha detto – composta tutta di Airbus e sarà modernizzata. Gli aerei ora sono in leasing, in futuro ci sarà una quota di veicoli di proprietà”.

Appena decollata nel 2021, la compagnia Ita Airways è partita con 52 aerei Airbus ereditati da Alitalia SpA. Già all’epoca aveva escluso definitivamente Boeing dalla flotta della compagnia di bandiera italiana. Dunque Lufthansa conferma il cambio di rotta già effettuato dalla vecchia società di Ita Airways rispetto ad Alitalia. Quest’ultima è stata un importante operatore di Boeing per gran parte della sua storia, con alcuni 777 ancora nella sua flotta finale.

RIGUARDO IL CONTROLLO DELLA COMPAGNIA

Infine, riguardo l’acquisizione delle azioni rimanenti di Ita, e quindi del controllo della compagnia, da parte di Lufthansa dipenderà dalla performance della società.

“C’è un meccanismo di opzione concordato per consentire una piena acquisizione da parte del gruppo Lufthansa a medio termine l’acquisizione delle azioni rimanenti sarà a discrezione, e dipenderà dalla performance finanziaria rispetto al piano industriale concordato” ha concluso l’ad di Lufthansa.

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