Colpo di scena per la privatizzazione di Ita Airways, la compagnia aerea nata dalle ceneri di Alitalia: il ministro del Tesoro Giancarlo Giorgetti fa tornare in pista Msc e Lufthansa.
Lunedì il ministero dell’Economia e Finanze — al momento proprietario del vettore italiano al 100% — ha annunciato la fine degli obblighi di esclusiva per i colloqui con il fondo di private equity statunitense Certares, Air France-KLM e Delta per la vendita di Ita Airways.
“Gli obblighi di esclusività concessi il 31 agosto terminano oggi”, si legge nella nota del Mef, aggiungendo che i contatti continueranno su “un possibile accordo di vendita” con i potenziali acquirenti.
Il 31 agosto il consorzio guidato da Certares aveva battuto un’offerta rivale presentata dal gruppo della famiglia Aponte Msc e dalla compagnia di bandiera tedesca Lufthansa per la possibilità di acquistare il controllo del successore di Alitalia. Certares proponeva l’acquisto del 50% più un’azione della newco, mentre Air France-KLM e Delta sarebbero inizialmente solo partner commerciali e operativi.
Nei prossimi giorni, come ricorda LaPresse, il Mef guidato da Giancarlo Giorgetti farà il punto sul dossier cessione. Secondo il Corriere della Sera, sarà “chiesto a Certares, Msc-Lufthansa e Indigo Partners — fondo Usa proprietario di alcune low cost come Wizz Air che si era detto interessato in primavera — di rifarsi avanti con una nuova proposta”.
Nel frattempo, il 12 ottobre il cda della compagnia aerea aveva tolto al presidente esecutivo Alfredo Altavilla tutte le deleghe operative (tra cui quella per la gestione della trattativa) per assegnarle all’amministratore delegato Fabio Lazzerini. E l’8 novembre è prevista l’Assemblea dei soci: all’ordine del giorno — oltre alla questione della revoca delle deleghe al presidente — l’approvazione dell’aumento di capitale di 400 milioni di euro.
Tutti i dettagli.
DAL MEF STOP ALLA TRATTATIVA IN ESCLUSIVA CON CERTARES, AIR FRANCE-KLM E DELTA
Il 31 ottobre il ministero dell’Economia ha comunicato la cessazione degli obblighi di esclusiva per Ita Airways concessi a Certares, Air France-Klm e Delta. Il neo ministro Giorgetti ha ripaerto di fatto il confronto anche con l’altra cordata, guidata da Msc e da Lufthansa.
LA POSIZIONE DI LUFTHANSA
Immediate le prime reazioni da Berlino. “Lufthansa rimane interessata al mercato italiano. Osserviamo l’ulteriore processo di vendita di Ita e rimaniamo interessati a una vera privatizzazione della compagnia aerea” ha dichiarato ieri un portavoce di Lufthansa Group.
INTERESSATA A UNA VERA PRIVATIZZAZIONE
In precedenza, Msc e Lufthansa avevano comunicato al governo l’intenzione di acquistare il successore di Alitalia, con quote rispettivamente dell’80% e del 20% in mano al Tesoro. In particolare, al colosso marittimo guidato da Gian Luigi Aponte sarebbe spettato il 60% della nuova compagine azionaria, mentre la compagnia aerea tedesca avrebbe avuto solo il 20%, alla pari con il Tesoro.
“Del resto a metà ottobre l’ad Carsten Spohr – riferendosi al precedente governo-, aveva sottolineato che «ha deciso di non procedere con una piena privatizzazione» e questa per Lufthansa «non è la soluzione», ma aveva anche aggiunto «se c’è un cambio di opinione in Italia sono disponibile a volare laggiù ogni giorno, ma deve essere una piena privatizzazione come inizialmente considerato»” rammenta il Sole 24 Ore.
COSA PREVEDEVA LA CORDATA CERTARES
Lo scorso 31 agosto l’allora governo Draghi preferì infatti la proposta di Certares che lascia al Mef il 49,99%, oltre alla nomina del presidente e il diritto di veto su alcune materie strategiche. Nella nota rilasciata ad agosto il Ministero aveva spiegato la decisione dichiarando che l’offerta presentata dal consorzio era stata ritenuta “maggiormente rispondente agli obiettivi fissati dal Dpcm.
Secondo fonti di Reuters, Certares è pronta a pagare 350 milioni di euro per una quota del 50% più un’azione del capitale della compagnia aerea italiana. L’offerta prevede anche un aumento di capitale di circa 600 milioni di euro, che sarebbe lanciato qualche tempo dopo la chiusura dell’operazione.
Tuttavia, non sembrano aver convinto le proposte commerciali della compagine Certares-Air France-Delta.
LA POSIZIONE DEL NEO MINISTRO DELL’ECONOMIA GIORGETTI
Come ricorda Agenzia Nova, è significativo che già il 31 agosto scorso l’attuale ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, aveva espresso contrarietà alle trattative esclusive con il fondo Usa, decise dal Tesoro in maniera autonoma – si dice – anche rispetto al presidente del Consiglio uscente, Mario Draghi. La decisione, aveva detto Giorgetti, “ci ha colti di sorpresa, siamo preoccupati perché quell’offerta (di Certares) non prevede un partner industriale: manca una delle parti fondamentali della strategia, un futuro per la compagnia italiana e per i suoi lavoratori“.
MSC E LUFTHANSA DI NUOVO FAVORITI?
Tanto che ora il ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato che le tempistiche dei negoziati sono scadute senza esito. Lufhansa e il suo alleato Msc potrebbero quindi tentare di nuovo l’acquisto di Ita Airways.
Le due società potrebbero ora avere maggiori possibilità di successo con il governo del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Giorgetti sarebbe infatti un sostenitore dell’acquisizione di Ita Airways da parte di Msc e Lufthansa, poiché vedrebbe un partner forte nel gruppo tedesco, rimarca Agenzia Nova.
AIR FRANCE PUNTO DEBOLE NELL’OFERTA CERTARES…
“È l’assenza di una solidità industriale della soluzione Certares, a due mesi dall’avvio della trattativa, ad aver portato alla riapertura del dossier sulla privatizzazione di Ita Airways e quindi a far rientrare in gara di Msc-Lufthansa” osserva il Corriere.
“Come è noto il punto debole dell’offerta presentata dal consorzio guidato da Certares per l’acquisto del 50% più un’azione di Ita Airways è rappresentato dalla mancanza di un partner industriale che abbia competenze specifiche nel settore aereo; i francesi finora hanno mostrato interesse ad entrare nell’equity della portoghese Tap, ma non in quello di Ita, accontentandosi di partecipare solo come alleato commerciale” aggiunge il quotidiano confindustriale.
Infatti, “il ruolo di partner non comporta alcuna spesa, investimento diretto e impegno in Ita Airways. Soprattutto Air France – che è in cordata con Certares – dovrà abbandonare una condotta, finora ambigua e oscillante” rimarca Repubblica.
Intanyo, Air France-Klm riferisce che “prende atto” della fine del periodo di esclusiva per l’acquisizione di Ita e “sta riesaminando le sue opzioni riguardo al mercato aereo italiano mentre aspetta ulteriori informazioni dallo Stato italiano”. È quanto ha riferito un portavoce del gruppo franco-olandese a Bloomberg.
…MA ANCHE DELTA
Ma la compagnia francese non è l’unica che dovrà rielaborare il suo impegno nella trattativa. Secondo Repubblica “Negli auspici del governo Meloni, la stessa Delta dovrà precisare le sue intenzioni. Al momento, anche la compagnia aerea statunitense siede al tavolo come semplice partner commerciale di Certares. Ha ancora un ruolo marginale, dunque, nella conquista di Ita”.
IN ATTESA DELL’ASSEMBLEA DEI SOCI
Infine, per la compagnia aerea italiana una data cruciale sarà l’8 novembre, la prossima Assemblea dei soci che dovrà approvare l’aumento di capitale di 400 milioni parte dell’1,35 miliardi che hanno ottenuto il via libera dalla commissione europea per la ricapitalizzazione di Ita (i primi 700 milioni sono già stati erogati e la terza tranche, prevista per il 2023, sarà di 250 milioni di euro).
Per lo stato italiano — conclude Repubblica — “I 400 milioni di aumento saranno soltanto un anticipo se il compratore di Ita accetterà, nelle settimane successive, di restituire il denaro pubblico in tutto o in parte”.