Occhi puntati su Audi, il marchio tedesco che all’inizio di quest’anno ha subito l’onta di dover chiudere il primo impianto nella sua storia industriale, sacrificando all’altare della spending review il nuovissimo (era stato infatti tirato a lucido per assemblare auto elettriche) hub di Bruxelles e lasciando a piedi 3mila dipendenti. In merito il responsabile della produzione Audi, Gerd Walker, aveva detto di essere stato obbligato a prendere “la decisione più difficile della propria carriera”.
LA TRIMESTRALE DI AUDI IN PIENA SPENDING REVIEW
Per questo la trimestrale del marchio dei Quattro anelli era particolarmente attesa, così da poter valutare se Audi, nel pieno dell’inedita spending review che sta riguardando l’intero gruppo Vw, stia reagendo bene. E i risultati sono almeno parzialmente positivi: i ricavi per 15,4 miliardi di euro, infatti, segnano un aumento del 12,4% rispetto allo stesso periodo del 2024.
RIPARTONO LE AUTO ELETTRICHE?
Per un amaro scherzo del destino, la partenza sprint in questa prima parte di anno nuovo pare dovuta anche al buon risultato ottenuto sul fronte delle elettriche: proprio il segmento che Audi ha deciso di tagliare maggiormente con la chiusura dell’impianto belga che produceva la Q8 e-tron.
Il settore delle auto alla spina ha registrato nel primo trimestre di quest’anno una crescita delle consegne del 30,1% su scala globale. Le vendite di Ev hanno però registrato incrementi significativi in Francia (+169%), Svizzera (+120%), Paesi Bassi (+87%), Norvegia (+64%) e Germania (+59%), portando a un totale globale di 46.371 unità elettriche.
UTILE NETTO E FLUSSO DI CASSA ANCORA IN SOFFERENZA
Tuttavia, l’utile netto è calato a 630 milioni di euro dai 736 milioni dell’anno precedente, mentre il flusso di cassa netto è rimasto negativo, anche se i miglioramenti sono evidenti, passando da un rosso di 768 milioni dello scorso anno a uno da 61 milioni.
Allargando lo zoom a tutte le motorizzazioni, non solo alle Ev, Audi ha consegnato 383.401 veicoli tra gennaio e marzo, in calo del 3,4% rispetto al primo trimestre del 2024. Il mercato europeo occidentale ha comunque visto crescere anche gli ordini, con un +86% per i modelli 100% elettrici e un +22% complessivo.
LE SFIDE GLOBALI CHE ATTENDONO AUDI
Sono due i mercati che rischiano di far penare il marchio tedesco nel corso del 2025 come già anticipa questa trimestrale: in Nord America Audi ha perso il 2,1% mentre in Cina, coerentemente con gli altri flop delle connazionali, ben il 7%. Una concorrenza locale sempre più agguerrita, dovuta a marchi cinesi molto hi-tech e in linea con le aspettative dei guidatori asiatici e le incognite sul lato opposto del mondo dovute ai dazi di Donald Trump rendono l’anno in corso particolarmente incerto.