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La Germania stacca la spina alle auto elettriche?

Dopo la sentenza della Corte costituzionale, la Germania ha dovuto interrompere prematuramente il regime di sussidi alle auto elettriche. La decisione potrebbe complicare gli obiettivi - anche industriali - sulla mobilità a batteria. Tutti i dettagli

La Germania ha deciso di interrompere prima del previsto il programma di sovvenzioni alle auto elettriche. Il regime avrebbe dovuto proseguire per tutto il 2024 ma da lunedì 18 dicembre non è più attivo: le richieste di sussidi già presentate saranno esaudite, ma non ne verranno prese in considerazione di nuove.

Dal 2016 a oggi la misura è costata all’incirca 10 miliardi di euro, stando al ministero dell’Economia tedesco.

IL NUOVO BILANCIO DELLA GERMANIA

La fine prematura delle sovvenzioni è una conseguenza del nuovo e più snello bilancio per il 2024, approvato la scorsa settimana dopo che la corte costituzionale tedesca ha dichiarato incostituzionale il trasferimento di 60 miliardi di euro di debito non speso dal fondo per la pandemia a quello per il clima. Di conseguenza, il governo di Olaf Scholz – la cui politica economica si basava in gran parte proprio su questo trasferimento – ha dovuto rinunciare ad alcune iniziative di accelerazione della transizione verde.

Secondo il giornale economico Handelsblatt, l’assenza dei sussidi – una vettura elettrica è generalmente più costosa di una a motore endotermico – rischia di rendere impossibile l’obiettivo tedesco di avere 15 milioni di auto elettriche circolanti entro il 2030. La cancellazione del programma potrebbe avere serie ripercussioni industriali: la Germania è infatti sede di un grosso settore automobilistico che sta facendo difficoltà a convertirsi alla mobilità elettrica, anche per via della crescente ed economica concorrenza cinese.

Per favorire il raggiungimento dei target sulle emissioni, dal 2035 non potranno più essere immatricolati veicoli alimentati a benzina o gasolio nel territorio dell’Unione europea.

QUANTO SONO LE AUTO ELETTRICHE IN GERMANIA

Nel 2022 c’erano 3,1 milioni di auto elettriche sul territorio europeo, un aumento del 58 per cento rispetto ai numeri (1,9 milioni) dell’anno precedente. Il tasso di modelli elettrici sul totale delle vetture circolanti è cresciuto a 76 su 10.000 unità nel 2021, contro l’appena 2 su 100.000 del 2013.

La Germania è il paese d’Europa con più auto elettriche “pure” nelle strade. Nel 2022, stando ai dati dell’ACEA (l’Associazione dei costruttori europei di automobili) riportati da Euronews, ce n’erano 1.089.854, contro le 641.801 del Regno Unito e le 605.791 della Francia.

A livello percentuale, nel 2021 le auto elettriche erano l’1,3 per cento del parco circolante tedesco: un dato superiore alla media comunitaria (0,8 per cento) ma nettamente inferiore a quello dei Paesi Bassi (2,8 per cento). Nello stesso anno la percentuale di auto elettriche sul totale in Norvegia, che non fa parte dell’Unione europea, era del 15,5 per cento. In Francia, sempre nel 2021, era dell’1 per cento, mentre in Italia dello 0,3 per cento.

Nel 2022 sono state immatricolate 356.425 auto elettriche pure in Germania: è stato il numero più alto registrato sul continente, seguito dalle 190.727 immatricolazioni del Regno Unito, dalle 162.167 della Francia, dalle 113.751 della Norvegia e dalle 67.284 dell’Italia.

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