La casa automobilistica statunitense Ford Motor ha riportato un utile netto di 900 milioni di dollari nel terzo trimestre del 2024, pari a 22 centesimi per azione, in calo rispetto ai 30 centesimi dell’anno precedente. Nonostante il risultato sia stato migliore del previsto, la società ha detto comunque di aspettarsi per l’intero 2024 un risultato ante oneri finanziari di circa 10 miliardi: le stime precedenti erano più alte e indicavano un valore compreso tra i 10 e i 12 miliardi.
LE PAROLE DEI DIRIGENTI DI FORD
Discutendo con gli analisti, l’amministratore delegato Jim Farley ha spiegato che l’aggiustamento della guidance è legata alla “guerra mondiale dei prezzi, [che] è alimentata dalla sovraccapacità, da una marea di nuovi modelli di veicoli elettrici e da una grande pressione per il rispetto delle norme”. Il direttore finanziario John Lawler ha aggiunto che i risultati di Ford hanno risentito dei costi di garanzia elevati e dei problemi alla filiera, aggravatisi con le grandi tempeste che hanno colpito recentemente gli Stati Uniti.
La casa rivale General Motors, tuttavia, ha superato le aspettative del mercato quando la settimana scorsa ha presentato la sua trimestrale, dicendo di aspettarsi risultati annuali in linea con quelli del 2023.
I PROBLEMI CON LE AUTO ELETTRICHE
Ford ha risentito dell’addebito di 1 miliardo di dollari dovuto all’annullamento, ad agosto, della produzione del nuovo SUV elettrico a tre file, giudicato non profittevole entro i tempi richiesti: perché la divisione sull’elettrico sia economicamente sostenibile, infatti, i nuovi modelli devono garantire profitti nell’arco di dodici mesi dal lancio sul mercato.
Nel terzo trimestre del 2024 la divisione di Ford dedicata alla mobilità a batteria ha riportato perdite per 1,2 miliardi di dollari; le perdite complessive nei primi tre trimestri ammontano a 3,7 miliardi e si prevede che per la fine dell’anno raggiungeranno i 5 miliardi. Secondo Lawler, il mercato dell’elettrico rimarrà “molto competitivo”, per via delle pressioni sui prezzi e della commercializzazione di tanti modelli, almeno fino al 2026.
Le forti perdite riscontrate nella divisione sull’elettrico sono state mitigate dai buoni risultati (l’Ebit combinato è stato di 3,4 miliardi circa) delle unità sui veicoli commerciali e dei motori a benzina.
COME VANNO LE AZIONI
Dall’inizio dell’anno le azioni di Ford hanno perso il 6 per cento, performando molto meglio rispetto a Stellantis (il gruppo possiede i marchi statunitensi Chrysler e Jeep) che è crollata del 40 per cento. Tra le tre grandi case automobilistiche americane, le cosiddette “Big Three”, quella che è andata meglio in borsa finora è General Motors: quest’anno il suo titolo ha guadagnato oltre il 45 per cento.