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Fincantieri

Fincantieri, che cosa è successo alla commessa per la Marina militare inglese

Ancora scarse soddisfazioni dall'estero per il gruppo italiano della cantieristica Fincantieri. Persi gli affari in Brasile e Romania, cattive notizie arrivano pure dal Regno Unito. Tutti i dettagli

Ancora scarse soddisfazioni dall’estero per il gruppo italiano della cantieristica Fincantieri.

Persi gli affari in Brasile e Romania, cattive notizie arrivano pure dal Regno Unito sul fronte militare per il colosso guidato da Giuseppe Bono che mirava proprio a espandersi nel comparto militare.

CHE COSA HA SCRITTO IL FINANCIAL TIMES SU FINCANTIERI

Fincantieri infatti si è ritirata dalla gara della marina militare inglese. Secondo il Financial Times, il gruppo avrebbe deciso di ritirarsi dalla gara da 1 miliardo indetta dalla marina militare inglese per la fornitura di tre navi di supporto logistico.

CHE COSA E’ SUCCESSO NEL REGNO UNITO PER FINCANTIERI

Fincantieri, sottolineano in una nota di oggi gli analisti di Equita, era stata selezionata nella short-list lo scorso dicembre insieme al gruppo coreano Dsme, il gruppo spagnolo Navantia, il gruppo giapponese Japan Marine United Corporation, e un consorzio inglese composto da Bae Systems, Babcock International, Cammell Laird e Rolls-Royce.

LE NOTIZIE DI MF/MILANO FINANZA SU FINCANTIERI

Oltre a Fincantieri – scrive Mf/Milano Finanza – anche Dsme si sarebbe ritirata dalla gara. La decisione di Fincantieri è stata confermata al Financial Times da un rappresentate della società e sarebbe dovuta a diverse considerazioni legate ai termini commerciali della commessa tra cui la richiesta al vincitore di finanziare in anticipo la commessa, aggiunge Mf.

CHE COSA DICE FINCANTIERI

Fincantieri al quotidiano finanziario ha sottolineato che il ministero della Difesa inglese ha chiesto alla società di considerare i nuovi documenti relativi alla gara che verranno messi a disposizione nei prossimi giorni. L’assegnazione della gara è infatti prevista per il 2020.

LE PESSIME NOTIZIE DALLA ROMANIA

Le tribolazioni estere non sono finite per il gruppo italiano guidato da Giuseppe Bono, che oggi ha sottoscritto un accordo di collaborazione con l’università della Calabria: come riportano gli analisti di Banca Akros, ci sono nuovi problemi per la commessa in Romania per la fornitura di quattro corvette alla Marina rumena.

CAOS RUMENO PER FINCANTIERI

Secondo fonti locali rumene, l’ufficio del procuratore militare ha deciso di trasmettere l’inchiesta sui sospetti di corruzione che gravano sulla gara per 4 corvette alla Direzione nazionale anticorruzione. Inoltre, sempre sulla procedura della gara, l’ex presidente, Traian Basescu, sulla stampa locale ha apertamente criticato l’Olanda di impedire l’accesso della Romania a Schengen, sostenendo che l’Aia sta tentando di “monetizzare” il via libera in cambio del contratto per le 4 corvette, ha aggiunto Mf.

IL CONTRATTO SALTATO

Naval Group, Fincantieri e Damen sono in competizione in questa gara, con i rispettivi partner locali. Gli analisti di Banca Akros ricordano che la Marina rumena intende acquistare 4 corvette, un contratto del valore di 1,6 miliardi di euro, ma il processo di selezione è stato ostacolato da numerose interferenze politiche.

LE MIRE FRUSTRATE DI FINCANTIERI

“Il gruppo era in short list insieme a Damen e Naval Group. Il processo di selezione non è stato molto trasparente e sembra anche che la vittoria di Baval Group sia statacontestata da parte degli altri contendenti”, hanno sottolineato giorni fa gli analisti di Banca Akros.

LE PESSIME NOTIZIE DAL BRASILE PER FINCANTIERI

Non solo: nelle scorse settimana il colosso italiano (che da poco ha visto confermare i vertici dal governo giallo-verde dopo un tira-e-molla su Bono) ha perso un altro contratto militare in Brasile dove pure era considerata favorita, secondo gli analisti del settore, come raccontato da Start Magazine. A fine marzo la Marina brasiliana ha infatti assegnato il suo programma Tamandarè corvette da 1,6 miliardi di euro a Aguas Azuis, un consorzio guidato da ThyssenKrupp Marine Systems.

LE CHANCE ANDATE MALE DI FINCANTIERI IN BRASILE

Fincantieri si presentava alla gara consorziata con la sua controllata VARD BR, promuovendo un progetto “tagliato sartorialmente” sui requisiti brasiliani, oltre a prevedere, come da capitolato, la costruzione in Brasile.

CHI HA VINTO LA COMMESSA DELLA MARINA BRASILIANA

Ha commentato su Start Magazine l’analisi Aurelio Giansiracusa: “Nonostante i presunti ottimi rapporti sbandierati tra i vertici politici italiani e brasiliani in occasione della vicenda del rimpatrio di Cesare Battisti, per lunghi anni latitante tra Francia e Brasile, la vittoria della gara è andata al consorzio tedesco-brasiliano Thyssen Krupp-Embraer, lasciando più di una sensazione di amaro in bocca perché la proposta italiana era davvero appetibile e più che discretamente supportata”.

CHE COSA FARA’ LEONARDO-FINMECCANICA IN BRASILE

Solo Leonardo (ex Finmeccanica) – ha aggiunto Giansiracusa – “avrà un carico di lavoro su queste navi grazie alla selezione del suo cannone da 76/62mm che rappresenterà l’armamento d’artiglieria principale e, per la quota nel consorzio MBDA, del missile Sea Venom (CAMM) del sistema antiaereo Sea Ceptor; l’elicottero imbarcato sarà verosimilmente il modello Super Lynx aggiornato già in possesso dell’aviazione della Marina”.

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