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Fca, ecco le norme di sicurezza per la ripresa delle attività

Che cosa prevede l'accordo siglato con Fca per la ripresa delle attività. L'intervento di Marco Bentivogli,  segretario generale Fim Cisl, e di Raffaele Apetino, coordinatore nazionale settore automotive Fim Cisl

Abbiamo sottoscritto ieri con la direzione aziendale di Fca un’intesa sulle linee guida per la ripresa delle attività del gruppo Fca in Italia nei limiti e nei tempi che saranno fissati dal Governo.

Un’intesa ad hoc per il Gruppo Fca in Italia ancor più stringente di quanto previsto dal Protocollo del 14 Marzo 2020, sottoscritto da sindacati, governo e associazioni datoriali.

I punti principali dell’intesa affrontano sia la fase pre-ripartenza che la ripartenza stessa che ovviamente sarà graduale e non coinvolgerà da subito tutti i siti produttivi di Fca.

La fase di ripartenza prevederà, inoltre, l’igienizzazione di tutti gli ambienti di lavoro e sanificazioni di tutti gli spazi chiusi.

Le aree interessate dall’igienizzazione prima della ripresa produttiva saranno le postazioni di lavoro, gli spazi comuni, uffici, aree riunioni, logistiche passando dai mezzi di servizio (carrelli elevatori e bull) fino ad arrivare alle aree relax ed auto aziendali.

Tutto il piano di informazione ai lavoratori sarà effettuato anche tramite l’utilizzo dei sistemi informatici come whatsapp, mail e portale aziendale.

Per quanto riguarda le soluzioni specifiche sulla sicurezza per la ripresa produttiva abbiamo messo in campo tutte le soluzioni possibili per mettere in sicurezza i lavoratori.

Abbiamo inserito:

• Misurazione della temperatura: a tutte le persone che entreranno in azienda attraverso termo-scanner e termometro manuale a distanza da parte di personale formato e coordinato dal medico competente di sito con utilizzo di mascherine FFP2 e guanti e occhiali di protezione.

• Mascherine chirurgiche: tutti i lavoratori (due per ogni turno di lavoro) saranno dotati di mascherine.

• RLS: Coinvolgimento attivo delle Rls per il costante monitoraggio e l’efficace applicazione delle nuove misure emergenziali.

• Pulizia del posto di lavoro: a cura del singolo lavoratore prima dell’inizio dell’attività lavorativa, con utilizzo di mascherine, occhiali e guanti specifici.

• Dispenser di gel igienizzanti: in aree specifiche degli stabilimenti per consentire un’igienizzazione costante ai lavoratori

• Distanza sociale di 1 metro: rispetto delle norme sul posto di lavoro, mediante revisore di layout e tempi di lavoro, anche attraverso l’utilizzo di segnaletica sul pavimento.

• Rispetto della distanza anche per quanto concerne la mensa e le aree ristoro

• Lavoratori Iper suscettibili: abbiamo riposto molta attenzione nella gestione del personale con specifiche patologie che rendono alcuni
soggetti vulnerabili; il loro rientro a lavoro sarà definito in base all’esito della certificazione medica del lavoratore e della documentazione disponibile presso la sala medica aziendale.

• Smart Working: continua come misura importante per limitare la presenza fisica all’interno dell’azienda.

• Pause: saranno rivisti i sistemi di pause nelle singole realtà produttive per consentire il distanziamento delle persone attraverso la ridistribuzione delle pause nel turno di lavoro o la differenziazione degli orari di pausa tra i singoli reparti e le diverse aree di lavoro.

• Uscita dagli stabilimenti: al fine di evitare assembramenti soprattutto in uscita dagli stabilimenti abbiamo previsto la revisione degli orari di inizio dei turni di lavoro, la mancata timbratura in uscita che sarà certificata dal responsabile diretto fino all’utilizzo di più aeree di parcheggio.

• Cassa Integrazione: In ultimo sull’utilizzo della cassa integrazione abbiamo definito di adottare specifici meccanismi di rotazione tra i lavoratori a parità di mansione al fine di ridurre anche l’impatto economico negativo derivante dall’ammortizzatore sociale.

Come Fim riteniamo che l’intesa raggiunta oggi con Fca sia unica nel panorama industriale italiano, voluta fortemente dalle organizzazioni sindacali a partire dalla Fim Cisl, perché affrontare già oggi, nella Fase 1, l’eventuale ripartenza della Fase 2, inserendo tutti gli strumenti di sicurezza è necessario per ridurre al minimo il contagio e consentire una graduale ripresa produttiva. Così come abbiamo ritenuto importante definire nell’intesa di seguire con attenzione tutte le indicazioni del Ministero della Salute per affrontare questa emergenza sanitaria e garantire la sicurezza ai lavoratori.

Come Fim Cisl riteniamo indispensabile, insieme alle Autorità competenti anche a livello regionale, favorire prima della ripresa delle attività, i test sierologici, al fine di cercare di prevenire al meglio possibili contagi.

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