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Enav Centrodestra

Enav, ecco conti e turbolenze

Tutti i dettagli sulla trimestrale di Enav e sui rapporti tra sindacati e società di assistenza al volo

 

Enav (la società partecipata dal Tesoro che cura l’assistenza al traffico aereo) raddoppia le perdite nel primo trimestre 2020: la crisi da Coronavirus ha frenato il traffico di rotta e di terminale, in calo rispettivamente a -12,3% e -22,4%, in termini di unità di servizio rispetto al primo trimestre 2019.

Difficili le previsioni, causa Covid, per il 2020. L’accordo siglato tra Eurocontrol e la gran parte degli stati membri, che prevede lo slittamento del pagamento, da parte delle compagnie aeree, delle tariffe relative ai servizi di controllo del traffico aereo dovute per il periodo aprile-luglio 2020, avrà un impatto marginale sui conti dell’azienda.

Tutti i dettagli.

SOCIETA’ IN PERDITA

Nel primo trimestre 2020, Enav ha registrato una perdita di 6,2 milioni di euro, in peggioramento rispetto alla perdita di 3,6 milioni dello stesso periodo del 2019.

“Tale differenza è dovuta anche alle maggiori imposte del periodo riferite ai risultati positivi della controllata Techno Sky. Come menzionato in precedenza, il primo trimestre dell’anno soffre di un effetto stagionalità negativo ulteriormente amplificato dall’emergenza legata al Covid-19”, spiega la società in una nota (qui l’approfondimento di Start sui nuovi vertici indicati dal Mef).

L’Ebidta si attesta a 28,9 milioni di euro, in riduzione del 6,7%, con un EBITDA margin del 16,8%

I RICAVI

Scendono anche i ricavi, che si attestano a 171,6 milioni di euro, in diminuzione del 3,8% rispetto allo stesso periodo del 2019. La crisi da coronavirus porta i ricavi da attività operativa a 134,9 milioni di euro in calo del 23,5%. Perdite compensate dai ricavi da mercato non regolamentato che raggiungono 5,8 milioni di euro rispetto ai 2,4 milioni di euro del primo trimestre 2019.

Incide positivamente sui ricavi, per un totale di 28,4 milioni di euro, la componente di balance: in aumento di 35 milioni di euro rispetto al primo trimestre del 2019.

IL TRAFFICO

“Il primo trimestre 2020 è stato caratterizzato da una forte crescita del traffico a gennaio e febbraio seguita da una rapida e significativa contrazione a partire dal mese di marzo per via del diffondersi del virus Covid-19”, spiega la società.

Nel complesso, nel primo trimestre, il traffico di rotta, espresso in unità di servizio, è diminuito del 12,3% rispetto al primo trimestre del 2019. Il traffico di terminale mostra un calo delle unità di servizio pari al 22,4%: dal 13 marzo sono rimasti aperti solo 18 dei 45 aeroporti gestiti da ENAV su tutto il territorio nazionale.

“Nel mese di marzo i principali 8 scali italiani hanno registrato una riduzione superiore al 90%: Roma Fiumicino (-91%), Milano Malpensa (- 89,8%), Milano Linate (-97,5%), Venezia (-95,1%), Bergamo (-95,4%), Napoli (-95,5%), Catania (-96%), Palermo (-92,4%) e Bologna (-90,7%)”, specifica Enav.

L’ACCORDO CON EUROCONTROL

La crisi da Coronavirus ha messo in ginocchio l’intero sistema dei voli, con diverse compagnie aeree costrette a chiedere importanti aiuti economici e a tagliare il personale (qui l’approfondimento di Start Magazine sullo stato delle principali compagnie aeree).

Enav, con Eurocontrol e la gran parte degli stati membri hanno siglato un accordo che prevede “lo slittamento del pagamento, da parte delle compagnie aeree, delle tariffe relative ai servizi di controllo del traffico aereo dovute per il periodo aprile-luglio 2020 (relative al traffico volato a febbraio, marzo, aprile e maggio 2020), rispettivamente a novembre 2020, febbraio 2021, maggio 2021 e agosto 2021”.

COME ANDRA’ IL 2020?

L’accordo con Eurocontrol non dovrebbe influire particolarmente sui flussi di cassa 2020. L’impatto “è marginale in quanto l’unico mese di traffico con volumi normali, febbraio, verrà comunque incassato entro l’anno, mentre i mesi di marzo-maggio vedranno volumi di traffico estremamente ridotti. Pur in presenza di una forte contrazione dei volumi di traffico previsti per l’anno, il meccanismo di parziale protezione dal rischio traffico insito nella attuale regolamentazione europea degli Ansp, consentirà di mitigare gli effetti della crisi sui risultati economici di Enav per il 2020, con un impatto negativo mid single-digit sui ricavi netti rispetto al 2019”, spiega Enav, sottolinenando che la crisi attuale rende difficile fare delle previsioni reali per l’anno in corso.

IL RIBALTONE AL VERTICE

Ed è proprio in piena crisi da Covid che Enav è stata protagonista di un ribaltone al vertice.

Il 27 aprile il ministero dell’Economia e delle Finanze, in quanto titolare del 53,28% del capitale ha provveduto, di concerto con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a depositare presso la sede della società la lista per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione, in vista dell’assemblea degli azionisti convocata per il prossimo 21 maggio.

Francesca Isgrò, in quota Pd, sarà la nuova Presidente (qui l’approfondimento di Start Magazine), mentre Paolo Simioni, gradito a M5S, ricoprirà il ruolo di amministratore delegato (ruolo già svolto in Atac).

SINDACATI ALL’ATTACCO

Tra i primi incarichi di Isgrò e Simioni quello di rispondere ai sindacati in merito alla gestione del personale in piena emergenza. I sindacati non condividono “la volontà aziendale di ricorrere a misure straordinarie extra contratto per la gestione del personale, in special modo operativo”. Più che scegliere soluzioni che potrebbero portare ad un abbassamento dell’orario di lavoro, la Fit-Cisl suggerisce lo smaltimento delle ferie 2020.

Sempre i sindacati chiedono alla nuova gestione Isgrò-Simonini nessuna sorpresa sulle strategie 2020/2021: “Non vogliamo sorprese e comunque, se l’azienda volesse presentare nuovi piani industriali e/o cambi di strategia, dovrebbe farlo nella sede deputata ovvero l’Organismo di garanzia”, sosteneveva Fit-Cisl in una nota dopo la convocazione da parte dell’azienda per discutere sullo ‘Scenario 2020/2021’.

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