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Fca Tesla

Ecco quanto si svena Fca con Tesla per i certificati green

Per compensare le emissioni, Fca acquista crediti da Tesla (a caro prezzo). Tutti i dettagli con le ultime informazioni 

Le emissioni costano care ad Fca.

Fiat Chrysler, secondo quanto annunciato dal Cfo di Stellantis Richard Palmer (prima Cfo di Fca), ha dovuto spendere 300 milioni di euro in crediti regolamentari. Crediti acquistati per la maggior parte da Tesla.

I CREDITI VERDI

Dal 2020 sono entrati in vigore i nuovi limiti sulle emissioni di CO2 stabiliti dall’Unione Europea: tutti i costruttori dovranno rispettare la soglia stabilita dei 95 g/km di CO2 per il parco auto in produzione, altrimenti saranno costretti a pagare diverse sanzioni. Per poter rientrare nei stringenti parametri, le case auto più inquinanti siglano accordi con le aziende più virtuose per compensare le proprie emissioni inquinanti grazie all’acquisto di “crediti verdi”.

LE PAROLE DI PALMER

E per questi “crediti verdi”, scrive la Cnbc, la casa automobilistica italo-americana, che da gennaio fa ora parte di Stellantis, nuovo gruppo auto nato dalla fusione con Psa, ha speso circa 362 milioni di dollari.

“Abbiamo avuto costi dei crediti nel 2020 di circa 300 milioni per l’Europa, la maggior parte dei quali erano Tesla”, ha detto Richard Palmer.

SPESA SIMILE NEL 2021

Anche per il 2021 ci si aspetta di spendere una cifra simile. La spesa sarà inferiore “ma non in modo significativo” quest’anno, ha detto Palmer, spiegando che nel 2019 Fca aveva programmato una spesa di oltre 2 miliardi fino al 2021 per compensare le emissioni.

TESLA: FINO A 1,58 MILIARDI PER CREDITI

Per Tesla, quello dei crediti è diventati un vero e proprio business: dalla vendita, infatti, ha generato entrate per 1,58 miliardi di dollari in crediti regolamentari nel 2020, scrive la Cnbc, facendo notare che si tratta di quasi il triplo delle entrate che la società ha registrato nel 2019 (594 milioni di dollari).

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