Dopo anni di perdite, Uber mette a segno il primo utile della sua storia.
La società statunitense attiva nei servizi di trasporto in auto e nelle consegne a domicilio ha riportato il suo primo utile operativo con i conti del secondo trimestre sulla scia di un migliore controllo dei costi, segnando un punto di svolta dopo anni di spese pesanti in una costosa corsa alla crescita, rileva il Financial Times.
“La forte domanda, le nuove iniziative di crescita e la continua disciplina dei costi hanno portato a un trimestre eccellente, con viaggi in aumento del 22% e un utile operativo, per la prima volta nella storia di Uber – ha affermato il ceo Dara Khosrowshahi – Questi risultati si sono anche tradotti in un forte coinvolgimento di autisti e corrieri, con 6 milioni di autisti e corrieri che hanno guadagnato la cifra record di 15,1 miliardi di dollari durante il trimestre”.
Tuttavia, nonostante il primo utile operativo, il titolo cede a Wall Street a causa dei ricavi al di sotto delle aspettative.
Tutti i dettagli sui numeri del secondo trimestre per la società di ride sharing di San Francisco.
IN AUMENTO I RICAVI
I ricavi sono cresciuti del 14% su base annua a 9,2 miliardi di dollari, o del 17% su base valutaria costante, leggermente meno di quanto previsto da Wall Street, sebbene la società abbia mantenuto la crescita dei costi totali a solo l’1%. L’Ebitda rettificato è stato di 916 milioni di dollari, in aumento di 552 milioni su base annua.
PRIMO UTILE DELLA STORIA DI UBER
L’utile netto è stato di 394 milioni di dollari, che include un vantaggio di 386 milioni di dollari (al lordo delle imposte) dovuto principalmente alle plusvalenze nette non realizzate relative alla rivalutazione delle partecipazioni di Uber. L’utile per azione è stato di 0,18 dollari, contro attese per una perdita do 0,01 dollari.
Basti pensare che nello stesso periodo dell’anno scorso, la società archiviava una perdita di 2,6 miliardi di dollari o 1,33 dollari ad azione, contro i 25 centesimi attesi dal consensus.
IN CRESCITA LE PRENOTAZIONI LORDE
Uber Technologies, ha registrato Gross Bookings in crescita del 16% su base annua a 33,6 miliardi di dollari nel secondo trimestre del 2023, o del 18% su base valutaria costante, con Mobility Gross Bookings di 16,7 miliardi di dollari (+25%) e Delivery Gross Bookings pari a 15,6 miliardi di dollari (+12%). I viaggi durante il trimestre sono cresciuti del 22% su base annua a 2,3 miliardi, ovvero circa 25 milioni di viaggi al giorno in media.
BENE ANCHE IL FLUSSO DI CASSA
Inoltre, la società con sede a San Francisco ha registrato il suo primo trimestre con un flusso di cassa disponibile di oltre un miliardo di dollari.
L’OUTLOOK
Infine, le previsioni per il terzo trimestre sono superiori a quelle degli analisti. Per il trimestre successivo Uber prevede: Gross Bookings da 34 miliardi a 35 miliardi di dollari; EBITDA rettificato da 975 milioni di dollari a 1,025 miliardi di dollari.
IL COMMENTO DEL FT
I risultati mostrano come Uber abbia dimostrato di essere più resistente all’inflazione elevata e all’incertezza economica rispetto ai suoi rivali, osserva il Ft. Il rivale Lyft, che riporterà i risultati del secondo trimestre il mese prossimo, ha dichiarato all’inizio di quest’anno che avrebbe ridotto le sue tariffe avendo costantemente perso quote di mercato a favore di Uber dall’inizio della pandemia di coronavirus.