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Ita Airways

Ecco come sarà il nuovo contratto di lavoro di Ita

Che cosa prevede il contratto di lavoro in Ita Airways firmato con i sindacati. Tutti i dettagli

 

Ita Airways ha sottoscritto il contratto nazionale con i sindacati di settore.

Pace fatta quindi tra la compagnia aerea di bandiera,  partecipata al 100% dal Mef e operativa dallo scorso 15 ottobre, con i sindacati dopo la rottura delle trattative di settembre.

L’accordo prevede “l’assunzione di altri 4mila lavoratori, entro giugno 2022, con le necessarie certificazioni e abilitazioni”, si legge in una nota di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo. Inoltre “sono stati rivisti gli aspetti economici” con “un incremento di oltre il 15% per il primo anno, che poi crescerà fino al 20%”.

Il presidente esecutivo di Ita, Alfredo Altavilla, ha sottolineato l’introduzione del premio di risultato per la prima volta legato anche alla soddisfazione del cliente, a cui si lega la conferma degli obiettivi di profittabilità del business plan. Quest’ultimi prevedono il raggiungimento del pareggio operativo nel secondo trimestre del 2023.

“L’accordo consente di trasformare il regolamento aziendale, applicato in maniera unilaterale da Ita, in contratto collettivo nazionale”, specifica il Sole 24 Ore.

L’azienda ha “apprezzato l’apertura” delle sigle sindacali che hanno “riconosciuto le peculiarità” della nuova compagnia “legate alla sua natura di start up”, si legge nella nota.

Tutti i dettagli sul contratto collettivo nazionale sottoscritto da Ita Airways.

FIRMATO L’ACCORDO CHE PREVEDE NUOVE ASSUNZIONI

Da oggi alle lavoratrici e ai lavoratori di Ita Airways si applica il contratto collettivo nazionale di lavoro del Trasporto aereo.

“Dopo 5 anni, che il Contratto Nazionale del Lavoro non veniva rinnovato abbiamo raggiunto un importante obiettivo che contiamo possa assicurare competitività a tutte le aziende italiane del trasporto aereo” ha dichiarato Altavilla.

La società ha firmato l’accordo industriale che implementa le previsioni di assunzione, in arco di piano, di ulteriori 4mila lavoratori, entro giugno 2022, con le necessarie certificazioni e abilitazioni.

Inoltre, sono previsti incrementi economici rispetto agli attuali trattamenti.

COME FUNZIONA IL PREMIO

“Sono stati rivisti gli aspetti economici e quindi il contratto integrativo aziendale, rispetto al regolamento prevede un incremento di oltre il 15% per il primo anno, che poi crescerà gradualmente fino al 20% nell’arco di piano” si legge nella nota dei sindacati.

Come specifica una nota di Ita, il premio di risultato “per tutti i dipendenti sarà calcolato mediante la combinazione tra la redditività economica dell’azienda e la soddisfazione del cliente misurata mediante il sistema certificato NPS (Net Promoter Score).. Una quota variabile che “rappresenterà il 15% del livello retributivo e sarà articolata su base semestrale”.

“Il 2022 resta quello prescritto dal regolamento aziendale. Ma il premio di risultato è suddiviso in due semestri. Al 30 giugno 2022 se ci sono le condizioni maturerà il primo premio di risultato per i dipendenti. E nessuno glielo toglierà se il risultato al 31 dicembre non dovesse far scattare il premio. Nel 2023 ci sarà un miglioramento della base contrattuale”, ha spiegato Altavilla in un’intervista al Sole 24 Ore.

“Vi sarà un progressivo riallineamento degli elementi retributivi, che parte da un incremento del 3 % per i piloti e dell’1% per gli assistenti di volo” ha aggiunto Altavilla.

NOVITÀ DAL PUNTO DI VISTA DEL WELFARE

Miglioramenti sul welfare per i piloti, per gli assistenti di volo e per il personale di terra.

“Proprio quest’ultimo elemento rappresenta una grossa novità del nuovo contratto” sottolinea la società nella nota. Per la prima volta anche a tutti dipendenti di terra sarà riconosciuta l’Assistenza Sanitaria” si legge nella nota. “Per il personale navigante vi sarà un innalzamento del premio rispetto alle condizioni attuali”.

SINDACATI: “EVITATO IL CONFLITTO”

Questa serie di interventi, unitamente all’avvio di normali relazioni sindacali, “interrompono una deriva che, in difetto, avrebbe probabilmente portato al conflitto in tempi brevissimi” sottolineano i sindacati.

I FIRMATARI

“Delle dieci sigle sindacali convocate da Ita hanno firmato i confederali Cgil, Cisl e Uil, quindi Ugl, Anpac, Anpav, Anp e Fast Confasal, secondo fonti vicine al dossier. Non hanno firmato Usb e Navaid. Non era invitata al tavolo la Cub Trasporti”, precisa il quotidiano confindustriale.

PELLECCHIA (FIT-CISL) PUNTO DI PARTENZA NON DI ARRIVO

“Per quanto ci riguarda gli accordi sottoscritti oggi costituiscono un punto di partenza e non di arrivo” ha commentato ieri Salvatore Pellecchia, Segretario generale della Fit-Cisl.

“Adesso il nostro obiettivo è focalizzarci sull’integrazione dei rami aziendali mancanti e, conseguentemente, sulla tutela occupazionale delle lavoratrici e dei lavoratori della manutenzione e dell’handling e garantire un futuro occupazionale a tutti coloro che oggi sono in cassa integrazione” ha aggiunto.

FILT-CGIL: ORA ACQUISIZIONE DEI RAMI MANUTENZIONI E HANDLING

I sindacati guardano già ai prossimi due obiettivi quindi: integrazione dei rami manutenzioni e handling.

“Abbiamo registrato positivamente un impegno di Ita ad arrivare per le manutenzioni a 1250 lavoratori e per l’handling a 2500 che adesso si deve concretizzare con l’acquisizione di due rami fondamentali da un punto di vista industriale e dell’occupazione” ha commentato il segretario nazionale della Filt Cgil Fabrizio Cuscito.

IL CONTRATTO SOTTOSCRITTO COME CCNL DEL SETTORE?

Infine, Ita Airways si batterà per far valere il contratto sottoscritto come Ccnl del settore, e quindi applicabile anche alle low cost.

Gianni Dragoni del Sole 24 Ore ha chiesto ad Altavilla: “Nel dare la veste di contratto nazionale al regolamento intendete farlo valere come «contratto collettivo nazionale del settore» e farlo applicare anche alle low cost in Italia, come prevede l’articolo 203 del decreto rilancio del 2020?”, “È il nostro auspicio e anche dei sindacati, anche allo scopo di cominciare a riallineare situazioni non corrette di competitività” ha risposto Altavilla.

“Il prossimo passo sarà l’esame degli incentivi di enti locali e aeroporti alle low cost” ha aggiunto il presidente esecutivo di ita Airways.

E riguardo alle nuove assunzioni, “potenzialmente il di elezione resta quello di Alitalia”. “Ma non è escluso il ricorso a professionalità anche dall’esterno” ha sottolineato Altavilla.

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