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Esercito Usa Fara

Ecco come l’esercito Usa delude Sikorsky (Lockheed Martin) e Textron sull’elicottero d’attacco di prossima generazione

Nel 2018 l'Us Army aveva avviato il programma Fara (Future Attack Reconnaissance Aircraft) e due anni dopo ha scelto i progetti di Bell (Textron) e Sikorsky (Lockheed Martin). Ma ora l'esercito americano ha deciso di terminare il programma.

L’esercito Usa cancella il suo programma Fara (Future Attack Reconnaissance Aircraft) per l’elicottero d’attacco di prossima generazione.

L’8 febbraio lo Us Army ha annunciato che abbandonerà lo sviluppo di un Future Attack Reconnaissance Aircraft (FARA), un elicottero da ricognizione di prossima generazione, dopo aver speso circa 2 miliardi di dollari per il programma.

Era il 2018 quando la forza armata aveva avviato il programma Fara e due anni dopo aveva selezionato i progetti dell’unità Bell di Textron con il 360 Invictus e Sikorsky, una divisione della Lockheed Martin, con il suo Raider X.

Per entrambe sfuma la possibilità del contratto da 5 miliardi di dollari in finanziamenti per lo sviluppo che l’esercito aveva richiesto per procedere con il programma Fara nei prossimi cinque anni.

Dopo una “scrupolosa valutazione del moderno campo di battaglia”, lo Us Army sostiene che preferisce aumentare gli investimenti negli aerei senza equipaggio.

Funzionari dell’esercito hanno affermato che il servizio necessita ancora di ricognizione armata, ma la tecnologia è cambiata. Il servizio non farà più affidamento su un elicottero con equipaggio per eseguire la maggior parte delle missioni di ricognizione armata e si rivolgerà invece ad aerei senza pilota e sensori per condurre tali missioni, rileva Defense News.

Tutti i dettagli.

LA DECISIONE DELL’ESERCITO USA

“Stiamo imparando dal campo di battaglia, soprattutto in Ucraina, che la ricognizione aerea è radicalmente cambiata”, ha detto in una nota il capo di stato maggiore dell’esercito, generale Randy George, ripresa da Reuters. “I sensori e le armi montati su una varietà di sistemi senza pilota e nello spazio sono più onnipresenti, più a portata di mano e più economici che mai”.

L’esercito ha affermato che oltre a porre fine allo sviluppo del Fara, cesserà la produzione della versione UH-60V del Black Hawk.

Continua invece lo sviluppo futuro degli aerei d’assalto a lungo raggio (FLRAA) come previsto. Bell Textron si è aggiudicata il contratto per fornire il suo velivolo convertiplano V-280 per il programma alla fine del 2022.

IL COMMENTO DI RID

“Una decisione solo apparentemente clamorosa — ha commentato Pietro Batacchi, direttore di Rid — poiché l’Esercito Americano, sulla scorta delle lezioni provenienti dall’Ucraina, stava rivalutando ormai da tempo i requisiti della ricognizione armata elicotteristica: meno “ velocismo” e maggiore enfasi su autonomia e, soprattutto, su capacità standoff e integrazione col drone. Proprio su quest’ultimo aspetto si vuole adesso focalizzare l’US Army: il drone come gregario indispensabile per rendere trasparente il campo di battaglia, capire dove e quando “entrare”, e saturare la bolla avversaria”.

CHE NE SARÀ DEI PROTOTIPI DI SIKORSY E BELL

Dal punto di vista industriale, Bell e Sikorsky hanno speso anni e una grande quantità di dollari lavorando sui prototipi. Entrambi i prototipi di elicottero erano previsti per il primo volo quest’anno, ma ora non è chiaro se o quando ci arriveranno, rileva Breaking Defense.

In una dichiarazione inviata via e-mail a Breaking Defense, un portavoce di Bell ha affermato che, sebbene anche la società sia “delusa”, “applicherà la conoscenza e i successi dimostrati dei nostri sforzi di sviluppo FARA sui futuri aerei”.

LA POSIZIONE DI SIKORSY (LOCKHEED MARTIN)

Da parte sua Sikorsky ha dichiarato in un comunicato che il suo prototipo X2, progettato per il programma FARA, offre “velocità, portata e agilità che nessun altro elicottero al mondo può eguagliare”.

“Rimaniamo fiduciosi negli aerei X2 per le esigenze delle missioni statunitensi e internazionali ora e in futuro”, ha affermato la l’azienda. “Siamo delusi da questa decisione e aspetteremo un debriefing da parte dell’esercito americano per comprendere meglio la sua scelta”.

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