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Easyjet Borsa

Perché non finiranno le turbolenze per easyJet

Da luglio a settembre EasyJet prevede di operare al 60% della capacità rispetto allo stesso periodo del 2019: pesa la situazione nel Regno Unito e il timore di nuovi contagi e restrizioni. Tutti i numeri

 

EasyJet, compagnia aerea a basso costo britannica, prevede di operare al 60 per cento della sua capacità precedente alla pandemia nel trimestre luglio-settembre. L’azienda ha espresso fiducia sulla ripresa dei voli nell’Europa continentale (e nel Regno Unito, prossimamente) nel corso dell’estate e nell’inizio dell’autunno.

17% DI CAPACITÀ NEL PERIODO MARZO-GIUGNO

Benché easyJet non sia ancora tornata ai livelli pre-crisi, l’aumento del numero di voli annunciato oggi è il più grande da un anno e mezzo e di molto superiore rispetto al 17 per cento di capacità operativa (rispetto al 2019) mantenuta nel periodo marzo-giugno 2021. L’azienda ha trasportato cioè poco meno di 3 milioni di passeggeri, riporta Milano Finanza.

COME VA IL MERCATO AEREO EUROPEO

L’aumento dei voli è trainato dall’Unione europea, ha spiegato easyJet, che infatti ha concentrato gli aerei verso questo mercato – in particolare la Scandinavia e l’Olanda -, piuttosto che verso quello britannico.

IL RITORNO DEL REGNO UNITO

Al momento, i due terzi delle prenotazioni di voli gestite da easyJet provengono dall’Europa continentale. Di solito, invece, le attività della compagnia si ripartiscono a metà tra il Regno Unito e il resto della regione.

EasyJet, comunque, prevede che le cose torneranno presto alla normalità con l’allentamento delle restrizioni ai viaggi per i cittadini britannici.

COSA HA DETTO IL CEO DI EASYJET

L’amministratore delegato Johan Lundgren ha detto ai giornalisti di non avere “assolutamente alcun dubbio che la domanda del Regno Unito seguirà lo stesso pattern che stiamo vedendo al di fuori del paese, nell’Europa continentale”. Ha aggiunto che il governo britannico dovrebbe elaborare una politica sugli spostamenti più stabile, per evitare le cancellazioni di massa dei voli, e che dovrebbe ampliare la lista delle mete considerate a basso rischio.

Lundgren ha dichiarato che easyJet mostrerà flessibilità nel caso in cui il governo dovesse reintrodurre la quarantena per i cittadini di ritorno dalla Spagna, come fatto con la Francia di recente.

TIMORI SUI CONTAGI

I timori sull’aumento dei contagi, a causa principalmente della diffusione della variante delta del coronavirus, hanno però già danneggiato le prenotazioni di easyJet nel quarto trimestre: è stato riservato solo il 49 per cento dei posti, mentre nello stesso periodo del 2019 erano occupati due posti su tre.

COME VANNO LE AZIONI DI EASYJET

Oggi le azioni di easyJet sono cresciute del 2 per cento, dopo però il crollo del 20 per cento circa registrato il mese scorso a causa dei timori sull’impatto delle restrizioni britanniche ai viaggi sulle performance della compagnia.

La banca d’affari Citigroup ha confermato il rating neutral di easyJet e il target price a 9,4 sterline.

COME VANNO FLOTTA E PERSONALE

Per far fronte alla crisi pandemica, EasyJet ha ridotto il numero del personale e le dimensioni della sua flotta, oltre ad aver contratto nuovi debiti. La compagnia ha tuttavia dichiarato di essere in buone condizioni finanziarie, con 2,9 miliardi di sterline di liquidità.

RICAVI E PERDITE

Nel trimestre conclusosi il 30 giugno scorso, easyJet ha riportato perdite lorde per 318 milioni di sterline.

Milano Finanza scrive che nel terzo trimestre del 2021 il giro d’affari della compagnia è salito a 212,9 milioni di sterline: molto più dei 7,2 milioni dello stesso periodo del 2020, ma meno “della stima del consenso a 246 milioni”.

Anche le perdite sono state migliori, rispetto ai quasi 347 milioni di sterline del terzo trimestre del 2020.

Per arginare il calo degli utili, easyJet ha elaborato una politica di controllo delle spese, portando i costi fissi a 34 milioni di sterline, al di sotto dei 40 previsti, stabilizzando l’indebitamento finanziario a circa 2 miliardi.

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