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F-35 Bombe Nucleari

Difesa, il caccia F-35 trasporterà anche bombe nucleari

Il caccia multiruolo F-35 prodotto dall'americana Lockheed Martin ha ottenuto la certificazione per il trasporto di bombe nucleari. Nello specifico, la bomba a gravità termonucleare B61-12. Tutti i dettagli

L’F-35 Lightning II è ora in grado di sferrare attacchi nucleari.

Il caccia di quinta generazione, prodotto dal gruppo aerospaziale statunitense Lockheed Martin, ha ottenuto a ottobre del 2023 la certificazione per il trasporto di bombe nucleari.

È quanto ha dichiarato un portavoce dell’F-35 Joint Program Office (JPO) a Breaking Defense lo scorso 8 marzo. In caso di guerra, gli F-35 dovranno trasportare le bombe atomiche sul bersaglio nel quadro della “condivisione nucleare” della Nato. La designazione segna la prima volta che un caccia stealth può trasportare un’arma nucleare, in questo caso la bomba a gravità termonucleare B61-12.

Tutti i dettagli.

DOPPIA CAPACITÀ PER L’F-35A

In una dichiarazione alla testata americana, il portavoce della JPO Russ Goemaere ha affermato che l’F-35A ha ottenuto la certificazione il 12 ottobre 2023, mesi prima della promessa agli alleati Nato di concludere il processo entro gennaio 2024. Alcuni F-35A saranno ora in grado di trasportare ufficialmente i B61-12, rendendo il caccia stealth un aereo a “doppia capacità” in grado di trasportare sia armi convenzionali che nucleari.

“L’F-35A è il primo velivolo con capacità nucleare di quinta generazione di sempre e la prima nuova piattaforma a raggiungere questo status dall’inizio degli anni ’90″, ha spiegato Goemaere. “L’F-35A ha ottenuto la certificazione nucleare prima del previsto, fornendo agli Stati Uniti e alla Nato una capacità critica che supporta gli impegni di deterrenza estesi degli Stati Uniti prima del previsto.”

LA TIPOLOGIA ARMI NUCLEARI

In particolare, l’F-35 è certificato come vettore di bombe termonucleari B61-12. Secondo un’analisi della Federazione statunitense degli scienziati, circa 100 esemplari del precedente modello B61 sono immagazzinati in Belgio, Germania, Italia (a Ghedi e Aviano), Paesi Bassi e Turchia.

Il B61-12 è un programma di estensione della vita utile che ha avuto origine durante l’amministrazione Obama e sta sostituendo i vecchi modelli -3, -4, -7 e -10. La prima unità di produzione del B61-12 risale al novembre 2021, con la produzione prevista fino alla fine dell’anno fiscale 2025. Si stima che il programma costerà 9,6 miliardi di dollari nell’anno fiscale 22 nel corso della sua durata, sebbene gran parte di tale costo sia già stata spesa, rileva ancora Breaking Defense.

Lo scorso ottobre l’amministrazione Biden ha annunciato che avrebbe sviluppato una nuova variante dell’arma denominata B61-13. Si prevede che il nuovo -13 avrà una resa simile al -7, hanno detto i funzionari, che corrisponderebbe approssimativamente a un’esplosione equivalente a 360 kilotoni, spiega la testata americana.  Tecnicamente, né le B61-12 né le -13 sono “nuove” armi nucleari che aumentano le scorte, poiché prendono le testate delle bombe più vecchie e le collocano in nuovi alloggiamenti.

LA CERTIFICAZIONE NON RIGUARDA LE ALTRE VARIANTI

Infine, non va dimenticato che la certificazione non si estende alle varianti gemelle del jet stealth: ovvero la variante a decollo corto/atterraggio verticale F-35B e la variante per portaerei F-35C. Il jet a decollo e atterraggio convenzionale F-35A è l’unico certificato per trasportare bombe nucleari.

L’aeronautica americana non ha ancora rivelato se qualche altro paese o i suoi F-35A abbiano ricevuto la certificazione per schierare il B61-12. Nell’ottobre 2021 l’Air Force degli Stati Uniti ha concluso i test di volo necessari per garantire che il design della bomba nucleare tattica B61-12 sia compatibile con l’F-35A Lightning II, completando il processo di certificazione. Tuttavia, non tutti gli F-35A saranno dotati di capacità nucleare.

NON TUTTI GLI F-35A SARANNO DOTATI DI CAPACITÀ NUCLEARE

“Non tutti gli aerei diventeranno abilitati al nucleare dopo la certificazione completa”, ha dichiarato in quell’occasione l’Air Force. “Solo le unità con una missione nucleare riceveranno l’hardware e la manodopera necessari per configurare e mantenere gli F-35 con capacità nucleare” sottolineava Ares Difesa. “Ciò potrebbe includere la RAF Lakenheath in Inghilterra e la base aerea di Aviano in Italia”, aveva affermato a Airforcetimes Hans Kristensen, direttore del Nuclear Information Project presso la Federazione statunitense degli scienziati.

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