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Dieselgate Audi Vw Bmw

Dieselgate, la Corea bacchetta Audi, Volkswagen, Bmw e Mercedes-Benz

Mercedes-Benz è stata multata per 20,7 miliardi di won, Bmw per 15,7 e Audi per 6. Le tedesche accusate ancora una volta di aver fatto cartello

Sono otto anni che si parla di dieselgate e a quanto pare c’è ancora molto altro da dire, se l’autorità antitrust sudcoreana ha appena condannato al pagamento di una multa milionari quattro marchi tedeschi.

DIESELGATE, COSA RIMPROVERA L’ANTITRUST AD AUDI, VW, BMW E MERCEDES

Per la precisione, quest’ultimo capitolo della vicenda dieselgate riguarda una sanzione da 42,3 miliardi di won (31,2 milioni di euro al cambio attuale) scattata nei confronti di Audi, Volkswagen, BMW e Mercedes-Benz accusate di avere fatto cartello per limitare la tecnologia di depurazione delle emissioni allo scarico delle loro auto diesel. La Korea Fair Trade Commission (KFTC) accusa le quattro tedesche di essere “coinvolte in una collusione che ha ridotto la concorrenza e limitato la scelta dei consumatori.”

LA REPLICA DI MERCEDES

Ma le dirette interessate non ci stanno: “Mercedes-Benz ha collaborato pienamente con la KFTC e non dovrà pagare alcuna multa. Il caso si riferisce alla stessa serie di fatti che sono stati oggetto del procedimento della Commissione europea e in cui Mercedes-Benz ha agito come richiedente la clemenza e non ha dovuto pagare alcuna multa, ha riportato un portavoce della Casa di Stoccarda, la sola ad aver commentato, citando l’esito di un’indagine simile condotta dalla Commissione europea.

L’ETERNA GUERRA COREANA

Non è la prima volta che in Corea del Sud si parla di dieselgate, sempre con riferimento ai marchi tedeschi. Lo scorso anno Mercedes-Benz e la sua filiale coreana sono state multate per 20,2 miliardi di won (14,9 milioni di euro) per pubblicità ingannevole legata alle emissioni di gas delle auto diesel.

IL PRECEDENTE UE

Venendo invece al Vecchio continente, nell’estate 2021 l’Antitrust Ue aveva inflitto una multa da oltre 875 milioni di euro a Bmw, Daimler e Volkswagen per aver fatto cartello ostacolando lo sviluppo e il pieno utilizzo di tecnologie non inquinanti per ridurre le emissioni delle auto diesel. Il dieselgate comunitario riguardava il ‘circolo dei cinque’, ossia Bmw, Daimler e tre divisioni del gruppo Volkswagen, ovvero pure Audi e Porsche. Avendo segnalato la pratica irregolare alla Commissione, Daimler ha evitato la sanzione.

La Commissione Ue aveva ricostruito che Daimler, Bmw e Volkswagen avevano violato le regole antitrust colludendo sugli sviluppi tecnologici per la pulizia dei gas di scarico emessi dalle nuove auto diesel. Tutte le case automobilistiche avevano riconosciuto il loro coinvolgimento nel cartello. Bmw era stata multata per 372,827 milioni e Volkswagen per 502,362 milioni, avvalendosi di una riduzione del 45% per aver collaborato con l’Antitrust. Daimler aveva beneficiato dell’immunità totale a fronte di una multa di circa 727 milioni di euro.

Secondo Bruxelles, le case automobilistiche avevano tenuto riunioni tecniche regolari per discutere lo sviluppo della riduzione catalitica selettiva, tecnologia che elimina le emissioni nocive di ossido di azoto (NOx) dalle auto diesel attraverso l’iniezione di urea (chiamata anche “AdBlue”) nello scarico flusso di gas. Durante questi incontri, e per oltre cinque anni (dal 2009 al 2014), le aziende avevano collaborato per evitare la concorrenza in questa area per rendere l’azione di ‘pulizia’ migliore di quanto richiesto dalla legge nonostante la tecnologia fosse disponibile.

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