“Ita deve partire il 15 ottobre per il semplice motivo che Alitalia dal 15 ottobre non vola più, quindi non ci sono dubbi, alternative, scusanti. Bisogna far di tutto per partire il 15 ottobre”.
Lo ha ribadito il presidente di Ita, Alfredo Altavilla, a margine dell’audizione alla commissione Trasporti della Camera, avvenuta a porte chiuse.
Un incontro quello di ieri all’insegna della tensione, non solo tra i vertici della newco e i sindacati, ma anche con esponenti della maggioranza.
“È stato criticato da Pd, M5S, Leu, dopo la decisione di assumere personale senza contratto collettivo, per non aver voluto la pubblicità dell’audizione alle commissioni Trasporti e Lavoro della Camera” ha rivelato il Sole 24 Ore.
Il presidente della nuova compagnia ha attaccato infatti il bando dei commissari partito la scorsa settimana per aggiudicarsi il marchio Alitalia (290 milioni di base d’offerta).
“Ci ha sorpresi, il valore è irrealistico”, ha espresso le sue perplessità Altavilla sulla valutazione, considerata troppo elevata.
“I manager di Ita hanno chiesto la riservatezza dicendo che si citavano nomi di società con cui ci sono trattative”. ha riportato il quotidiano confindustriale: “Al Sole risulta che sono stati fatti i nomi di due compagnie americane con le quali Ita tratta per alleanze strategiche. Una è Delta Air Lines, che ha già un accordo commerciale con Alitalia ed è legata a Air France-Klm, l’altra è United Airlines, partner di Lufthansa nella Star Alliance”.
Nel frattempo, continua il braccio di ferro tra la newco e i sindacati per il futuro dei dipendenti di Alitalia. Proseguono a Fiumicino anche oggi, mercoledì 21 settembre, le assemblee dei lavoratori Alitalia dalle 10 alle 18, dopo la rottura delle scorse ore della trattative con Ita sul contratto da applicare ai dipendenti della nuova compagnia.
Infine, si attende il 5 ottobre quando sarà convocata l’Aula del Senato per un’informativa del ministro dell’Economia Daniele Franco sulla strategia e sul piano industriale di Ita.
Tutti i dettagli.
SI LITIGA SULLA VENDITA DEL MARCHIO ALITALIA
“Se una compagnia in 11 anni ha generato 3,5 miliardi di perdite operative, mi sembra una valutazione non realistica”, ha sottolineato Altavilla a margine dell’audizione. Il manager ha reso noto che il cda di Ita è convocato per venerdì 24 settembre per decidere se partecipare alla gara per la vendita del marchio.
Intanto, i Commissari straordinari Alitalia in una nota replicano che il valore di base per l’asta sul marchio Alitalia “è il risultato di una perizia ottenuto da un professionista terzo e dovuto per legge e operata da un professionista terzo incaricato dalla procedura, previo parere favorevole del comitato di sorveglianza”.
ITA IN ROTTA VERSO DELTA E UNITED
In vista del 15 ottobre, la nuova compagnia Ita si starebbe muovendo su due fronti.
Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, infatti, i vertici della newco starebbero trattando per partnership strategiche con Delta Air Lines, che ha già un accordo commerciale con Alitalia ed è legata a Air France-Klm, e con United Airlines, partner di Lufthansa nella Star Alliance.
NON PARTECIPERÀ EASYJET
Alla gara per il brand Alitalia non parteciperà easyJet. “All’Airbus summit di Tolosa (altro servizio a fianco), Il Sole 24 Ore ha chiesto all’ad della low cost, Johan Lundgren, se intenda partecipare alla gara per il marchio. Lundgren è scoppiato a ridere: «Siamo molto orgogliosi del nostro marchio». E ha puntualizzato: «Non abbiamo alcun piano di comprare il marchio Alitalia»”.
QUANDO DELTA VOLEVA ENTRARE NELLA NEWCO DI ALITALIA CON EASYJET
Domanda lecita visto che solo 2 anni fa Delta Airline ed easyJet trattavano con Alitalia per la newco.
Ricordiamo infatti che il progetto iniziale di Delta era di entrare nella newco insieme ad Air France-Klm (con un 20% ciascuna). Il progetto è sfumato all’inizio del 2019 dopo che i franco-olandesi si sono sfilati sulla scia delle tensioni tra Italia e Francia. Di lì la scelta di coinvolgere la low cost inglese che nei mesi precedenti aveva sempre confermato il proprio interesse.
L’intenzione degli americani era quella di entrare nella newco con il 20%, affiancati da easyJet con un altro 20%. “Alitalia – aveva dichiarato all’epoca Delta – è un partner di lunga data di Delta, con cui è parte della nostra joint venture transatlantica con Air France e Klm”.
Di quei progetti, oggi resta quindi l’interesse della statunitense Delta, mentre si è sfilata completamente la lowcost inglese.
Non resta da sapere con quale compagnia americana si alleerà la nuova compagnia di bandiera tra Delta e United.
TRAMBUSTI SINDACALI
Infine, il nodo lavoratori e assunzioni, con Ita che ha confermato di voler andare avanti con il regolamento aziendale.
Per quello che riguarda le assunzioni partite lunedì ad Ita, Altavilla ha assicurato che “sono state fatte in base ai curriculum, al merito e alle esperienze”.
Ma i rappresentanti dei lavoratori di Alitalia hanno fatto sapere che si è arrivati alla rottura totale con i vertici di Ita sul contratto.
Ieri, intanto, dopo lo strappo, si cerca di ricucire. “Malgrado l’applicazione del regolamento aziendale, ci siamo impegnati per iscritto a continuare a tenere informati i sindacati e le associazioni professionali dell’andamento delle operazioni e della società perché crediamo fermamente che nel prosieguo dell’attività di Ita ci dovrà essere una occasione per rimettersi al tavolo e cercare di superare le decisioni prese ieri”, ha assicurato martedì il presidente Altavilla, a margine dell’audizione alla Commissione trasporti della Camera.