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Tavares

Dal Sudafrica all’Indiana: tutti gli investimenti di Stellantis (sempre più lontana dall’Italia)

Dal Sudafrica all'Argentina, passando dalla Turchia e l'Indiana: tutte le operazioni di Stellantis ai quattro angoli del globo

Qualcosa si muove anche in Italia. L’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, durante una visita al sito laziale di Cassino, attualmente dedicato a modelli premium e lusso (le Alfa Romeo Giulia e Stelvio cui si aggiunge la Maserati Grecale), ha infatti annunciato l’ampliamento delle attività con “la produzione di” non meglio specificati “veicoli basati sulla piattaforma Stla Large”.

 

Ma sono ancora molteplici gli stabilimenti italiani ex Fiat, ex Fca in attesa di conoscere informazioni circa il proprio destino. Stellantis ha sottoscritto un nuovo accordo con i sindacati italiani Fim, Uilm, Fismic e Ugl su future uscite incentivate, che esclude la “possibilità di esuberi coatti”. L’intesa riguarderà al massimo 2 mila addetti (4,4% circa dei 47 mila dipendenti), sarà operativa fino al 31 dicembre e coinvolgerà soprattutto figure non direttamente impegnate nelle attività produttive e operanti negli Enti centrali di Mirafiori e nel settore commerciale fuori Torino.

Per diversi osservatori dopo il matrimonio con Psa il Gruppo si è via via allontanato dal nostro Paese. Quel che è certo è che si stanno moltiplicando le notizie di investimenti molto lontani dai nostri confini.

 

STELLANTIS VOLA IN SUDAFRICA

Ne è un esempio la firma del memorandum d’intesa con l’Industrial Development Corporation e il Department of Trade, Industry and Competition (Dtic) del Sudafrica per lo sviluppo di uno stabilimento produttivo locale di Stellantis. La nuova struttura, si apprende, sarà realizzata all’interno di una zona economica speciale sudafricana e il Gruppo intende completare l’intero progetto entro il 2025.

L’obiettivo è vendere un milione di veicoli nei mercati mediorientali e africani (per il 70% prodotti localmente).  “Il Sudafrica – ha detto Ebrahim Patel, Ministro del Commercio, dell’Industria e della Concorrenza – è un’ottima destinazione per gli investimenti, con una notevole capacità di produzione di automobili: siamo impazienti di lavorare a stretto contatto con Stellantis per consentire all’Azienda di realizzare uno stabilimento che amplierà la nostra base produttiva e offrirà nuovi posti di lavoro a livello locale”,

GLI INVESTIMENTI IN INDIANA

Spostandoci negli Usa, Stellantis investirà 155 milioni di dollari in tre stabilimenti di Kokomo, Indiana, per la produzione di nuovi moduli di azionamento elettrico (EDM) che consentiranno di alimentare i veicoli elettrici che saranno assemblati in Nord America al fine di centrare l’obiettivo di coprire il 50% delle vendite negli Stati Uniti con veicoli elettrici a batteria entro il 2030.

Gli investimenti riguarderanno i siti Indiana Transmission, Kokomo Transmission e Kokomo Casting. Il coperchio della scatola del cambio sarà stampato nello stabilimento Kokomo Casting e lavorato presso l’impianto Kokomo Transmission. La lavorazione degli ingranaggi e l’assemblaggio finale avranno luogo presso l’Indiana Transmission Plant. L’inizio della produzione è previsto nel terzo trimestre del 2024, dopo la riconversione degli impianti. L’investimento consentirà di mantenere oltre 265 posti di lavoro nei tre stabilimenti.

La presenza nello Stato del Midwest è ormai storica. Dal 2020 Stellantis ha investito quasi 3,3 miliardi di dollari in Indiana per promuovere la transizione verso l’elettrificazione. Ciò comprende anche un investimento di 643 milioni di dollari, recentemente annunciato, per la produzione di un nuovo motore per applicazioni tradizionali e PHEV, una trasmissione a otto rapporti di nuova generazione e una gigafactory in joint venture con Samsung SDI.

 

Con oltre 25 lanci di veicoli elettrici a batteria (BEV) pianificati negli Stati Uniti da qui al 2030, gli EDM prodotti a Kokomo saranno integrati nei veicoli basati sulle piattaforme STLA Large e STLA Frame. L’EDM per Stellantis è una soluzione completa per i propulsori elettrici ed è costituito da tre componenti principali – motore elettrico, elettronica di potenza e trasmissione – racchiusi in un singolo modulo al fine di offrire prestazioni e autonomia migliori a costi concorrenziali. Il nuovo EDM ottimizzato consentirà a ogni piattaforma di raggiungere fino a 500 miglia (800 chilometri) di autonomia.

GLI INVESTIMENTI IN SUD AMERICA

Al di fuori degli investimenti per nuovi stabilimenti, il gruppo metterà sul piatto ulteriori 155 milioni di dollari per acquisire il 14,2% di McEwen Copper, filiale della società canadese McEwen Mining, titolare dei progetti Los Azules in Argentina ed Elder Creek in Nevada (Usa). Stellantis mira a diventarne il secondo maggior azionista insieme al colosso Rio Tinto.

Nella miniera argentina è prevista la produzione la produzione di 100 mila tonnellate di rame catodico con una purezza del 99,9% all’anno a partire dal 2027 e con una riserva in grado di garantire l’operatività per almeno 33 anni.

In vista della transizione energetica verso la mobilità elettrica, si moltiplicano le operazioni di acquisto di partecipazioni di questo tipo. Ricordiamo quelle nella Vulcan Energy (idrossido di litio) e nell’australiana Element 25 (solfato di manganese) cui si aggiungono i contratti di fornitura sottoscritti con Controlled Thermal Resources (idrossido di litio), Gme Resources (solfato di cobalto e nichel) e Terrafame (solfato di nichel).

GLI AFFARI IN TURCHIA

Il gruppo Stellantis ha poi firmato anche un accordo con la turca Koç Holding (principale holding di investimento della Turchia: il Gruppo Koç è il più grande gruppo industriale e di servizi in termini di ricavi, esportazioni, numero di dipendenti, tasse pagate e capitalizzazione totale di mercato alla Borsa di Istanbul) dall’ambito piuttosto esteso che vanno dal rafforzamento della joint venture Tofaş, alla necessità di rivedere le attività di distribuzione per consolidare il potenziale delle attività in Turchia.

In base all’accordo Stellantis assegnerà a Tofaş la produzione del modello K0 sia nella versione veicolo commerciale leggero di medie dimensioni sia in quella di comune autoveicolo, progettato per cinque marchi, che dovrebbe prendere il via a partire dall’inizio del 2025. Inoltre, l’attuale produzione del Fiat Doblò continuerà fino all’inizio dei lavori sulle linee del modello K0 previsti per luglio 2023. Infine, l’accordo prevede che l’attuale progetto Fiat Egea/Tipo continuerà fino alla fine del 2025.

Nell’ambito di questo nuovo accordo Tofaş acquisirà l’intera quota di capitale sociale di Stellantis Otomotiv Pazarlama A.S., l’Azienda di Stellantis Türkiye che si occupa di distribuzione in Turchia. Di conseguenza tutti i marchi Stellantis disponibili nel Paese – Alfa Romeo, Fiat, Citroën, DS Automobiles, Jeep, Maserati, Opel e Peugeot – saranno distribuiti da Tofaş.

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