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Arabia Saudita Gcap

Cosa farà Leonardo in Giappone

Tutti i dettagli sulle collaborazioni firmate tra le industrie della difesa di Italia (Leonardo) e Giappone.

 

Si consolida la collaborazione tra le industrie della difesa di Italia e Giappone.

Il colosso italiano dell’aerospazio e difesa Leonardo parteciperà a DSEI Japan, in partenza a Tokyo il 15 marzo, dove esporrà per l’occasione tecnologie, prodotti e sistemi in ambito aerospazio, difesa e sicurezza.

In evidenza anche il sistema di sistemi di sesta generazione, anche noto come GCAP (Global Combat Air Program). L’iniziativa promossa da Londra, con Roma e Tokyo per sviluppare un caccia stealth di sesta generazione “vede Leonardo in una posizione di primo piano nell’ambito dell’innovativo modello di collaborazione Italia-Giappone-UK” spiega una nota dell’azienda guidata da Alessandro Profumo.

Ma la presenza di Leonardo in Giappone non è recente: il gruppo è presente nel paese da oltre 40 anni con più di 160 elicotteri scelti dalla Marina giapponese, dalla Guardia Costiera, Polizia, e da dipartimenti che operano in ambito antincendio e missioni SAR (Search and Rescue).

Tutti i dettagli.

FOCUS SUL GCAP AL DSEI JAPAN

Nell’ambito del più importante evento di settore del paese, particolare attenzione sarà dedicata al Gcap, il programma per lo sviluppo del fighter di sesta generazione di Italia, Giappone e UK, e di cui Leonardo è partner strategico.

“Il Gcap guiderà la rivoluzione tecnologica che caratterizzerà il nostro settore nei prossimi cinquant’anni” ha commentato Guglielmo Maviglia, SVP Leonardo del programma GCAP aggiungendo che “Rappresenta una sfida finalizzata a tutelare e rafforzare la sovranità tecnologica e industriale dei paesi coinvolti assicurando prosperità, salvaguardia delle competenze distintive, ritorno occupazionale e competitività. Sarà una grande sfida perché dobbiamo sviluppare un sistema dei sistemi multidominio, con l’aereo che rimarrà la core platform e i vari assetti che saranno interconnessi generando un sistema integrato, che va dalle piattaforme senza pilota agli armamenti, in grado di comunicare con i 5 domini, terreste, navale, aereo, cyber e spazio”.

ATTESO INCONTRO TRA I MINISTRI DELLA DIFESA

Proprio la settimana scorsa, si è svolto un amichevole incontro tra il ministro della Difesa Guido Crosetto e l’ambasciatore giapponese Satoshi Suzuki. Come riferito da un tweet del ministero della Difesa, fra i temi trattati: cooperazione tecnologica tra Italia e Giappone ed efficace collaborazione nel settore industriale e Difesa confermata dal programma Gcap.

Inoltre, entro fine mese è atteso a Tokyo l’incontro tra i ministri della difesa dei tre paesi coinvolti nel progetto, Ben Wallace, Yasukazu Hamada e Guido Crosetto. Discuteranno l’avanzamento del progetto. Il nuovo programma mira ad avere il nuovo sistema operativo intorno al 2035.

IL RUOLO DI LEONARDO NEL PROGRAMMA DI REGNO UNITO, ITALIA E GIAPPONE

Come spiega la nota della società, Leonardo sarà protagonista grazie al ruolo chiave che svolge nell’ambito del programma GCAP per lo sviluppo della sensoristica del caccia di sesta generazione.

Nello specifico, la tecnologia ISANKE&ICS (Integrated Sensing and Non-Kinetic Effects & Integrated Communications System) che stanno sviluppando Leonardo, Elettronica e la giapponese Mitsubishi Electric, si configura come una “ragnatela” di sistemi interconnessi in grado di conferire al velivolo capacità superiori in termini di sensoristica e di auto-protezione.

Nel “Battle Lab” di Leonardo è già in corso lo studio e la valutazione del futuro sistema di combattimento aereo di sesta generazione, dove si sviluppano e testano le tecnologie definite abilitanti. Per farlo, Leonardo ha creato un ambiente all’avanguardia frutto della combinazione tra sistemi fisici, realtà sintetica e immersiva, in cui si punta alla validazione dei nuovi concetti operativi ben prima di avere a disposizione un dimostratore o un prototipo volante. Il simulatore digitale riproduce idealmente quello che potrebbe essere il cockpit del caccia di sesta generazione, dove di “fisico” vi sono soltanto la cloche e la manetta di un aereo e dove tutto è virtuale e aumentato.

LA PRESENZA DI LEONARDO IN GIAPPONE

Negli anni Leonardo, che ha una sede a Tokyo, ha costruito una relazione solida con il Giappone andando oltre la semplice fornitura di prodotti e servizi.

Oggi esiste una stretta collaborazione tra le industrie dei due Paesi consolidata anche attraverso accordi su licenza con partner industriai locali come Kawasaki Heavy Industries, Mitsubishi Electric, Japan Radio Corporation, Japan Steel Works, per citarne alcuni. Inoltre, Leonardo collabora a livello locale con centri di riparazione, manutenzione e revisione, distributori, e rivenditori.

IN MOSTRA AL DSEI GLI ELICOTTERI…

In evidenza al Dsei l’elicottero multi-missione AW139M, versione militare del noto AW139. L’AW139M assolve ad un’ampia gamma di missioni quali supporto in teatro operativo, trasporto tattico di truppe, supporto logistico, supporto ravvicinato, antincendio, comando e controllo, evacuazione medica, ricerca e soccorso in combattimento (CSAR), pattugliamento marittimo e sicurezza nazionale.

Senza dimenticare che la Japan Air Force ha già scelto l’M-346 di Leonardo per l’addestramento dei propri allievi piloti.

… MA ANCHE I SISTEMI DI ELETTRONICA PER LA DIFESA

Inoltre, al DSEI Japan Leonardo, quale attore globale nel settore dell’elettronica per la difesa, promuoverà una serie di sistemi avanzati di interesse per il mercato dell’Asia Pacifico. Una funzionalità chiave è rappresentata dalla contromisura “expendable” attiva BriteCloud, un unicum nell’ambito delle contromisure per la protezione dei velivoli da combattimento.

In mostra anche i radar multifunzione e multi-dominio (aria, terra, mare), fissi e mobili, con tecnologia a scansione meccanica ed elettronica AESA (Active Electronically Scanned Array), impiegati per compiti di sorveglianza e difesa aerea, terrestre e marittima, capaci di rilevare, classificare e tracciare molteplici target simultaneamente.
I sistemi di identificazione amico/nemico IFF (Identification Friend/Foe) che consentono agli equipaggi di riconoscere in tempo reale le forze amiche e di identificare quelle potenzialmente ostili, attraverso uno scambio di segnali criptati. Questa tecnologia, di cui Leonardo è un leader globale è stata già scelta dalle Forze Armate giapponesi (Japan Ground Self Defence Forces – JGSDF).

Infine, secondo Leonardo Dsei sarà l’occasione per presentare la famiglia di munizioni Vulcano con calibri da 155 mm nella versione terrestre e da 127 mm in quella navale.

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