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Bruxelles Alitalia

Come volerà Alitalia con Giorgetti?

Numeri, auspici e scenari del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti (Lega), su Alitalia

 

“Per volare Ita non può essere troppo pesante, se è troppo pesante non vola”. A dirlo è stato il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, delineando, il futuro del nuovo vettore italiano.

Vettore che sarà dunque “leggero” e che, contestualmente, potrebbe lasciare a casa oltre 7.000 dipendenti.

GIORGETTI SI AUGURA DISCONTINUITA’

Quello che si augura il neo ministro è discontinuità. “Le caratteristiche del piano industriale si devono basare su discontinuità, sostenibilità economica e orientamento al mercato”, ha detto Giorgetti, aggiungendo: “non dobbiamo ripetere gli errori del passato”.

PIANO ITA IN REVISIONE

Ed è in nome di tutto questo che “il piano industriale approvato dal cda Ita ha subito e sta subendo un processo di revisione profonda alla luce delle negoziazioni in corso, in particolare con la commissaria Ue Vestager”, secondo il titolare dello Sviluppo economico

VERSO UN’ALITALIA PIU’ LEGGERA

Quello che è certo è che si lavora ad un’Alitalia “leggera”. “Per volare Ita non può essere troppo pesante, se è troppo pesante non vola”, ha aggiunto Giorgetti.

Il governo “mette 3 miliardi per avere una compagnia che garantisca l’accessibilità dell’Italia al cargo business e alla sua vocazione al turismo”.

I NUMERI DI ITA

Ita, dopo la cura dimagrante, dovrebbe volare, scrive Repubblica, con circa 45 aerei contro i 103 oggi in flotta. E saranno riassunti, solamente i dipendenti del settore “volo”, per un totale di 4.500-4.800 dipendenti circa . Riassunzione non prevista per coloro che si occupano di bagagli e manutenzione.

QUALE FUTURO PER I DIPENDENTI

A rimanere fuori, dunque, saranno 6.000 dipendenti. “Una parte sarà assunta in seguito, un’altra sarà accompagnata verso il pensionamento con ammortizzatori sociali di 4-5 anni”, scrive il Corriere della Sera.

TEMPI E MODI

La nuova Ita dovrebbe vedere la luce in estate. “L’obiettivo della partenza di ITA è entro giugno-luglio”, dice Giorgetti, consapevole della concorrenza che le low cost, tra cui Ryanair, easyJet, Wizz Air e Volotea, stanno portando alla saturazione dell’offerta sui voli nazionali e sulle rotte verso Spagna e Grecia.

Il processo prevede che l’attuale Alitalia ceda ad Ita il ramo aviation, mentre handling e manutenzione erogano servizi alla newco e vengono messe in vendita. Alle gare, secondo quanto riporta il Corriere, dovrebbe parteciperà pure la newco, con possibili partner.

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