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Virgin Atlantic

Come sarà il salvataggio di Virgin Atlantic

Approvato il salvataggio da 1,6 miliardi di dollari di Virgin Atlantic. Il mese scorso la compagnia aerea fondata da Richard Branson aveva presentato istanza di protezione fallimentare negli Stati Uniti

 

Tira un sospiro di sollievo il miliardario Richard Branson. L’Alta Corte britannica ha approvato oggi il piano di ricapitalizzazione da 1,2 miliardi di sterline di Virgin Atlantic, compagnia aerea fondata da Branson patron del gruppo Virgin. Giovedì si pronuncerà il tribunale statunitense. Come parte della protezione contro i fallimenti ai sensi del Capitolo 15 richiesto dalla società negli Stati Uniti. Lo riporta Bloomberg.

A inizio agosto la compagnia aerea aveva avvertito che avrebbe esaurito i contanti entro poche settimane. Virgin Atlantic, come il resto del comparto aereo, ha sofferto del crollo del traffico dovuto alla pandemia di Covid-19.

Il vettore aveva ripreso i servizi passeggeri il 20 luglio dopo la messa a terra causa coronavirus.

LA DECISIONE DEL TRIBUNALE DEL REGNO UNITO

Al via il salvataggio da 1,2 miliardi di sterline di Virgin Atlantic. Lo ha reso noto la compagnia aerea dopo la sentenza del tribunale del Regno Unito. La compagnia ha aggiunto che per giovedì prossimo è in agenda un’audizione negli Stati Uniti per garantire che il piano di ristrutturazione venga approvato anche negli Stati Uniti. Nel paese Virgin Atlantic ha dovuto dichiarare infatti bancarotta e andare sotto tutela fallimentare.

“Questi passi importanti consentono a Virgin Atlantic di posizionarsi per ricostruire il proprio bilancio, ripristinare la fiducia dei consumatori e accogliere i passeggeri in sicurezza non appena saranno pronti a viaggiare”, ha commentato Virgin Atlantic.

L’APPOGGIO DEI CREDITORI

Alla fine del mese scorso Virgin si è assicurata l’approvazione dei creditori per una ristrutturazione pianificata, che aprirà la strada a un rifinanziamento di 1,2 miliardi di sterline nei prossimi 18 mesi.

IL PIANO DI SALVATAGGIO

La sentenza odierna apre la strada all’accordo di salvataggio.

La compagnia aerea, fondata dal miliardario Richard Branson nel 1984, è controllata al 51% da Virgin Group e al 49% dalla compagnia aerea statunitense Delta. Branson, azionista di maggioranza con il 51% del capitale, contribuirà con circa 200 milioni di sterline.

L’hedge fund statunitense Davidson Kempner fornirà 177 milioni di sterline in finanziamenti garantiti come parte del piano di ricapitalizzazione.

L’UNICA ANCORA DI SALVEZZA

Il pacchetto di finanziamento rappresenta l’ultima opzione per salvare il vettore dopo che è diventato uno dei pochi al mondo a cui è stato rifiutato il sostegno statale.

La Gran Bretagna ha negato infatti alla compagnia di Branson l’accesso al Covid Corporate Financing Facility da 330 miliardi di sterline, un fondo sfruttato da una mezza dozzina di compagnie aeree.

I TAGLI

A causa della recessione dell’aviazione post pandemia, a maggio Virgin Atlantic ha già licenziato 3.550 dipendenti e chiuso la sua base all’aeroporto di Londra Gatwick.

LE DIFFICOLTÀ DELLA SORELLA VIRGIN AUSTRALIA

Ad aprile, la compagnia sorella Virgin Australia è entrata in amministrazione volontaria, prima grande vittima aziendale australiana della pandemia di coronavirus.

Il mese successivo Bain Capital ha accettato di acquistare il vettore e ora Branson potrebbe acquistare una quota, riferisce Bloomberg.

PIÙ DURA PER I VETTORI DELLE TRATTE A LUNGO RAGGIO

Nonostante il piano di ricapitalizzazione approvato, sono ancora tante le sfide incombono per Virgin Atlantic.

I voli a lungo raggio su cui fa affidamento sono stati tra i più colpiti dalla crisi Covid-19, ed è probabile che la domanda rimarrà bloccata per anni.

Prima della sentenza del tribunale, ieri la compagnia aerea ha dettagliato i suoi piani per il rilancio della sua rete.

A giugno, la compagnia aerea aveva annunciato l’intenzione di riprendere 19 rotte a lungo raggio entro il mese di ottobre. Come parte di tale annuncio, il vettore ha annunciato le intenzioni di riprendere i voli per Washington, Seattle, Las Vegas, Johannesburg a settembre. Ma tali piani rimangano accantonati in questo momento. Le restrizioni governative in tutto il mondo stanno ostacolando la capacità della compagnia aerea di riprendere le rotte alla velocità originariamente prevista.

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