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Come Brembo frenerà nei Moto Gp

Brembo fornirà i freni a tutti i 22 piloti del Moto Gp. Fatti, numeri e dettagli anche sui conti 2023

 

Il gruppo Brembo, anche nel 2024, fornirà i sistemi frenanti personalizzati a tutti i 22 piloti che parteciperanno al 23esimo campionato di MotoGp. Una notizia che conferma la leadership del settore dell’azienda bergamasca e che arriva insieme alle ottime notizie sui risultati economici del 2023. L’azienda con sede a Curno ha realizzato un utile netto di circa 305 milioni di euro, in crescita del 4,2%, a fronte di un fatturato salito del 6,1% a 3,84 miliardi.

Ecco tutti i dettagli su bilancio e commesse.

IL GRUPPO BREMBO FORNIRÀ GLI 11 TEAM DELLA MOTOGP

Gli undici team hanno deciso di affidarsi nuovamente ai componenti degli impianti frenanti Brembo. Il gruppo ha realizzato nuove soluzioni personalizzate per ciascuna scuderia: pinze freno, dischi freno, pompe freno, pompe frizione e pastiglie in carbonio.

BREMBO: IL VALORE AGGIUNTO DELLA PERSONALIZZAZIONE

Durante la stagione 2024, ciascun pilota potrà personalizzare l’impianto frenante della propria moto in funzione del proprio stile di guida, delle caratteristiche del tracciato e della strategia di gara, combinando al meglio le caratteristiche delle componenti dell’impianto frenante. Ogni team, in base alle specifiche esigenze della moto, può disegnare con gli ingegneri Brembo gli strumenti migliori per massimizzare le prestazioni in pista. I piloti potranno scegliere tra 15 soluzioni diverse; cinque geometrie di disco e tre diverse specifiche di materiale (Finned, High Mass e Standard). La maggior parte dei piloti dovrebbe scegliere dischi con un diametro da 340 mm, uno spessore da 8 mm, mentre il peso dovrebbe variare tra 1kg e 1,4kg a seconda delle specifiche utilizzata.

NON SOLO FRENI: AP RACING FORNIRÀ GLI IMPIANTI DI FRIZIONI

Nel corso della prossima stagione di MotoGp, Ap Racing, azienda che fa parte del gruppo Brembo, fornire, a tre dei cinque costruttori presenti nel mondiale la più recente tecnologia di frizioni in carbonio. Questo significa che 18 dei 22 piloti che correranno si avvarranno della tecnologia dell’azienda italiana.

BREMBO GIGANTEGGIA ANCHE IN MOTO2 E MOTO3

Il successo di Brembo non si limita alla Moto GP. L’azienda lombarda fornirà anche le altre due categorie di Moto2 e Moto3: Brembo conferma la propria presenza come leader di impianti frenanti anche nelle categorie minori del Motomondiale. In particolare, Brembo fornirà il 100% delle pinze, circa il 30% dei dischi in acciaio, l’80% con pastigli, il 90% riguarderà le pompe.

AUMENTO DEL FATTURATO DI BREMBO NEL 2023

Come dicevamo Brembo ha chiuso il 2023 con un fatturato da 3.849,2 milioni di euro (+6,1% sul 2022; +8,0% a parità di cambi), un EBITDA a 665,8 milioni di euro (+6,5% sul 2022, 17,3% dei ricavi) e un utile netto di 305 milioni di euro, in aumento del 4,2%. “Brembo archivia un 2023 che conferma il trend di crescita dell’azienda – ha commentato il pesidente esecutivo Matteo Tiraboschi – I risultati approvati oggi dal Consiglio di Amministrazione registrano ricavi superiori ai 3,8 miliardi di euro, margini in aumento e un utile netto che per la prima volta supera i 300 milioni. Ognuno di questi indicatori cresce rispetto ai già significativi valori del 2022. In termini assoluti, sono i risultati più alti nella storia di Brembo. Abbiamo registrato un’ottima generazione di cassa e ulteriormente ridotto l’indebitamento. Il livello degli investimenti è senza precedenti, superando i 430 milioni di euro”. Alla luce dei risultati, il gruppo ha deciso di proporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,30 euro per azione in pagamento il 22 maggio.

CRESCONO LE VENDITE IN EUROPA, NORD AMERICA, SUDAMERICA, INDIA E GIAPPONE, CALANO IN CINA

In particolare, nel 2023 il settore auto è cresciuto del 7,2%, i veicoli commerciali del 7,8% e le competizioni del 13,6% rispetto all’intero esercizio 2022. Nel periodo le applicazioni per motocicli sono calate del 4,1%. A livello geografico, le vendite sono cresciute in Italia dell’1,3%, in Germania dell’11,8%, in Francia del 12,4% e nel Regno Unito del 3,4% ma anche nel mercato nordamericano (Stati Uniti, Messico e Canada) che mostra una crescita del 5,1% mentre quello sudamericano (Brasile e Argentina) del 24,9%. Molto bene anche il risultato in India al +6,6% mentre la Cina è calata del 4,3%. Meglio i risultati in Giappone (+9,9%).

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