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Iveco

Perché Cnh sbanda in Borsa

 L'associazione dei produttori europei di auto ha rilasciato i dati (non buoni) sulle vendite di veicoli commerciali a luglio e agosto in Europa. Che cosa è successo al titolo Cnh in Borsa

I titoli di CNH Industrial, società italo-americana del gruppo Exor che produce veicoli e macchinari, sono calati oggi dell’1,67 per cento a 14.455 euro. Il calo è generale nel FTSE MIB, l’indice principale della Borsa italiana, che perde lo 0,44 per cento.

Ieri, però, i titoli di CNH Industrial erano cresciuti del 2,47 per cento.

COSA SI DICE SU CNH-IVECO

Oggi l’ACEA, l’associazione dei produttori europei di automobili, ha pubblicato il nuovo rapporto sulle vendite di nuovi veicoli commerciali nell’Unione europea nei mesi di luglio e agosto.

CNH Industrial è presente nel settore attraverso il marchio Iveco, che controlla al 100 per cento. Si parla tuttavia di un possibile scorporo il prossimo gennaio: la nuova società si chiamerà Iveco Group e sarà quotata alla borsa di Milano con una valorizzazione tra i 5 e i 10 miliardi di euro.

I DATI SULLE VENDITE

Negli scorsi mesi di luglio e agosto – spiega l’ACEA – si sono verificati due cali consecutivi nelle immatricolazioni di veicoli commerciali nella zona UE: a luglio il calo è stato dell’11,9 per cento, ad agosto del 5,4. La diminuzione si lega al rallentamento della domanda di furgoni, che valgono l’83 per cento delle immatricolazioni totali di veicoli commerciali. Il segmento dei camion e degli autobus, tuttavia, ha performato meglio dell’anno scorso.

A livello generale, e nonostante i risultati negativi dei mesi estivi, nei primi otto mesi del 2021 la domanda di nuovi veicoli commerciali nell’Unione europea è aumentata del 24 per cento su base annua, arrivando a 1.292.628 unità. La crescita della richiesta è stata a doppia cifra in tutti e quattro i mercati principali dell’Unione: +35,4 per cento in Italia; +22,4 in Francia; + 16 in Spagna; +12,5 in Germania.

I CAMION PESANTI

Per quando riguarda più nello specifico i camion pesanti, ad agosto la domanda è stata complessivamente buona nell’Unione europea: +14,6 per cento. La richiesta di Italia e Spagna è stata tuttavia inferiore all’anno scorso, rispettivamente del 4,4 e del 6,1 per cento in meno.

Nel periodo gennaio-agosto, però, la domanda italiana di camion pesanti è stata la più forte tra i quattro maggiori mercati dell’Unione europea, con una crescita rispetto al 2020 del 39,5 per cento.

I VEICOLI LEGGERI

Nell’Unione europea le immatricolazioni di veicoli commerciali leggeri si sono contratte sia a luglio (-15,7%) che ad agosto (-8,2%). Se si prende però in considerazione il periodo gennaio-agosto, si nota una crescita positiva del 23,6 per cento e forte particolarmente in Italia (+35,9%). Per fare un paragone, nei primi otto mesi del 2021 le domande di Francia e Germania sono cresciute rispettivamente del 23,3 e del 12 per cento.

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