Si chiariscono contorni, obiettivi e vertici di Autostrade dello Stato.
La società Autostrade dello Stato, istituita con un decreto approvato in consiglio dei ministri col compito di gestire le autostrade statali a pedaggio (funzioni e attività oggi attribuite ad Anas che invece, spiegano dal governo “si concentrerà sulla missione di gestione di strade non a pedaggio, anche tramite l’adozione di sistemi di contabilità separata per le attività oggetto di diritti speciali o esclusivi”) sarà amministrata da un consiglio di amministrazione composto da tre o cinque membri.
CHI GUIDA AUTOSTRADE DELLO STATO
Secondo quanto riportato da Ansa, il consiglio di amministrazione della nuova società pubblica di competenza dei dicasteri dell’Economia (il leghista Giancarlo Giorgetti) e delle Infrastrutture (il leader del Carroccio Matteo Salvini) sarà composto da Carlo Vaghi in qualità di presidente, Vito Cozzoli come amministratore delegato (è stato presidente e amministratore delegato di Sport e Salute da marzo 2020 ad agosto 2023) e Gioia Gorgerino (ingegnere, dal luglio del 2022 Presidente del Cefme-Ctp, organismo paritetico per la formazione e la sicurezza in edilizia di Roma e Provincia, ente gestito dalle parti sociali del settore, l’Ance Roma – ACER e i sindacati), in qualità di consigliere.
TUTTO SU VITO COZZOLI
Trasversale politicamente, Cozzoli (nella foto con il ministro Giorgetti) è stato Capo di Gabinetto per il Ministero dello Sviluppo Economico in tre Governi di diversi colori politici (2014-2016) e Capo Servizio per la Sicurezza presso la Camera dei deputati (2016-2018). Ha operato, inoltre, in qualità di Capo di Gabinetto per il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali negli anni 2018 e 2019 e per il Ministero dello Sviluppo Economico nel biennio 2018-2020. Per ulteriori informazioni su Cozzoli è possibile leggere questo articolo di Start.
CHI E’ CARLO VAGHI
Carlo Vaghi è stato membro del CdA di Autostrada Pedemontana Lombarda SpA e, prima, Assessore in quota Lega alla Viabilità, Trasporti, Grandi Opere, Expo 2015 e Patrimonio del Comune di Bollate. Fino al 2014 è stato Professore a contratto – Master di II Livello “MEMIT – Master in Economia e Management di Infrastrutture e Trasporti” all’università Bocconi. Nel suo cv si legge che è stato project manager e ricercatore presso il CERTeT-Bocconi, in tematiche di Economia dei Trasporti con particolare riguardo al trasporto merci ferroviario e intermodale e alla valutazione di impatto territoriale delle infrastrutture di trasporto. “Nell’ambito della logistica, e con particolare riguardo alla logistica urbana, svolge un’intensa attività di ricerca e di consulenza per operatori privati e amministrazioni pubbliche. Nel 2004-2005 e nel 2010-11 ha svolto assistenza del gruppo di esperti per la redazione del Piano Nazionale della Logistica”.
IL CURRICULUM DI GIOIA GORGERINO
Quanto alla consigliere, ha una laurea in Ingegneria Edile (2009) e laurea magistrale in Ingegneria e Tecniche del Costruire (2011) con esame di abilitazione professionale (settore civile e ambientale). Da maggio 2012 a febbraio 2013 Gioia Gorgerino è stata segretario dei giovani Ingegneri della provincia di Roma. Nel 2015 è vicepresidente di ANCE giovani, nel 2016 è consigliere di ANCE Lazio giovani, dal 2018 Tesoriere Inarch Nazionale. Ha conseguito l’idoneità al corso di formazione per i Coordinatori per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Ha frequentato il corso di formazione destinato a Responsabili e Addetti del Servizio Prevenzione e Protezione a cura del Comitato Paritetico Territoriale di Roma e provincia. È Direttore Tecnico della C.I.R.A. (azienda specializzata nella costruzione e ristrutturazione di edifici civili, nel restauro monumentale e nella costruzione di acquedotti).
IL VERO OBIETTIVO
Oggi Il Messaggero scrive che l’istituzione della nuova società pubblica e il riordino delle competenze tagliate via da ANAS “è un primo passo perché in ballo non c’è solamente la revisione dell’assetto proprietario delle autostrade italiane, ma una riforma del sistema dei pedaggi. L’obiettivo è fissare tariffe più vantaggiose per gli automobilisti, riducendo i profitti dei concessionari e garantendo nel contempo maggiori investimenti”.