Nell’ambiente c’è già chi l’ha soprannominata “Anas due la vendetta”, o “Anas 2.0”. È la nuova società interamente a capitale pubblico per la gestione delle tratte autostradali a pedaggio partecipate dallo Stato attraverso Anas (azienda soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Rete Ferroviaria Italiana, gruppo Fs). Se ne parlava dai tempi del governo Draghi e il progetto è stato rispolverato dall’attuale ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini.
COS’È AUTOSTRADE DELLO STATO
La nuova società pubblica si chiamerà Autostrade dello Stato e dovrà rispondere a due dicasteri: quello di via XX Settembre retto da Giancarlo Giorgetti (il Tesoro sarà azionista unico) e ovviamente al ministero per le Infrastrutture e i Trasporti che come scritto poco sopra è nelle mani del leader del Carroccio. Per questa legislatura, insomma, sarà interamente a trazione leghista.
LE TRATTE AUTOSTRADALI SOTTRATTE AD ANAS
Ricomprenderà la gestione di tratte autostradali senza pedaggio, come ad esempio la Roma Fiumicino, il raccordo di Roma o la Salerno-Reggio Calabria e la gestione di tratte sottoposte a pedaggio attraverso partecipazioni in società miste come la CAL (Concessioni Autostradali Lombarde S.p.A., al 50% dell’ANAS e al 50% di ARIA S.p.A. al 100% di Regione Lombardia), le Cav (Concessioni Autostradali Venete S.p.A., in partecipazione paritetica tra ANAS e la Regione Veneto), la Asti Cuneo (che ha come socio di maggioranza Società Autostrada Ligure Toscana S.p.A. – 60%, la ANAS S.p.A. al 35% e Itinera S.p.A. al 5%), la Sitmb (Traforo del Monte Bianco, ASPI al 51%, Anas al 32%, Regione Valle D’Aosta poco sopra al 10, il Cantone di Ginevra poco sopra aal 3 così come la Città di Ginevra) e la Sitaf (traforo del Frejus) partecipata al 31,7 per cento (qui gli altri azionisti).
IL RIPARTO DI COMPETENZE CON ANAS
Almeno all’apparenza, Autostrade dello Stato si colloca dunque come doppione di Anas e sembra finalizzata a sottrarre all’originale la gestione delle tratte a pedaggio. Inoltre, almeno secondo le indiscrezioni circolate in questi ultimi giorni mentre il progetto s’avviava alla rampa di lancio, si prevedono già ulteriori poteri, come per esempio la stipula di convenzioni a titolo oneroso direttamente o indirettamente controllate dallo Stato per acquisire assistenza tecnica e gestionale, l’acquisizione o la partecipazione in società del settore e la costituzione di società di gestione di autostrade statali.
Non è chiaro ma sembra scontato che in Autostrade dello Stato confluiranno le partecipazioni che Anas ha nelle tratte autostradali ritagliate via dalla sua competenza. Il decreto, in fase di affinamento, probabilmente fornirà indicazioni. Dal governo fanno intanto sapere che Autostrade dello Stato e Anas potranno convivere secondo questa nuova intelaiatura: “Alla stessa saranno trasferite le funzioni e le attività a oggi attribuite ad ANAS S.p.a. con riferimento alle autostrade statali a pedaggio, nel quadro del percorso di ridefinizione del quadro della connettività su gomma, finalizzato, tra l’altro, a dare impulso a investimenti produttivi significativi. ANAS S.p.a. si concentrerà sulla missione di gestione di strade non a pedaggio, anche tramite l’adozione di sistemi di contabilità separata per le attività oggetto di diritti speciali o esclusivi”.
COZZOLI GUIDERA’ AUTOSTRADE DELLO STATO
Ai vertici della nuova società pubblica nel ruolo di amministratore delegato Vito Cozzoli (nella foto con Giorgetti) che ha un lungo e variegato cv anche se non sembra vantare esperienza in campi affini a quelli di Autostrade dello Stato. Cozzoli è stato presidente e amministratore delegato di Sport e Salute S.p.A. (società dello Stato) da marzo 2020 ad agosto 2023.
In precedenza Cozzoli è stato Funzionario addetto presso diverse Commissioni Parlamentari, Coordinatore dello staff del Segretario Generale Ugo Zampetti, nonché Capo dell’Avvocatura dal 2006 al 2014.
Trasversale politicamente, Cozzoli è stato Capo di Gabinetto per il Ministero dello Sviluppo Economico in tre Governi di diversi colori politici (2014-2016) e Capo Servizio per la Sicurezza presso la Camera dei deputati (2016-2018). Ha operato, inoltre, in qualità di Capo di Gabinetto per il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali negli anni 2018 e 2019 e per il Ministero dello Sviluppo Economico nel biennio 2018-2020. È stato inoltre presidente dell’Associazione Amerigo che annualmente distribuisce premi un po’ a tutti i giornalisti italiani.