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TOYOTA GUASTO

Chi fa parte dell’alleanza anti Tesla Supercharger

Anche i giapponesi di Toyota, pur mantenendo la proverbiale e ormai caratteristica freddezza nei confronti dell'auto elettrica, entrano in Ionna, il consorzio nato tra le Case che non vogliono arrendersi alla supremazia dei Supercharger di Tesla

Se ne parla dalla scorsa estate, ma Ionna ha mosso i primi passi solo all’inizio di quest’anno. Si tratta del consorzio che federa alcuni costruttori che non vogliono arrendersi alla supremazia (almeno sul suolo Usa) dei Supercharger di Tesla per quanto riguarda la ricarica delle auto elettriche..

CHI FA PARTE DI IONNA

Del caravanserraglio guidato da Seth Cutler (ex EV Connect ed Electrify America) fanno parte costruttori di tutto il mondo, occidentali e asiatici, che hanno la caratteristica di essere molto attivi sul suolo statunitense: si va dai tedeschi di BMW e Mercedes, ai giapponesi di Honda, passando per l’autoctona General Motors, i coreani di Hyundai e Kia e il gruppo Stellantis. Per questo non poteva mancare Toyota, tra i marchi più diffusi negli States, anche grazie ai suoi pick-up.

TOYOTA SI RICARICA ANCHE AI SUPERCHARGER

Toyota in realtà qualche mese fa ha definito con Tesla un accordo per sfruttare la sua linea di Supercharger, le colonnine elettriche che Elon Musk sta aprendo a un numero crescente di case automobilistiche, approfittando dell’arretratezza dell’infrastruttura americana.

LA SFIDA A MUSK

Ionna intende proprio aumentarne il numero, anche al fine di accedere ai golosi incentivi statali messi a disposizione della Casa Bianca che spinge molto sull’auto elettrica ma è consapevole che le colonnine nei 50 Stati sono ancora troppo piccole per un vero switch-off dell’endotermico.

I PIANI DI IOANNA

Il consorzio con sede Durham, Carolina del Nord, ha in programma di installare entro il 2030 almeno 30.000 colonnine di ricarica in Nord America, con le prime stazioni di servizio ad alta potenza in funzione già nei prossimi mesi: le stazioni avranno connettori che sfruttano entrambe le tecnologie più diffuse sul mercato, ovvero sia il Nacs adottato da Tesla sia il Ccs, per supportare tutti i conducenti di elettriche.

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