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Bmw Dieselgate

Bmw, Tesla e Mercedes, come rispondono le Case auto ai dazi cinesi

Bmw, Tesla e Mercedes aumentano i prezzi delle auto destinate al mercato cinese. Articolo di Giusy Caretto  Bmw come Tesla. Anche la casa automobilistica tedesca decide di correre ai ripari contro la guerra commerciale che anima in queste settimane i rapporti tra Cina e Usa, aumentando i prezzi di due veicoli crossover sportivi made in…

Bmw come Tesla. Anche la casa automobilistica tedesca decide di correre ai ripari contro la guerra commerciale che anima in queste settimane i rapporti tra Cina e Usa, aumentando i prezzi di due veicoli crossover sportivi made in USA.

Tesla, nei giorni scorsi, ha annunciato il rincaro del 20% dei modelli Model X e Model S.

AUMENTO IMMEDIATO

La casa automobilistica tedesca aumenterà i prezzi di due veicoli crossover sportivi made in USA , SU5 X5 e X6, già a partire da lunedì 30 luglio, come annunciato a Reuters nel fine settimana. La società aumenterà i prezzi al dettaglio suggeriti dai produttori, con un margine del 4% – 7%.

I tassi, in realtà, suggeriscono che Bmw è disposta ad assorbire gran parte dei maggiori costi derivanti dall’introduzione dei SUV in Cina, sottolineando comunque l’importanza di un mercato come quello di Pechino.

SCELTA OBBLIGATA?

La mossa di Bmw arriva dopo che la Cina ha imposto nuove tariffe all’inizio di questo mese per circa 34 miliardi di dollari di importazioni statunitensi, su prodotti che vanno dalla soia e dalle auto alle aragoste. A partire dal 6 Luglio, poi, Pechino ha imposto un’ulteriore tassa del 25% sulle auto prodotte negli Stati Uniti: la Cina impone dazi del 40% su tutte le auto importate dagli Stati Uniti .

“BMW non può rimanere ferma senza intraprendere azioni per rispondere ai cambiamenti del mercato”, ha detto una portavoce della BMW in un messaggio e-mail a Reuters.

ANCHE MERCEDES SEGUE BMW

Secondo indiscrezioni, la tedesca Mercedes Benz, avrebbe moderatamente alzato il prezzo a metà luglio del suo GLE, un SUV di medie dimensioni sportivo prodotto nello stato dell’Alabama, in Cina. E in queste settimane, l’amministratore delegato di Daimler Dieter Zetsche ha affermato di voler studiare alcuni modi per mitigare l’impatto della guerra commerciale. E tra le possibili alternative ci sarebbe quella di spostare alcune produzioni statunitensi in Cina.

TESLA E L’AUMENTO DEL 20%

Anche Tesla ha aumentato i prezzi per le vendite in Cina: più 20% sul listino per Model X e Model S. Se è vero che, secondo quanto sostiene Efraim Levy, analista di CFRA, far salire il prezzo potrebbe far crollare le vendite, è anche vero che Tesla deve fare già i conti (dazi a parte) con grosse perdite.

FORD NON AUMENTA

Diversa, invece, la reazione della casa automobilistica statunitense Ford Motor, che fin da subito ha affermato di non voler aumentare i prezzi, nel tentativo di sostenere il proprio slancio commerciale.

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