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Norvegia

Batterie scariche? Frenano le vendite dell’auto elettrica come i conti di Panasonic

Panasonic ha abbassato le previsioni dell'utile operativo per l'intero anno dell'unità energetica che produce batterie per Tesla e altre Case automobilistiche da 135 a 115 miliardi di yen (769 milioni di dollari). E non è la sola a inchiodare

Alcuni la chiamano “la bolla dell’auto elettrica”. Ma probabilmente è troppo presto per parlarne in questi termini. Di sicuro il rallentamento nelle vendite c’è: traspare non solo dalle varie trimestrali delle Case automobilistiche (Tesla in primis) ma anche di chi produce batterie: è il caso del colosso nipponico Panasonic, scelto da Elon Musk come fornitore per le sue auto elettriche, che ha annunciato di aver tagliato la produzione di batterie per autoveicoli in Giappone nel trimestre di settembre e di aver ridotto le previsioni di profitto annuale della divisione del 15%, proprio a causa del contingente rallentamento globale delle vendite di veicoli elettrici.

PANASONIC INCHIODA

Le prospettive meno positive dell’azienda per il suo segmento batterie seguono, come vedremo nei paragrafi seguenti, frenate simili da parte di diverse case automobilistiche e fornitori, in quanto le principali economie, tra cui Cina ed Europa, vedono una crescita più debole.

Panasonic ha ridotto la produzione di batterie per autoveicoli in Giappone del 60% nel secondo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti per cercare di evitare eccessi di magazzino. L’azienda stava gestendo le scorte sulla base della forte domanda registrata nel primo trimestre. “Abbiamo lavorato per ottimizzare le scorte chiudendo le linee, piuttosto che chiudere completamente le attività”, ha dichiarato Hirokazu Umeda, CFO del gruppo Panasonic.

IL CALO DELLE VENDITE DI TESLA

L’unità energetica produce celle per le batterie delle Model S e Model X di Tesla, che nel corso del trimestre hanno avuto un prezzo superiore a quello che le renderebbe idonee per i crediti d’imposta statunitensi, ha spiegato sempre il CFO del gruppo Panasonic durante un briefing sui risultati finanziari del secondo trimestre dell’azienda: “Poiché si tratta di auto di lusso che superano questo prezzo, la domanda è diminuita”.

Lo stesso Elon Musk, nel presentare gli ultimi risultati ottenuti da Tesla, ha detto di essere preoccupato del fatto che costi di finanziamento più elevati causati dall’aumento dei tassi di interesse rischiano di impedire ai potenziali clienti di acquistare i suoi veicoli nonostante i ripetuti tagli dei prezzi.

RALLENTANO PURE LG E GM

Panasonic ha abbassato le previsioni di utile operativo per l’intero anno per l’unità energetica che produce batterie per Tesla e altri produttori a 115 miliardi di yen (769 milioni di dollari) da 135 miliardi di yen su base rettificata. La scorsa settimana, la sudcoreana LG Energy Solution ha accusato un calo nella crescita dei ricavi provenienti dalla vendita di batterie a causa delle incertezze economiche globali che influiscono sui veicoli elettrici.

Anche General Motors sta rallentando il lancio di diversi modelli di veicoli elettrici per ridurne i costi. L’Ad Mary Barra ha laconicamente detto: “Stiamo adottando misure immediate per migliorare la redditività del nostro portafoglio di veicoli elettrici e adattarci al rallentamento della crescita a breve termine”, rinviando di un anno il lancio sul mercato e l’avvio della produzione delle varianti a batteria dei pick-up Chevrolet Silverado e GMC Sierra.

IL COMMENTO DI TOYODA

Restando in patria (non dimentichiamo che proprio negli ultimi giorni il Giappone ha avanzato la proposta di un’alleanza sull’auto elettrica e sulle materie prime a Usa e Ue) il Ceo di Toyota, Akio Toyoda, uno dei più noti detrattori della mobilità elettrica, commentando il calo della domanda delle auto elettriche durante il Japan Mobility Show ha sferzato i sostenitori della mobilità alla spina e, in particolare, tutti i detrattori che lo criticano per la sua intransigenza sulle EV: “Le persone stanno finalmente cominciando a vedere le cose come stanno”.

Nelle ultime ore una rivale connazionale di Toyota, Honda, ha invece cestinato l’accordo di partnership con General Motors per lo sviluppo di auto a batteria “dal prezzo accessibile”. Un accordo che non è durato nemmeno un anno e avrebbe dovuto prevedere la creazione di crossover compatte assemblate sulla piattaforma e dotate delle batterie Ultium del colosso di Detroit per arrivare sul mercato nel 2027 a prezzi inferiori ai 30 mila dollari. Per l’ad della Honda, Toshihiro Mibe, non è infatti ancora arrivato il momento per progetti economicamente sostenibili finalizzati a sviluppare “elettriche a prezzi accessibili”.

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