Nel 2021 Audi aveva annunciato in pompa magna l’aumento degli investimenti per l’elettrificazione e l’ibridazione della gamma fino a 18 miliardi di euro nel quinquiennio 2022-2026 pari a circa il 50 per cento del budget a disposizione del piano da 37 miliardi definito all’epoca dal marchio di Ingolstadt. Siamo ormai allo scadere della finestra temporale tracciata dai documenti della Casa dei Quattro anelli e appare ormai evidente che puntare tanto sull’auto elettrica non si sia rivelato vincente se consideriamo che proprio Audi ha dovuto chiudere all’inizio di quest’anno l’innovativo stabilimento di Bruxelles che sfornava vetture a batteria e avrebbe dovuto inondare le strade del Vecchio continente di Q8 e-tron.
ELETTRICO, STRATEGIA DA RINVIARE O RIPENSARE?
Del resto già a fine 2023 Gernot Döllner, che proprio in quell’anno aveva sostituito Markus Duesmann alla guida dell’Audi, parlando alla stampa aveva detto che servisse rallentare l’ambiziosa strategia che prevedeva il lancio di 10 nuovi modelli entro il 2026. Oggi sempre Döllner parlando alla testata britannica Autocar aggiunge un ulteriore tassello riguardante lo sviluppo dei motori endotermici: continueranno a essere prodotti, perché continueranno a essere acquistati.
AUDI SI METTE IN SCIA A VW
Proprio come accaduto in Volkswagen (di cui Audi fa parte) che si è rimangiata i piani sull’elettrificazione che secondo il vecchio management sarebbero dovuti essere perseguiti a ogni costo (basti pensare alla defenestrazione dell’ex amministratore delegato Herbert Diess quando ventilò il rischio di dover attuare una stagione di licenziamenti nel nome della transizione energetica) anche Döllner ha sottolineato che i vecchi piani erano stati ereditati e firmati dalla vecchia dirigenza e sarebbero oramai anacronistici.
Parlando ad Autocar, l’amministratore delegato Döllner ha sottolineato di “non essere stato lui a comunicare la data della fine” dei motori a combustione interna, confermando di averla revocata perché “crede nella flessibilità”. La Casa europea più entusiasta assieme alla propria controllante con sede a Wolfsburg della transizione energetica in atto dà dunque ai vecchi motori a scoppio un nuovo orizzonte temporale anche di “sette, otto, forse dieci anni”. E poi? Con molto pragmatismo, il Ceo sembra aver imparato la lezione: “vedremo come si svilupperanno i nostri mercati”.
LA PRIMA ELETTRICA GIA’ SENZA ENERGIE
Del resto in Audi ricorderanno a lungo il flop della prima auto elettrica: il massiccio Suv prodotto appunto in Belgio fino alla chiusura dello stabilimento. Secondo Jato da gennaio a maggio 2024 la Casa dei Quattro anelli ha piazzato 6.448 unità di Q8 e-tron (-2%) e 3.011 unità della Q8 Sportback e-tron (-23%). Per un secondo esperimento in tal senso lo scorso anno si parlava di un modello realizzabile in Messico, ma i dazi di Donald Trump potrebbero sparigliare le carte del costruttore europeo.