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Rogowski Atlantia

Perché Atlantia sfreccia in Borsa (dopo la cessione di Aspi)

Che cosa succede in Borsa al titolo Atlantia. Fatti, numeri e commenti

 

CHE COSA SUCCEDE AD ATLANTIA IN BORSA

Disco verde degli analisti dopo il doppio annuncio di Atlantia sul buyback da 1-2 miliardi e una nuova dividend policy, che vedrà la distribuzione di 600 milioni a valere sul bilancio 2021 (con successiva crescita della cedola). La holding, nel frattempo, prosegue la sua corsa a Piazza Affari, dove ha guidato il Ftse Mib con un rialzo del 4%.

IL COMMENTO DEGLI ESPERTI

Per gli esperti di Bestinver, si tratta di “notizie positive”, in quanto aumentano la visibilità sulla remunerazione degli azionisti e “dovrebbero favorire una ripresa del prezzo delle azioni”.

LA NOTIZIA DI ASPI

Già ieri gli analisti avevano aggiornato il giudizio di Atlantia a ‘buy’ (da ‘hold’) visto che l’uscita da Aspi, ceduta alla cordata di Cdp più fondi, “metterà fine a quasi tre anni di incertezza, riportando il titolo nei portafogli di una gamma molto più ampia di investitori”.

L’ANALISI DI MILANO FINANZA

Atlantia, una volta completata la cessione di Aspi, avrà risorse disponibili per un ammontare stimabile in circa 8 miliardi di euro, ha sottolineato Mf/Milano Finanza: “Mezzi freschi da destinare a crescita e supporto delle piattaforme del gruppo per cogliere le opportunità che, a livello internazionale, saranno individuate nei settori delle concessioni autostradali e aeroportuali, dei sistemi di pagamento e dei servizi alla mobilità; nuove aree di investimento da individuarsi nelle infrastrutture di trasporto e mobilità, nonché in settori adiacenti, per aumentare la diversificazione e la resilienza e sfruttare le sinergie tra le società del gruppo, incrementando il valore degli asset. Inoltre, Atlantia promuoverà un fondo di corporate venture capital, aperto a nuovi partner, diretto a offrire feeding, servizi di coaching e di go to market a start up e iniziative innovative nel campo della mobilità, con una dotazione a regime di alcune centinaia di milioni di euro”.

GLI SCENARI POST BUYBACK

La decisione di lanciare un buyback per 1-2 miliardi di euro, ovvero circa il 7-15% dell’attuale capitalizzazione di mercato di Atlantia – secondo gli osservatori di Santander – potrebbe ridurre lo sconto a cui tratta la holding. Quanto alla cedola, una politica di dividendi triennale di 600 milioni di euro all’anno, con una crescita del 3-5%, implica un ‘dividend yield’ annuale del 4,5% gia’ nel 2022.

LE PROSSIME MOSSE DI ATLANTIA

Rispetto alla volontà di Atlantia di rafforzare le sue partnership esistenti, “crediamo che questo significhi, ad esempio, che qualsiasi nuovo investimento, che la società farà nelle strade a pedaggio, sarà attraverso Abertis oppure continuera’ a far crescere Telepass”.

IL REPORT DI UBS SU ATLANTIA

Atlantia, aggiungono gli analisti di Ubs, ha decenni di esperienza nelle concessioni, soprattutto autostrade e aeroporti, quindi ‘a nostro avviso ha senso usare questa experience nei nuovi investimenti’. Il dividendo di 600 milioni di euro è “leggermente inferiore alle nostre stime”, anche se il rendimento al 4,5% è definito ‘not bad’. In ogni caso, cedole e buy-back ‘dovrebbero offrire un buon supporto al titolo”.

LE NOVITA’ POSITIVE SECONDO STIFEL

Anche la banca d’affari Stifel parla di novità “positive” per il titolo ma, allo stesso tempo, sottolinea come gli orientamenti strategici di Atlantia “continuino ad offrire alcuni rischi per gli investitori, in particolare per quanto riguarda la crescita esterna dell’azienda”.

IL RUOLO DI ABERTIS

Abertis sarà il principale contributore dell’ebitda di Atlantia dopo la cessione di Aspi e le importanti risorse finanziarie disponibili a livello di holding implicano un rischio di reinvestimento per gli investitori.

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