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Rogowski Atlantia

Atlantia passa Aspi a Cdp, Blackstone e Macquarie

Autostrade per l'Italia passa sotto il controllo della cordata formata da Cdp Equity, di cui faranno parte anche Macquarie e Blackstone. Tutti i dettagli sulla decisione dell'assemblea del gruppo controllato da Edizione-Benetton

 

Autostrade per l’Italia passa sotto il controllo della cordata formata da Cdp Equity, di cui faranno parte anche Macquarie e Blackstone. L’assemblea degli azionisti di Atlantia ha infatti approvato il progetto di vendita nelle modalità che sono state sottoposte ai soci dal consiglio d’amministrazione. Ecco tutti i dettagli.

CHE COSA HA DECISO L’ASSEMBLEA DI ATLANTIA SU ASPI

Via libera dell’assemblea dei soci di Atlantia alla cessione dell’88% di Autostrade per l’Italia alla cordata Cdp-fondi. A favore dell’operazione si sarebbe espressa una maggioranza molto rilevante, attorno all’87% degli azionisti presenti in assemblea che hanno dunque espresso con chiarezza il proprio gradimento alla proposta presentata dal consiglio di amministrazione.

L’ASSISE CONSULTIVA

L’assise, come noto, aveva natura “meramente consultiva” ma data la delicatezza dell’operazione, che inevitabilmente avrà riflessi sul futuro e sulle strategie della holding, il board ha comunque voluto sottoporla al giudizio degli azionisti.

IL RUOLO DEL CDA DI ATLANTIA

Sempre oggi, va ricordato, si terrà un cda di Atlantia che “programmerà” le prossime tappe: un’altra riunione del board tra il 10 e l’11 giugno per dare il via libera agli accordi vincolanti con Cdp-fondi e poi firma degli accordi stessi (il cosiddetto signing) entro fine giugno.

GLI ADVISOR

Gli advisor della cordata Fondi/Cdp per Autostrade sono: Citi e Unicredit per Cdp; Rothschild per Macquarie; Lazard per Blackstone.

IL REPORT DI EQUITA

Tecnicamente, ora sarà il prossimo board di Atlantia a recepire il voto dell’assemblea e ufficializzare l’operazione di cessione dell’88% di Aspi alla cordata Cdp. In una nota Equita Sim sottolinea che “anche dopo la cessione di Aspi, Edizione sarebbe comunque determinata a rimanere un investitore di lungo periodo nelle infrastrutture e sarebbe stata ribadita la fiducia al ceo Carlo Bertazzo ai vertici di Atlantia”.

Considerate la liquidità in Atlantia dopo la cessione e le partecipazioni in portafoglio, “la società potrebbe trasformarsi in un target e Vinci, seppure il suo focus si stia spostando sull’Energy Transition, potrebbe essere potenzialmente interessato al gruppo”

IL COMMENTO DI HUFFINGTON POST ITALIA

“La classe politica, tutta, si è lasciata sfuggire un’occasione e cioè uscire dalla retorica della tragedia che non deve ripetersi mai più. I 5 stelle festeggeranno la cacciata dei Benetton, abuseranno del termine nazionalizzazione per dimostrarsi coerenti con lo slogan del “ritorno delle autostrade in mano agli italiani” – ha commentato Huffington Post Italia – Poco importa se quando si è passati dai festeggiamenti ai fatti, cioè alla trattativa, la nazionalizzazione pura si è trasformata nella vendita a una cordata guidata sì da Cassa depositi e prestiti, ma con dentro Blackstone e Macquarie, soggetti privati, fondi corsari. E poco importa se si è infranto anche il tabù di “mai un euro ai Benetton”.

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