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De Micheli

Sicurezza, che cosa succede in Ansfisa con De Micheli al Mit. Fatti, nomine e polemiche

Tutti i cambiamenti voluti dal ministero retto da De Micheli (Pd) per Ansfisa, l'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali

Novità ai vertici di Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali.

Il presidente di Ansfisa, Alfredo Principio Mortellaro, ha rassegnato le dimissioni. Al suo posto è arrivato Fabio Croccolo, dirigente del Mit, nominato dal governo.

E il vertice è solo una delle cose che cambieranno per l’Agenzia con l’arrivo del Pd alla testa del ministero delle Infrastrutture. Andiamo per gradi.

L’ADDIO AMARO DI MORTELLARO

Mortellaro ha gettato la spugna la settimana scorsa, dopo l’ultimo report sulla sicurezza “che non sarebbe stato preso in considerazione dalla De Micheli, che come tutto il Pd ha un debole per i prodianissimi Benetton”, ha raccontato su La Verità Francesco Bonazzi.

“Me ne vado perché tutte le mie istanze sono cadute nel vuoto. Ho avuto un colloquio con la ministra il 4 ottobre, le ho scritto una lettera il 4 novembre. Cercavo un incontro successivo per rendere concreto l’avvio dell’Agenzia e non ho avuto alcuna risposta, nemmeno a Savona dove entrambi ci siamo recati per valutare l’ennesimo crollo”, ha detto Mortellaro al Corriere della Sera.

MORTELLARO SENZA PERSONALE

“Non volevano far funzionare l’Agenzia, mi hanno lasciato senza personale e senza nessuno, ho viaggiato per un anno in tutta Italia pagandomi io e presentando poi i rimborsi”, ha denunciato a La Verità Mortellaro, raccontando anche che aveva una segretaria part time e che a un certo punto gli hanno anche tolto i Telepass.

L’ARRIVO DI CROCCOLO

A sostituire Mortellaro, che più volte ha lamentato l’impossibilità a svolgere il suo lavoro (gratis, perché in pensione da poco), è arrivato Fabio Croccolo (qui il curriculum), che dovrebbe prendere i pieni poteri, come ipotizzato da Business Insider, non prima di due mesi.

E oltre a lui dovrebbe anche arrivare nuovo personale: la ministra ha promesso di aumentare il personale dell’ente fino a 100-150 persone (attualmente sono 61) nelle prossime settimane.

TEMPI LUNGHI

Un contentino? Forse, perché per la messa a regime dell’Agenzia di personale ne serve molto di più. E sarà assunto tramite concorso che, come spiegato dalla stessa De Micheli, “durerà due anni”.

LA RIVISITAZIONE DEL DECRETO GENOVA

C’è poi la questione della “rivisitazione” dell’art 13 del Decreto Genova, il decreto scritto ad hoc dal governo giallo-verde dopo la tragedia del Ponte Morandi, in cui si prevedeva la creazione di un Archivio informatico nazionale delle opere pubbliche entro e non oltre il 30 aprile 2019. Mortellaro nei mesi passati aveva chiesto i dati e solo Autostrade per l’Italia, Rfi e Anas hanno risposto ai questionari, su ponti, viadotti, dighe, gallerie e non solo dell’ex presidente di Ansfisa.

Ora i tempi sono destinati a dilatarsi, secondo alcuni osservatori. Il ministero retto da De Micheli ha aggiunto al Decreto Genova il nuovo art.3, in cui si dice che “Al fine di coordinare il processo e le modalità di alimentazione dell’Ainop e garantire il rispetto delle tempistiche (…), è istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti un Tavolo tecnico permanente. I cui Membri sono nominati entro 60 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto con provvedimento del Ministero”.

CAMBIO DI RESPONSABILITÀ

E ancora. Grazie ad un emendamento nato all’interno del Mit (presentato, in realtà, dal M5S) al decreto legge di Riforma dei ministeri, la ministra De Micheli ha deciso di sollevare da ogni responsabilità i controllori di Ansfisa: così l’Agenzia da organo deputato a “garantire la sicurezza” diventa una struttura che deve garantire “la vigilanza sulle condizioni di sicurezza”.

IL COMMENTO DI TONINELLI

Cambiamenti, quelli effettuati dalla De Micheli, non apprezzati dall’ex ministro delle infrastrutture, Danino Toninelli, che a Radio Cusano ha affermato: “Al Mit è tornata la cortina di fumo” e ha chiesto la revoca immediata delle concessioni di Autostrade. Ha detto l’ex ministro pentastellato silurato dalla maggioranza giallo-rossa: “Se andiamo a guardare i flussi di denaro girati intorno ai concessionari, sono arrivati a fondazioni politiche e partiti. Il sistema era chiuso e c’erano dentro i ricchi e i potenti non i problemi dei cittadini”.

Ma è proprio lui che, negli ultimi mesi del Governo Lega-M5S non avrebbe più risposto alle richieste di aiuto da parte di Mortellaro per far funzionare l’agenzia, ha scritto La Verità.

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