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Anche la California progressista ci ripensa sulle auto elettriche. Report Wsj

Trentacinque democratici si sono uniti al Partito Repubblicano per abrogare l'obbligo sui veicoli elettrici in California. L'editoriale del WSJ.

I tempi stanno cambiando, soprattutto per quanto riguarda il dogma progressista sul clima. Giovedì la Camera ha votato con un forte sostegno bipartisan per abrogare l’obbligo sui veicoli elettrici che l’amministrazione Biden aveva permesso alla California di imporre al resto dell’America.

Il voto è stato di 246 a 164 a favore di una risoluzione del Congressional Review Act (CRA) per abrogare la deroga concessa dall’Agenzia per la protezione dell’ambiente alla California per il suo mandato sui veicoli elettrici.

PERCHÉ ALCUNI DEMOCRATICI DELLA CALIFORNIA HANNO CAMBIATO IDEA SULLE AUTO ELETTRICHE

L’obbligo è ridicolmente impossibile da soddisfare. Prevede che entro il 2027 i veicoli a emissioni zero debbano rappresentare il 43% delle vendite delle case automobilistiche in California e in una dozzina di altri Stati che hanno aderito alle sue norme. La percentuale sale al 68% entro il 2030.

Le principali case automobilistiche, ad eccezione di Tesla, sono ben lontane da questi obiettivi di vendita. Si tratta inoltre di un altro caso di imperialismo normativo della California sul resto degli Stati Uniti, poiché le case automobilistiche dovrebbero adeguare le loro linee di assemblaggio per soddisfare gli standard del Golden State.

Il voto della Camera è particolarmente sorprendente per i 35 voti favorevoli dei democratici. Tra questi figurano tre dei sei democratici del Michigan, tre dei cinque dell’Ohio, quattro dei dodici del Texas e persino due della High Climate Church of California (Luis Correa e George Whitesides). Speriamo che non vengano scomunicati da Papa Gavin (Newsom) I.

Il voto sottolinea che un effetto benefico delle elezioni del 2024 è l’introduzione di almeno un po’ di realismo economico nel dibattito sulla politica climatica. Sotto la pressione dei grandi donatori ambientalisti, i democratici sono stati disposti a genuflettersi davanti a qualsiasi richiesta della lobby climatica, senza curarsi del fatto che non avrebbe alcun effetto sulle temperature globali. La volontà del presidente Trump di sfidare questa ortodossia ha dimostrato ai democratici che i rischi politici non sono tutti da una parte.

IL PASSAGGIO AL SENATO

Il prossimo passo è quello che speriamo sia un voto del Senato per abrogare la deroga. Il CRA afferma che la risoluzione richiede solo una maggioranza semplice per essere approvata, e i repubblicani più titubanti possono trarre conforto dalla maggioranza bipartisan alla Camera. Il voto dei democratici sarà istruttivo, in particolare quello dei senatori che si ricandideranno nel 2026, come Jon Ossoff della Georgia e Mark Warner della Virginia.

Se la risoluzione sarà approvata dal Senato, Trump dovrebbe firmarla dopo aver condotto una campagna esplicitamente contraria a tali obblighi lo scorso anno, in particolare negli Stati produttori di automobili come il Michigan. L’abrogazione della deroga sarebbe un atto positivo per le case automobilistiche, i lavoratori del settore, gli acquirenti di automobili e l’economia statunitense.

(Estratto dalla rassegna stampa di eprcomunicazione)

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