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Alitalia, ecco il piano di Toto (gradito al Mise ma snobbato da Ferrovie, Delta e Atlantia)

Tutte le ultime novità sul dossier Alitalia

 

A meno di un mese dalla scadenza fissata per la presentazione dell’offerta vincolante da parte della cordata a guida Ferrovie, il gruppo Toto rompe gli indugi e fa la sua mossa. Ma pur trovando un certo gradimento ai piani alti del ministero dello Sviluppo economico retto da Luigi Di Maio di fatto viene snobbata da Ferrovie, Atlantia e Delta. Ecco tutti i dettagli.

TUTTI I DETTAGLI SULLA MOSSA DI TOTO SU ALITALIA

Secondo quanto scritto oggi da MF-Milano Finanza, una lettera del gruppo Toto su Alitalia sarebbe stata inviata direttamente a Ferrovie manifestando l’interesse a partecipare all’operazione di salvataggio e rilancio della compagnia.

CHE COSA OFFRE TOTO PER ALITALIA

Toto, affiancato dall’advisor Natixis, sarebbe disponibile a mettere sul piatto una cifra tra 300 e 400 milioni di euro, circa 200 dei quali derivanti dall’operazione conclusa negli Stati Uniti tra la controllata US Wind ed Edf renewables North America per la cessione dei diritti di concessione e costruzione del più grande parco eolico offshore al mondo (2.500 Mw), ha aggiunto Mf.

ECCO L’OFFERTA DI TOTO

Il gruppo attivo per lo più nelle costruzioni punta così ad assicurarsi una quota del 30% nel capitale della nuova Alitalia. Se l’interesse appena manifestato prendesse corpo, si completerebbe la compagine azionaria necessaria a FS per portare avanti l’offerta vincolante per la compagnia, con il vettore statunitense Delta e il ministero del Tesoro.

TUTTI I DUBBI SULLA MOSSA DI TOTO PER ALITALIA

L’ipotesi Toto però ha suscitato forti riserve, un fuoco di sbarramento, ha scritto oggi il Sole 24 Ore: “Innanzitutto le Fs, la società statale che conduce le operazioni per mettere in campo un’offerta vincolante per Alitalia (quella che i commissari non hanno mai avuto da quando è partita l’amministrazione straordinaria). Pur non avendo fatto dichiarazioni ufficiali su Toto (né su Atlantia), il gruppo guidato da Gianfranco Battisti non ritiene Toto un partner adeguato e capace di sostenere l’impegno finanziario necessario. Il gruppo ha un fatturato di 398 milioni (nel 2017, ultimo bilancio disponibile) e i debiti finanziari netti (522,3 milioni) superano i ricavi”.

IL CONTENZIOSO DI TOTO CON ANAS

Tra l’altro, Toto ha un contenzioso e debiti verso l’Anas, che è di proprietà diretta delle Fs (e che Ferrovie non intende mollare contraddicendo i programmi elettorali di Lega e Movimento 5 Stelle che avevano promesso di far tornare autonoma Anas, fusa per volontà dei governi a guida Pd in Fs quando era guidata da Renato Mazzoncini).

I GIUDIZI NEGATIVI SU TOTO

Pesano nei giudizi governativi (ossia negli ambienti della maggioranza più scettici su Toto) anche i trascorsi con Air One, l’aviolinea che Toto vendette a Cai-Alitalia nel 2008 liberandosi di 600 milioni di debiti finanziari netti e incassando 450 milioni.

I RUMORS DEL SOLE 24 ORE

“Obiezioni a Toto sono venute anche da Delta, il partner industriale americano, una delle tre maggiori compagnie del mondo. In base agli accordi Delta si riserva di dare l’approvazione una volta che sia completata la cordata di investitori e sia chiarita la governance, cioè i patti tra gli azionisti – ha svelato anche il Sole 24 Ore oggi – Se Delta dovesse tirarsi indietro l’edificio della “Newco” crollerebbe come un castello di carte al primo alito di vento”.

E la presenza di Toto avrebbe anche la contrarietà del gruppo Atlantia-Benetton, candidato con la controllata Aeroporti di Roma (Adr) in particolare a entrare nell’assetto azionario della nuova Alitalia.

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