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Boeing Airbus Enac Covid

Alitalia, Ryanair, EasyJet e non solo, ecco le nuove regole Enac anti Covid

Le nuove norme Enac per viaggiare in aereo. Che cosa cambia per Alitalia, Ryanair, EasyJet e non solo

Enac riduce le distanze tra i passeggeri degli aerei: la misura della distanza potrà “essere misurata tra i punti mediani di due sedili adiacenti”, scrive in una lettera l’Ente nazionale dell’aviazione civile. Con le nuove norme non ci sarà più, dunque, un metro effettivo tra ogni passeggero.

Le vecchie regole avevano inasprito i rapporti tra Enac ed alcune compagnie aeree che avevano deciso di non volare, mentre qualcuno chiede norme ancora più flessibili, in linea con quelle europee di Easa. Andiamo per gradi.

LE NUOVE REGOLE

Partiamo dalla novità. In una lettera indirizzata a tutti gli operatori del trasporto pubblico, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e al Ministero della Salute, l’Ente nazionale per l’aviazione civile ha scritto che con “configurazioni di cabina che prevedano il posizionamento dei sedili nel verso della direzione di volo dell’aeromobile e il cui schienale sia mantenuto in posizione verticale soddisfino la prescrizione di cui sopra”, basterà, per soddisfare l’obbligo del distanziamento sociale, “che la misura della distanza debba essere misurata tra i punti mediani di due sedili adiacenti”.

BASTA UN SEDILE VUOTO TRA I PASSEGGERI

In pratica, “sugli aeromobili che prevedono per ogni fila un doppio sedile da tre posti la potenziale occupazione dei posti lato corridoio e lato finestrino da parte dei passeggeri”. Basterà lasciare libero il sedile in mezzo a ogni fila da tre e tenere sempre dritto lo schienale.

IN LINEA CON DCPM DEL 17 MAGGIO

Le disposizioni Enac sono in linea con quanto stabilito dal Dcpm del 17 maggio: “Sui mezzi di trasporto è opportuno al fine di perseguire una migliore e funzionale capienza dei mezzi di trasporto pubblico e ottimizzare gli spazi, fermo restando l’obbligo di indossare una mascherina di protezione, procedere anche alla utilizzazione in verticale delle sedute. Tale modalità, ove realizzabile, consentirà, escludendo un posizionamento c.d. faccia a faccia di ridurre la distanza interpersonale di un metro con un maggiore indice di riempimento dei mezzi”.

LA VECCHIA DISTANZA: 1 METRO

Le norme annullano, di fatto, il metro effettivo tra ogni passeggero. Per questo, Alitalia, ricorda Il Sole 24 Ore, aveva “ reso disponibili al massimo metà dei posti sui grandi aerei (Airbus 330 con 256 o 262 posti) o sui piccoli Embraer regionali da 88-100 posti, mentre il minimo era il 33% negli aerei con sedili più vicini, gli Airbus 320 «densificati» nella gestione Etihad con 180 posti: su questi aerei prima la compagnia rendeva disponibili solo 60 posti”. Le nuove norme permetteranno ad Alitalia di mettere a disposizione 120 posti per gli Airbus 320.

ALCUNE COMPAGNIE HANNO RINUNCIATO A VOLARE

L’obbligo di distanza vigeva solo in Italia e molte compagnie straniere, per protesta, hanno deciso di non far ripartire i voli. Il metro di distanza era anti-economico.

EASA: REGOLE EUROPEE PIU’ FLESSIBILI

In effetti, anche l’Easa, l”Agenzia europea per la sicurezza aerea, aveva redatto insieme al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, delle linee guida flessibili che stabilivano la distanza tra i passeggeri di almeno un metro e mezzo “dove consentito dal numero di passeggeri, dalla configurazione della cabina e dai requisiti sulla distribuzione dei pesi a bordo”. Se per “tassi di riempimento, posizione dei sedili o altre restrizioni operative” non dovesse essere possibile garantire il metro e mezzo di distanza basta la mascherina (che deve essere cambiata ogni 4 ore).

IATA: SOLO MASCHERINE

Chiede misure decisamente più flessibili la Iata, l’associazione mondiale delle compagnie aeree, secondo cui tutti potrebbero e dovrebbero rispettare solo l’obbligo di mascherine a bordo.

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