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Alitalia, Condotte, Piaggio e non solo. Il Tar terremota i commissari (e il governo corre ai ripari)

Da Alitalia a Condotte, tutti i problemi delle ultime nomine targate Mise dei commissari straordinari. Il governo lavora a un decreto per sanare il vuoto normativo e gli errori del Mise

È stato scelto solo poche settimane fa il nuovo commissario straordinario di Alitalia, Giuseppe Leogrande, ma la sua nomina potrebbe essere nulla per “vizi di forma”. Quello che fa sospettare tutto questo, in realtà, è quanto avvenuto alla Società italiana per Condotte d’Acqua. Con una sentenza del 30 dicembre il Tar del Lazio ha definito irregolare e annullato gli atti relativi alla nomina dei commissari straordinari di Condotte. Con effetti anche su altre nomine come quelle dei commissari di Ilva, Piaggio Aero e Mercatone Uno.

CHE COSA STA STUDIANDO IL GOVERNO

Per questo ora il governo lavora a un decreto da approvare in tempi strettissimi per sanare il vuoto normativo creato dal Tar che ha invalidato la nomina dei tre commissari di Condotte e ha cassato la nomina della nuova Commissione di esperti per l’individuazione dei commissari straordinari. Ecco tutti i dettagli.

LEOGRANDE IN ALITALIA

Partiamo dalla via crucis di Alitalia. Giuseppe Leogrande è stato nominato, dal ministro per lo Sviluppo economico Stefano Patuanelli, commissario unico di Alitalia e prenderà il posto dei tre commissari che avevano gestito la compagnia negli ultimi mesi, Stefano Paleari, Daniele Discepolo ed Enrico Laghi (e che per continuità hanno comunicato di voler restare al posto di comando fino a fine gennaio).

Leogrande, avvocato di Bologna esperto in diritto fallimentare, è noto per essere stato commissario straordinario e poi presidente di Blue Panorama Airlines, la compagnia aerea italiana che dal 2014 al 2017 rimase in amministrazione controllata prima di essere venduta al gruppo Uvet.

NOMINA CON VIZI DI FORMA

Nomina, però, che potrebbe risultare nulla per vizi di forma, come riporta Il Fatto Quotidiano, ovvero vizi di natura procedurale nella scelta del commissario straordinario. In pratica, Patuanelli non avrebbe rispettato la direttiva di Di Maio del 19 luglio 2018 con cui viene modificata la procedura di nomina, in nome della trasparenza, secondo la ricostruzione di Daniele Martini del quotidiano Il Fatto.

LE NUOVE NORME

Qui serve fare un passo indietro. La direttiva di Luigi Di Maio del 19 luglio 2018 stabilisce che la scelta dei commissari straordinari deve essere effettuata da una commissione nominata dal ministro e formata da tre esperti. I candidati che hanno i requisiti possono mandare il proprio curriculum e tra questi la Commissione deve scegliere non meno di cinque nominativi considerati idonei. La scelta finale dei professionisti deve poi essere effettuata per sorteggio, in seduta pubblica.

NORME MAI RISPETTATE

Norme però che non sono mai state rispettate. Nè a poche settimane di distanza dall’entrata in vigore, quando dovevano essere scelti i commissari della Società italiana per Condotte d’Acqua, né quando nei mesi scorsi è stato scelto il commissario unico straordinario per Alitalia.

IL CASO CONDOTTE

Nel caso di Condotte, in particolare, la procedura non è stata rispettata perché la commissione ha valutato le candidature alla presenza di soli due componenti e non in seduta plenaria (il magistrato Antonino Pasquale La Malfa, terzo componente, non era ancora in carica in attesa di autorizzazione del Csm).

L’ASSENZA DI LA MALFA

“La sua assenza inficia il deliberato della Commissione, che ha selezionato la lista degli idonei in presenza di soli due commissari su tre; il Collegio infatti ritiene che la presenza del dott. La Malfa dovesse ritenersi necessaria per la corretta composizione della Commissione”, spiega il Tar.

LA SCELTA DEI COMMISSARI

“Il 6 agosto 2018, la Commissione, insediatisi solo due dei tre Commissari, essendo il dott. La Malfa ancora privo dell’autorizzazione del CSM, individuava una rosa di 14 idonei all’incarico di Commissario Straordinario di Condotte spa; da tale lista venivano estratti a sorte tre nominativi, uno per ogni categoria professionale; a conclusione della procedura la terna commissariale veniva quindi individuata, in base al sorteggio, nelle persone del dott. Matteo Uggetti, del prof. Giovanni Bruno e del prof. Alberto Dello Strologo (v. verbale MISE del 6.8.2018)”, si legge nell’istanza.

MANCATA TRASPARENZA

E ancora, sempre nel caso di Condotte, la violazione delle norme è dovuta anche alla “mancata trasparenza – obiettivo prioritario della direttiva – sulle ragioni della scelta effettuata”.

“Su questo piano la Commissione non ha offerto alcun elemento da cui si possano dedurre, anche sinteticamente, le ragioni alla base della selezione effettuata”, si legge nell’istanza del Tar.

RI-NOMINA IRREGOLARE

E sempre irregolare è da considera anche la successiva nomina a commissario di Gianluca Piredda (22 marzo 2019) in sostituzione di Dello Strologo, nel frattempo dimessosi. Nomina fatta con sorteggio tra gli stessi soggetti inizialmente ritenuti idonei

NOMINE NULLE?

Come si traduce tutto questo? Nel fatto che le nomine possano risultare nulle.

“La procedura, così come delineata e autoimposta, ha dunque una valenza prescrittiva e non puramente indicativa e la violazione delle relative regole, in linea con l’indirizzo giurisprudenziale più recente, comporta la sindacabilità del provvedimento finale anche in sede giurisdizionale”, spiega il Tar.

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