La cooperazione nel settore della difesa fra Italia e Francia è un’assoluta eccellenza.
È quanto ha sottolineato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle dichiarazioni congiunte con il presidente francese Emmanuel Macron all’Eliseo il 20 giugno.
“Credo che si possa lavorare e abbiamo visto al salone di Le Bourget una presenza italiana di assoluto rilievo”, ha aggiunto Meloni. Infatti, durante il Salone Aeronautico a Parigi Italia e Francia hanno firmato accordi bilaterali nel campo del procurement militare e nell’individuazione di possibili programmi di cooperazione.
Ma non sarebbe finita qui. Roma avrebbe deciso di aderire al programma franco-britannico FMAN/FMC,(Futuro Missile AntiNave/Futuro Missile da Crociera), guidato da Mbda, secondo le indiscrezioni del quotidiano francese La Tribune. Il ministro delle Forze armate Sébastien Lecornu ha incontrato martedì mattina il suo omologo italiano Guido Crosetto, che ha deciso di aderire al programma. Una lettera di intenti è stata firmata martedì mattina dalle autorità dei tre Paesi, riferisce il quotidiano d’Oltralpe.
Nessuna conferma è giunta al momento, quel che è certo è che Roma e Parigi hanno una tradizione nella cooperazione missilistica alle spalle. Proprio in occasione dell’incontro all’Eliseo Macron e Meloni hanno annunciato che il sistema di difesa antiaerea franco-italiano Samp-T è ormai dispiegato e operativo in Ucraina.
Si tratta di “un contributo importante alla difesa antiaerea del Paese”, ha detto Macron, spiegando che il Samp-T — sviluppato dal consorzio europeo Eurosam (Mbda Italia, Mbda Francia e Thales) — contribuirà alla protezione della popolazione e del punti chiave dell’Ucraina. È il “frutto della nostra collaborazione”, un “esempio concreto di quello che la Francia e l’Italia possono fare”, ha evidenziato Macron.
“È un sistema fondamentale per difendere civili, persone innocenti, e dobbiamo essere fieri di aver lavorato così alacremente affinché si potesse offrire questo strumento nel miglior tempo possibile”, ha aggiunto Meloni.
Tutti i dettagli sugli accordi annunciati (e non) di Le Bourget tra Francia e Italia sulla difesa.
GLI ACCORDI SIGLATI DA SEGREDIFESA A LE BOURGET
Come ha riferito una nota di Segredifesa, la visita del segretario generale della Difesa e direttore nazionale degli armamenti, generale Luciano Portolano, al 54esimo International Paris Air Show (Siae2023) di Parigi è stata l’occasione per incontrare il delegato generale della direzione generale degli armamenti francese, generaleThierry Carlier.
Quindi il segretario generale della Difesa e l’omologo francese hanno firmato congiuntamente sia la Roadmap Capability, inerente il procurement e l’individuazione di programmi di possibile cooperazione tra le parti, che il memorandum d’intesa relativo al Mid-Life Upgrade delle unità navali classe Horizon, che prevede l’ammodernamento delle stesse a cura di Naviris. Naviris, è la joint-venture tra l’italiana Fincantieri e la francese Naval Group nel settore delle navi militari.
NELL’AMBITO DEL TRATTATO DEL QUIRINALE
Le attività — segnala la nota di Segredifesa — discendono dal Trattato del Quirinale, firmato a Napoli nel febbraio 2020 tra il presidente del Consiglio italiano e il presidente francese, che individua i programmi di possibile cooperazione tra le parti per intensificare il dialogo nei settori tecnico e operativo della difesa e sviluppare la cooperazione nel settore dell’accrescimento di capacità d’interesse comune.
Inoltre, esso prevede anche l’impegno a rafforzare la cooperazione tra le rispettive industrie di difesa e sicurezza, promuovendo delle alleanze strutturali, e rafforzando la collaborazione nel settore spaziale, al fine di migliorare le capacità di operare congiuntamente nello spazio.
“L’incontro bilaterale, svolto in un clima di cordialità e grande amicizia, ha permesso non solo di consolidare gli ottimi rapporti inerenti la cooperazione bilaterale con la Francia nello specifico settore del procurement, ma anche di dare maggior impulso alle capacità tecnologiche ed industriali di livello strategico per entrambi i Paesi attraverso la partecipazione a programmi di sviluppo internazionale” conclude la nota di Segredifesa.
ANCHE ADESIONE ITALIANA AL PROGRAMMA MISSILISTICO FMAN/FMC?
E pare che proprio un nuova collaborazione sia all’orizzonte. Secondo La Tribune, l’Italia ha aderito al programma missilistico franco-britannico FMAN/FMC.
Il quotidiano francese scrive oggi che il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, presente a Le Bourget, ha deciso di aderire al programma di Francia e Regno Unito sui futuri missili anti-nave e missili da crociera. Per La Tribune, è stata firmata una lettera di intenti.
Guidato da Mbda, consorzio europeo fra Airbus e Bae Systems (37,5% ciascuno) con socio al 25% Leonardo, il programma FMAN/FMC dovrebbe sostituire entro il 2030 l’attuale generazione di missili da crociera in servizio con le forze armate britanniche – Storm Shadow (Royal Air Force) e l’anti-nave americana Harpoon di Boeing (Royal Navy) – così come nelle forze francesi – SCALP (Air Force) ed Exocet (National Navy) spiega il quotidiano francese.
Nel 2017 Francia e Regno Unito hanno dato il via alla concept phase del programma FMAN/FMC. “Questi due missili fanno parte di uno dei programmi di capacità più importanti per Francia e Regno Unito” sottolinea La Tribune. E ora secondo la stampa francese anche Roma è pronta a unirsi a Parigi e Londra sui futuri missili anti-nave e missili da crociera.