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Airbus Auto Volanti

Airbus, debutto nel 2108 per il taxi volante

Il lancio ufficiale del taxi volante di Airbus dovrebbe avvenire, però, solo nel 2023. Ma Airbus deve sfidare Voom e Uber   Mentre Google e Tesla lavorano alle auto a guida autonoma su strada, Airbus promette un taxi a guida autonoma volante, per superare anche l’ultimo ostacolo delle città, il traffico. Il mezzo, che prende…

Il lancio ufficiale del taxi volante di Airbus dovrebbe avvenire, però, solo nel 2023. Ma Airbus deve sfidare Voom e Uber

 

Mentre Google e Tesla lavorano alle auto a guida autonoma su strada, Airbus promette un taxi a guida autonoma volante, per superare anche l’ultimo ostacolo delle città, il traffico.

Il mezzo, che prende nome di “CityAirbus” dovrebbe debuttare nel 2018. Dotato di 4 rotori ad alimentazione elettrica e caratterizzato dalla possibilità di decollare ed atterrare verticalmente, CityAirbus promette di rivoluzionare completamente la mobilità. Il mezzo, però, al suo debutto sarà pilotato: la società starebbe ancora lavorando alla guida autonoma.

A dare una data sul debutto è il capo ingegnere del progetto, Marius Bebesel. La società avrebbe già sperimentato con successo il sistema di propulsione elettrico: il taxi può compiere brevi tragitti in ambito urbano e trasportare sino a 4 persone. Nessun problema, però, per l’autonomia: le batterie si sostituiscono o vengono ricaricate attraverso un dock apposito al termine di ogni volo.

Taxi volante, non è una novità

Auto volantiAirbus dovrà vedersela con Voom, l’applicazione che offre un servizio taxi, in perfetto stile Uber, in elicottero. E se l’azienda di San Francisco punta sul low cost e sulla sharing economy per conquistare il pubblico, Voom promette “solo” velocità e no traffico.

Voom, come racconta il Telegraph, ha debuttato a San Paolo, una delle città più congestionate del Brasile e del mondo intero, con un servizio di prontazione taxi (elicottero) on-demand. Certo, anche Voom ha i suoi contro: il maltempo. In condizioni meteo critiche, l’elicottero (privato e messo a disposizione degli utenti app) non si può alzare in volo.

“Abbiamo dato vita ad una delle prime piattaforme di prenotazione di elicotteri on-demand che fornisce ai viaggiatori la massima comodità e affidabilità e lo fa nel modo più accessibile”, scrive il CEO di Voom Uma Subramanian sul blog dell’azienda. “Voom ha sviluppato la tecnologia per portare l’elicottero nell’era del mobile, concentrandosi su lla pianificazione flessibile e garantendo un’esperienza deliziosa pilota”.

“Il nostro obiettivo è rendere il trasporto in elicottero accessibile a molte persone. Così che possa sembrare davvero un’alternativa”, ha spiegato Uma Subramanian

E’ facile da immaginare: spostarsi con il taxi volante, saltando la fila al semaforo, ha ovviamente i suoi costi. Un volo di dieci minuti da un hotel del centro della città a Sao Paulo International Airport (un percorso di 20 miglia in auto, 3 ore in condizioni normali), costerebbe intorno ai 150 dollari. I prezzi non sono altissimi: il risparmio pubblicizzato sul sito può arrivare all’80% del costo di un normale viaggio in elicottero.
La tariffa si calcola al momento della prenotazione, che avviene da telefonino o da pc, con l’app dedicata. Viene richiesto il numero di passeggeri e il percorso.

Il debutto a San Paolo suona strano. E il motivo è semplice: il servizio costa troppo per gli abitanti della città, ma è anche vero che la città attrae uomini di affari e turisti che potrebbero essere interessati (non poco) a non voler trascorrere gran parte dello tempo in auto.

A San Paolo ci sono ben 700 elicotteri a dispozioni e cinque postazioni di partenza.

Anche Uber punta all’auto volante

Anche Uber, il gruppo americano che ha rivoluzionato il mondo dei trasporti, durante la sua conferenza Elevate Summit, ha annunciato di aver preso accordi con una serie di aziende e con le città di Dallas e Dubai per arrivare dimostrare una rete di taxi dei cieli entro il 2020. Una sfida ad Airbus, vecchia amica e alleata. Ma andiamo per gradi.

I taxi volanti di Uber dovrebbero essere dei velivoli elettrici in grado di decollare e atterrare in verticale come gli elicotteri. L’aviazione urbana “è il prossimo passo naturale per Uber“, ha dichiarato il Chief product officer della società, Jeff Holden.

Grazie ai taxi volanti, la cui sperimentazione dovrebbe partire entro il 2020 nei cieli di Dallas e Dubai, Uber avrebbe la possibilità di offrire un servizio che consenta di risparmiare tempo, ad esempio per spostarsi da una città all’altra, ma a un prezzo al chilometro solo lievemente più alto rispetto alle classiche auto di Uber.

E poi c’è Google

Per quanto, al momento, l’idea delle auto volanti ci sembra assurda, folle e lontana, Uber non è sola a lavorare a questo progetto. Il campo è abbastanza affollato e a far la differenza saranno tempi e qualità del servizio.

Anche Larry Page di Google punta ai cieli : l’imprenditore ha appena svelato il prototipo di una sorta di moto volante, mostrata in funzione sopra un lago non lontano da San Francisco.

“Kitty Hawk Flyer è un nuovo velivolo completamente elettrico. È sicuro, testato e autorizzato a operare negli Stati Uniti all’interno delle aree trafficate, rientrando nella categoria Ultralight della normativa FAA. Abbiamo progettato la nostra prima versione in modo specifico per volare sull’acqua. Non serve una patente da pilota e imparerete a guidarlo in pochi minuti. Abbiamo mostrato pubblicamente il prototipo funzionante nel mese di aprile, mentre la versione finale del Flyer sarà disponibile entro la fine dell’anno”, ha fatto sapere Larry Page.

E nei giorni scorsi, invece, la start-up bavarese Lilium ha reso noto di essere al lavoro su una ‘macchina volante’ a cinque posti, e ha dichiarato di aver superato con successo i test di volo sulla Germania con un prototipo.

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