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In Europa il mercato delle auto elettriche va meglio

Come procede il mercato delle auto elettriche in Europa? A giudicare dal rapporto diffuso da ACEA (European Automobile Manufacturers Association) il 2014 è stato un anno positivo per automobili a zero emissioni, con un trend in miglioramento rispetto agli anni precedenti. Dallo studio statistico che aggrega i dati provenienti dai singoli paesi UE e tiene…

Dallo studio statistico che aggrega i dati provenienti dai singoli paesi UE e tiene in considerazione delle auto elettriche, rispetto al 2014 emerge un incremento su scala europea del 36.6%, pari a 75.331 ECV immatricolate. Lo studio tiene in considerazione Pure Electric Vehicles, Extended‐Range Electric Vehicles, Plug‐In Hybrid Electric Vehicles.

I più bravi della classe

Analizzando i dati nel dettaglio si può notare che il mercato che ha visto maggiori miglioramenti è stato quello britannico che è riuscito a incrementare il numero delle immatricolazioni del 300,8%, con la vendita di 15,361 unità, seguito da quello tedesco con 13,118 e un trend in miglioramento del 70.2% e da quello Francese che cresce del 29.8% con 12,488 immatricolazioni.

 Sono gli incentivi statali a fare la differenza

Ad incidere sulle pagelle dei primi della classe, secondo quanto riporta ONOFF di Assoelettrica, sono stati i piani di incentivi varati dai governi. In UK le vendite sono state incoraggiate da incentivi sino a 5000 sterline e da agevolazioni fiscali; in Francia le sovvenzioni statali sono state assai generose arrivando a toccare le 6300 €, raggiungendo addirittura le 10.000 € ove si volesse rottamare una vecchio auto a gasolio entro il 1° di aprile. La Germania è riuscita invece a migliorarsi nonostante l’assenza d’incentivi, facendo leva soprattutto su detrazioni fiscali. Sembra che il governo tedesco punti a raggiungere entro il 2020 l’obiettivo di 1 milioni di veicoli elettrici in circolazione.

 Bravi in Olanda, ma…

Come può essere visto dal caso olandese la questione degli incentivi influisce non poco sulle vendite. Nei Paesi Bassi tra 2012 e 2013 vi era stato un vero e proprio boom, ma la fine delle sovvenzione ha fatto registrare un crollo del -42,6%, passando da 22.495 a 12,920 auto registrate.

autoelettriche

 

 

 C’è sempre qualcuno più a nord di te

Fuori dall’area euro stupisce invece il miglior produttore petrolifero europeo, la Norvegia. Il paese scandinavo per sostenere il mercato delle elettriche ha preso una posizione d’avanguardia esentando le auto elettriche dalla tassazione che grava invece sui veicoli inquinanti. Il risultato? 19.767 auto vendute (+140%).

Tesla a nord la fa da padrona: solo a marzo 2014 sono state immatricolate 1500 Tesla S, per rendere meglio l’idea la società americana ha 9 showroom, davvero tanti per un paese di 5ml, soprattutto se confrontati con il solo showroom presente in un paese nettamente più grande come l’Italia. Attualmente il 14% delle strade Norvegesi sono occupate da veicoli elettrici, il che dimostra che il prezzo del carburante incide relativamente sulle scelte degli autisti.

Quali sono le auto elettriche più vendute? 

Anche se i numeri delle auto vendute sono piccoli rispetto al resto del mercato, è possibile vedere quali sono le auto preferite dagli europei. La più apprezzata in assoluto è la Nissan Leaf, citycar giapponese nata nel 2011, seguita dalla Renault Zoe che riesce ad occupare il 20% del mercato, riecco il turno di Tesla Model S con quasi 9 esemplari venduti, la i3 piccola di casa BWM, E-up e e-Golf del marchio tedesco Volkswagen. I prezzi restano ancora un po’ impeditivi, ma ciò che complica maggiormente le cose sembra essere un’inadeguata rete per la ricarica.

Morale della favola?

Lo Stato gioca in termini di pianificazione un ruolo importante nella rivoluzione elettrica, ma senza un supporto culturale adeguato non si va molto lontano. Anche se i numeri sono veramente minimi e occupano un 1% circa del mercato, quello delle auto elettriche è un settore in lenta espansione che andrebbe supportato e protetto con incentivi, con un adeguamento infrastrutturale e senza avere pietà – aggiungiamo noi – per chi parcheggia davanti alle colonnine di ricarica.

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