Il governo investe 34 milioni di euro nell’Istituto di Ricerche di Biologia Molecolari (Irbm) di Pomezia per vaccini anti coronavirus.
Ieri il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti (Lega), ha autorizzato un accordo con l’azienda Irbm per realizzare un programma di investimenti di 34 milioni di euro, finalizzato a rafforzare la capacità di contrasto al Covid 19 e la diffusione di nuovi coronavirus. Lo riferisce una nota del Mise.
“Con progetti industriali e di ricerca e sviluppo — spiega la nota — si punta ad ampliare la capacità dei laboratori di due società del gruppo, Irbm Spa e Advent Srl, incrementando la produzione e la sperimentazione di nuovi vaccini e terapie innovative, anche sulla base delle sinergie venutesi a creare nell’ambito del piano di collaborazione avviato nel 2020 con Oxford University e AstraZeneca”.
L’azienda romana presieduta da Piero di Lorenzo ha lavorato infatti nella produzione del vaccino anti Covid-19 per conto di Astrazeneca. Ed era già a caccia di finanziamenti.
Come riportava Startmag a gennaio 2021: ” Piero Di Lorenzo aveva auspicato un ingresso o un intervento nell’azienda di soggetti pubblici, sondando Cassa depositi prestiti (controllata dal ministero dell’Economia), Banca europea per gli investimenti (Bei) e Istituto superiore di sanità (Iss).”
E questi finanziamenti sono ora arrivati.
A fine aprile anche la Banca europea per gli investimenti (Bei) ha deciso di finanziare con risorse pari a 15 milioni di euro Irbm guidata per combattere il coronavirus ed altre malattie infettive.
Tutti i dettagli.
LE RISORSE DAL MISE
Il Ministero dello Sviluppo economico agevolerà l’investimento con 13 milioni di euro. Inoltre, l’investimento del governo, oltre a salvaguardare l’occupazione esistente, consentirà la creazione di oltre 50 nuovi posti di lavoro. “È volontà del governo continuare a sostenere gli investimenti in un settore strategico come il farmaceutico, dove la capacità di guardare al futuro e prevenire crisi sanitarie diventa fondamentale per garantire la salute dei cittadini e fronteggiare conseguenze economiche e sociali”, ha commentato il ministro Giancarlo Giorgetti.
“In questa direzione – prosegue il ministro – va la scelta compiuta di introdurre, attraverso decreto legge, un nuovo meccanismo di fast track per favorire gli investimenti di imprese nel nostro Paese ed evitare così di perdere rilevanti opportunità a causa dei tempi lunghi della burocrazia”.
COS’È IRBM
La società con sede a Pomezia, operante nel settore della biotecnologia molecolare, della scienza biomedicale e della chimica organica, conta 200 dipendenti.
Come si legge nella relazione di bilancio 2020 del gruppo, “Irbm è stata fondata nel 2010 come spinoff della multinazionale farmaceutica Merck&Co e il 2020 ha segnato il decimo anno come organizzazione di ricerca indipendente”.
Irbm Spa è la capogruppo delle società del gruppo Irbm che comprende l’istituto di ricerca in drug discovery Irbm e Advent Srl, società che opera interamente nel campo della ricerca applicata e dello sviluppo sperimentale e della produzione nel settore dei vaccini innovativi basati su vettori ricombinati.
I SOCI
Con un capitale sociale di 5 milioni di euro, l’azienda è controllata al 98% da Ilaria di Lorenzo (co-fondatrice e vicepresidente) e al 2% da Matteo Francesco Liguori.
LA GOVERNANCE
TUTTI I NUMERI DEL GRUPPO IRBM 2020
LA COLLABORAZIONE CON LO JENNER INSTITUTE PER IL VACCINO ASTRAZENCA
L’azienda romana ha collaborato con lo Jenner Institute dell’Università di Oxford per la messa a punto del vaccino Covid prodotto da Astrazeneca. Come sottolinea La Verità “Irbm continua poi ad avere buone entrature con AstraZeneca che sul suo vaccino non ha più un contratto con l’Europa e che ora si sta focalizzando sullo sviluppo di un anticorpo monoclonale per la prevenzione dei pazienti che non riescono a sviluppare anticorpi dopo le prime dosi del vaccino”.
“Da poco l’istituto italiano presieduto da Piero Di Lorenzo e che collabora con AstraZeneca nei test di controllo sul vaccino anti Covid è stato riscattato dall’Ema dall’accusa di aver causato morti per tromboembolia” segnala il Corriere della Sera.
LA PARTNERSHIP MERCK-IRBM
Infine, l’azienda italiana, leader della produzione di vettori virali, ha anche una collaborazione attiva con il colosso farmaceutico Merck. Le due società, come annunciato nel 2020 sul sito di Irbm, stanno lavorando a “un nuovo farmaco anti Covid in formulazione aerosol o iniettabile, utilizzando una piattaforma valida per l’adattamento alle varianti emergenti”.