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Sanofi Insilico Medicine

Tutti i problemi del vaccino di Sanofi e Gsk

Sanofi e Gsk avviano un nuovo studio di fase 2/b con una formulazione dell'antigene migliorata: il vaccino anti Covid non arriverà prima del 2021. Tutti i dettagli

 

Il vaccino di Sanofi e GlaxoSmithKline non arriverà prima della fine del 2021. Il farmaco, che induce una buona risposta immunitaria nei pazienti tra 18 e 49 anni, ha dimostrato di non essere sufficientemente efficace negli anziani, i soggetti più vulnerabili alla malattia.

Le due aziende, ora, lavoreranno uno studio di Fase 2b con una formulazione dell’antigene migliorata.

Andiamo per gradi.

IL VACCINO ARRIVERA’ ALLA FINE DEL 2021

Sanofi e GlaxoSmithKline hanno annunciato che il vaccino anti Covid-19, a base base di proteine ​​ricombinanti adiuvate, non arriverà sul mercato prima della fine del 2021, se tutto andrà bene.

BASSA RISPOSTA IMMUNITARIA NEGLI ANZIANI

Il farmaco, nello studio intermedio di fase ½, in doppio cieco, che ha coinvolto 440 adulti negli Stati Uniti, ha mostrato una risposta immunitaria paragonabile a quella dei pazienti che si sono ripresi da Covid-19 negli adulti di età compresa tra 18 e 49 anni, ma una bassa risposta immunitaria negli anziani.

I RISULTATI GLI STUDI DELLA FASE 1-2

“I risultati più favorevoli sono stati osservati nel gruppo che ha testato la più alta concentrazione di antigene, combinato con l’adiuvante GSK, mostrando titoli di neutralizzazione nell’88% dei partecipanti. La sieroconversione è stata osservata nell’89,6% del gruppo di età compresa tra 18 e 49 anni; 85% nella fascia di età> 50 anni; e il 62,5% nella fascia di età> 60 anni”, si legge in un comunicato dell’azienda.

CONCENTRAZIONE INSUFFICIENTE DELL’ANTIGENE?

La scarsa risposta immunitaria degli anziani potrebbe dipendere da una concentrazione insufficiente dell’antigene.

“Un recente studio preclinico che ha utilizzato un test altamente virulento in primati non umani – spiega l’azienda – ha mostrato un’elevata capacità del vaccino di proteggere dalla patologia polmonare e ridurre il virus nel naso e nei polmoni entro 2-4 giorni. I risultati di questo studio preclinico confermano la forte capacità del candidato vaccino di fermare la replicazione del virus con una formulazione antigenica ottimale”.

NUOVI STUDI

E sono proprio questi studi preclinici a spingere Sanofi e Gsk ad avviare un nuovo studio di fase 2/b, che prevede la somministrazione negli anziani di un vaccino con una formulazione antigenica migliorata.

IL FINANZIAMENTO DI BARDA

Lo studio dovrebbe iniziare a febbraio 2021 con il supporto finanziario della Biomedical Advanced Research and Development Authority, l’americana BARDA, che già a maggio aveva concesso ulteriori 30 milioni di dollari in seno ad un finanziamento per sviluppare un vaccino anti influenzale.

STUDIO DI FASE 3 NEL SECONDO TRIMESTRE 2021

Se il nuovo studio darà i risultati sperati, la francese Sanofi e la britannica GlaxoSmithKline, che in Italia non hanno consegnato nemmeno i vaccini anti influenzali prenotati, avvieranno uno studio globale di fase 3 nel secondo trimestre del 2021, con l’obiettivo di richiedere l’autorizzazione alla somministrazione nella seconda metà del 2021.

SANOFI E GSK CROLLANO IN BORSA

Il ritardo del vaccino si fa sentire anche in Borsa, almeno per la francese. La società, al momento in cui scriviamo (12.20) perde il 2,75% a 79,54 euro. Gsk, a Londra, invece, registra un più timido di 0,55%: a 1.425,20 pence.

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