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Vaccino Coronavac

Quanto è efficace il vaccino cinese Coronavac?

Da Coronavac, vaccino sviluppato dalla casa farmaceutica cinese Sinovac, bassa risposta immunitaria negli over 55 secondo uno studio coordinato dalla facoltà di Medicina dell'Università di San Paolo del Brasile. Ma una precedente ricerca sull'efficacia...

Poco efficace il vaccino cinese Coronavac per gli over 55.

La risposta al virus Sars Cov-2 nelle persone che hanno assunto la doppia dose del vaccino Coronavac, prodotto dalla cinese Sinovac Biotech Ltd, è meno intensa nella maggior parte degli uomini over 55.

È questo il risultato preliminare dello studio coordinato dalla facoltà di Medicina dell’Università di San Paolo del Brasile e non ancora sottoposto all’esame della comunità scientifica, riportato dall’Ansa.

Si raccomanda pertanto la somministrazione di una terza dose di vaccino per gli ultraottantenni prima e per gli ultrasessantenni poi.

Risultati che si scontrano con quelli di uno studio precedente: due dosi del vaccino CoronaVac offrono una protezione dell’83,5% contro il Covid-19 sintomatico e il 100% di protezione contro l’ospedalizzazione. È quanto emerso da un’analisi, i cui risultati sono stati pubblicati su The Lancet a luglio e presentati al Congresso europeo di microbiologia clinica e malattie infettive (ECCMID).

Proprio lo scorso luglio il vaccino anti Covid cinese aveva ricevuto l’omologazione d’urgenza dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Coronavac ha ottenuto l’approvazione per l’uso di emergenza in più di 20 paesi ed è in sperimentazione di fase 3 dalla metà del 2020 in Brasile, Indonesia, Cile e Turchia.

Tutti i dettagli.

LO STUDIO DELL’UNIVERSITÀ SAN PAOLO DEL BRASILE

Basato su prelievi di sangue da 70 persone che avevano già avuto la malattia e da 100 vaccinate con la doppia dose di Coronavac, lo studio ha indicato che solo un terzo degli uomini con più di 55 anni ha una forte carica di e che questa risposta si riduce dopo gli 80 anni.

LA RISPOSTA IMMUNITARIA AL VACCINO DIMINUISCE DAGLI 80 ANNI IN POI

“La diminuita risposta al vaccino aumenta dagli 80 anni in poi. Ciò dimostra chiaramente che il regime vaccinale utilizzato non è sufficiente per fornire una copertura ragionevole contro malattie gravi e contro la morte”, osserva Jorge Kalil, ricercatore che ha condotto lo studio.

RACCOMANDATA UNA TERZA DOSE

Per questo gli autori della ricerca raccomandatano la somministrazione di una terza dose di una terza dose di vaccino prima nelle persone ultraottantenni e poi, quando possibile, negli ultrasessantenni.

COSA SOSTENEVA UNO STUDIO PUBBLICATO SU LANCET A LUGLIO

Eppure, secondo un’analisi i cui risultati sono stati pubblicati su Lancet a luglio, il vaccino sviluppato dalla casa farmaceutica Sinovac è sicuro e fornisce il 100% di protezione contro l’ospedalizzazione e l’83,5% di protezione contro il Covid-19 sintomatico dopo due dosi.

Lo studio di fase 3 su larga scala del vaccino inattivato, condotto in Turchia tra settembre 2020 e gennaio 202, ha coinvolto più di 10.000 partecipanti di età compresa tra 18 e 59 anni. Ai partecipanti sono state somministrate due dosi di CoronaVac a 14 giorni di distanza.

La maggior parte degli effetti avversi segnalati (90%) erano lievi, tra cui affaticamento, dolore nel sito di iniezione e mialgia, che si verificavano entro sette giorni dall’iniezione. Nessun effetto grave registrato durante il periodo di studio.

L’analisi della risposta immunitaria indotta dal vaccino ha, inoltre, dimostrato lo sviluppo di anticorpi nel 90% delle persone vaccinate, in calo però con l’aumentare dell’età.

COSA È EMERSO DA UNO STUDIO SULLA PARALISI DI BELL

Infine, sempre secondo uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet Infectious Diseases, il rischio di paralisi di Bell, un tipo di paralisi facciale, è più alto dopo il vaccino CoronaVac, ma non dovrebbe essere un deterrente alla vaccinazione.

Lo studio condotto a Hong Kong ha valutato il rischio dell’evento avverso entro 42 giorni dalla vaccinazione.

Lo studio ha coinvolto 28 casi clinicamente confermati di paralisi di Bell dopo l’iniezione di CoronaVac di Sinovac segnalati tra quasi 452.000 individui che hanno ricevuto la prima dose del vaccino e 16 casi dopo il vaccino di Pfizer/BioNtech rilevato da più di 537.000 individui.

“I nostri risultati suggeriscono un aumento complessivo del rischio di paralisi di Bell dopo la vaccinazione CoronaVac”, secondo lo studio.

Tuttavia, lo studio sostiene che “Gli effetti benefici e protettivi del vaccino inattivato Covid-19 superano di gran lunga il rischio di questo evento avverso generalmente autolimitante”.

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