skip to Main Content

Vaccini anti Covid, il cinese CoronaVac è ok per l’Oms

L'Organizzazione mondiale della sanità ha approvato l'uso d'emergenza del vaccino contro il Covid-19 CoronaVac di Sinovac 

 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha dato l’omologazione d’urgenza al vaccino anti Covid cinese CoronaVac, sviluppato da Sinovac.

“L’Oms — si legge in una nota — ha validato oggi l’utilizzo d’urgenza del vaccino anti Covid-19 Sinovac-CoronaVac, assicurando agli Stati, ai finanziatori, alle agenzie e alle comunità che si tratta di un vaccino che rispetta gli standard internazionali riguardanti la sicurezza, l’efficacia e la produzione”.

CoronaVac viene somministrato in due dosi come tutti gli altri vaccini ad eccezione di quello Johnson&Johnson.

Nel frattempo, l’esperimento del Brasile per vaccinare un’intera città con il vaccino CoronaVac cinese ha ridotto le morti per Covid-19 del 95%. L’Istituto Butantan, il centro di ricerca pubblico con sede a San Paolo che ha organizzato lo studio con Sinovac, ha dichiarato lunedì la diminuzione dei contagi e decessi a Serrana.

Fornite dunque ulteriori prove dell’efficacia del vaccino cinese. Si tratta di un vaccino inattivato, facile da conservare e maneggiare pertanto particolarmente adatto per i Paesi a basso reddito.

Tutti i dettagli.

APPROVAZIONE PER USO DI EMERGENZA DELL’OMS DEL VACCINO CORONAVAC

Poche settimane dopo l’approvazione per l’uso d’emergenza del vaccino Sinopharm, l’Oms approva il vaccino di Sinovac. Si tratta del secondo vaccino cinese a ricevere l’approvazione dall’organizzazione.

“Il mondo ha disperatamente bisogno di vari vaccini contro il Covid-19 per rispondere alla grande diseguaglianza di accesso sul globo”, ha dichiarato Mariangela Simao, responsabile per l’accesso ai prodotti sanitari dell’agenzia di Ginevra. “Chiediamo — ha proseguito — ai produttori di partecipare alla struttura Covax, condividere la loro conoscenza e i dati, contribuire a portare la pandemia sotto controllo”.

Nel caso del vaccino Sinovac-CoronaVac, la valutazione dell’Oms ha incluso ispezioni in loco dell’impianto di produzione. Anche il Gruppo consultivo strategico di esperti sull’immunizzazione (Sage) dell’Oms ha completato la revisione del vaccino.

LE RACCOMANDAZIONI

Sulla base delle evidenze disponibili, dunque, l’Oms raccomanda l’uso del vaccino negli adulti di 18 anni o più, con una somministrazione di due dosi da due a quattro settimane di distanza l’una dall’altra. I risultati di efficacia mostrano che il vaccino previene la malattia sintomatica nel 51% degli immunizzati e Covid grave e l’ospedalizzazione nel 100% della popolazione studiata.

Pochi adulti ‘over 60’ sono stati arruolati negli studi clinici, quindi non è stato possibile stimare l’efficacia in questo gruppo di età. Ma l’Oms non raccomanda un limite di età per il vaccino perché i dati raccolti durante l’uso successivo in più Paesi e i dati di supporto sull’immunogenicità suggeriscono che il vaccino potrebbe avere un effetto protettivo nelle persone anziane. Per gli esperti, non c’è motivo di credere che il vaccino abbia un profilo di sicurezza diverso nelle popolazioni più anziane e più giovani.

L’ESPERIMENTO IN BRASILE

Nel frattempo, l’esperimento del Brasile per vaccinare una città con il CoronaVac cinese ha ridotto i decessi per Covid-19 del 95%.

A tutti gli adulti di Serrana, una città di 45.000 persone nel sud-est del Brasile, è stato offerto CoronaVac tra febbraio e aprile come parte dell’esperimento “Progetto S”.

LO STUDIO DELL’ISTITUTO BUTANTAN

Quando il 95% degli adulti sono stati vaccinati con entrambe le dosi i decessi sono crollati del 95%, i ricoveri dell’86% e i casi sintomatici dell’80%, ha spiegato l’Istituto Butantan. Il centro di ricerca di San Paolo sta anche producendo il vaccino cinese in Brasile.

“Il risultato più importante è che possiamo controllare la pandemia senza dover vaccinare l’intera popolazione”, ha sottolineato Ricardo Palacios, ricercatore dell’Istituto. Il Brasile è fra i Paesi più colpiti dal Covid e Serrana è circondata da altre città in cui vi sono numerosi focolai.

Sinovac sta distribuendo il vaccino in altri paesi dell’America Latina come la Colombia e in dozzine di altre nazioni in via di sviluppo dall’Egitto alle Filippine.

Back To Top